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Eccellenza
Il portiere: «Il mio unico assillo è andare in D»

Deliperi, l'uomo ragno della Torres: «L'Olbia a -7? Ha pensato più a noi che agli avversari»

Il portiere meno battuto del torneo col record di imbattibilità stagionale di 571' ma con un'idea fissa: «Il mio assillo è uno solo, vincere il campionato e contribuire a riportare la Torres in campionato più consoni alla storia di questa società», chiarisce subito Simone Deliperi. Che poi aggiunge: «I record personali fanno piacere ma solo se sono accompagnati dai successi di squadra. L'anno scorso Fabio Toro ha vinto il campionato ma il Sant'Elia non aveva la miglior difesa». Il portiere torresino è pronto al big-match del Nespoli contro l'Olbia.

Simone Deliperi

Simone se vincete a Olbia è chiusa la corsa al primo posto?

«No, qualsiasi risultato lascierà il discorso sempre aperto, è chiaro che 10 punti sarebbero tanti, un bel vantaggio che andrebbe amministrato anche se noi non abbiamo fatti i calcoli e non ne faremo in futuro»

Sette punti di vantaggio è il modo migliore per affrontare il big-match

«In queste settimane noi pensavamo di andare a Olbia con almeno 3 punti di vantaggio, invece abbiamo fatto questo allungo nelle ultime due gare e ora siamo più tranquilli»

Dopo il pari a Pula l'Olbia sembrava a un passo dal sorpasso ma avete reagito bene vincendo quattro gare

«Noi scendiamo in campo con l'atteggiamento giusto e lo dimostra il posto in classifica dove siamo. Diciamo che, sentendo le dichiarazioni loro di queste ultime settimane forse hanno pensato troppo a noi e meno agli avversari che stavano incontrando»

La gara dell'anno la giocherete ancora una volta senza i vostri tifosi

«E questo fa rabbia, perché si manca ancora una volta di rispetto verso i nostri tifosi e verso la città di Sassari. Ora ragiono non da giocatore ma tifoso della Torres perché lo sono e dico che questa situazione fa schifo, i nostri tifosi qualche sbaglio l'hanno fatto, ad esempio a Muravera, ma lo stanno ancora pagando dopo un anno e mezzo. E a Olbia che non si dica che non è successo nulla nella gara contro il Taloro perché le immagini dell'invasione sono eloquenti. Ma che volevano i giudici sportivi anche la prova del dna? L'assenza dei nostri tifosi ci penalizza ma non è la prima volta»

La Torres ha il miglior attacco e la miglior difesa, ma l'Olbia ha il capocannoniere del campionato

«Si sa che, da loro, il gioco è finalizzato da Siazzu, lui i gol li ha sempre fatti in carriera magari non così tanti in un girone (21, ndr). Il nostro gioco è diverso, abbiamo giocatori che partono da dietro, si inseriscono e vanno a segno. Poi i nostri due attaccanti, Falchi e Sanna, sono state penalizzate, tra pali colpiti e parate miracolose dei portieri avversari a quest'ora dovevano avere come minimo 5 gol in più a testa. Proprio questo fatto ci fa stare tranquilli, perché la squadra sta andando e appena le punte avranno un po' più di fortuna...»

 

Da dove viene questa vostra superiorità che vi ha portato a vincere 17 partite su 19?

«È stata brava la società ad allestire una squadra competitiva in un campionato che iniziava con le incognite dei quattro fuoriquota. Noi abbiamo avuto la fortuna di averli bravi e questo fa la differenza. Ribadisco ciò che ho detto in estate, questa regola è sbagliata in una regione come la Sardegna nella quale è difficile trovare giovani all'altezza di un campionato impegnativo come l'Eccellenza, molte squadre ne hanno trovato due su quattro buoni, poche ne hanno quattro bravi, chi invece ne ha sette o otto sono quelle che stanno primeggiando nel campionato»

Parliamo di Deliperi che per ben 14 volte su 19 partite non ha subito gol, merito della difesa ma non solo

«Io sono tranquillo, cerco sempre di fare il mio. Una squadra che punta a vincere deve rischiare poco in difesa e il suo portiere deve farsi trovare sempre pronto. Certo, se fai una parata difficile non se la ricorda nessuno all'interno di una gara che poi stravinci ma, ad esempio, a San Teodoro è stata importante la parata con la palla finita sul palo o il rigore parato ad Alghero, e gli interventi a Calangianus. Ma il dato di fondo è che ho compagni fantastici, se non subisco gol è perché difendiamo tutti bene, così come per i gol che facciamo il merito è di tutti»

Incontrerai Marco Manis, dagli addetti ai lavori siete i migliori della categoria, qual è la qualità principale del portiere dell'Olbia?

«Con Marco ho un ottimo rapporto, siamo amici e non è la prima volta che ci incontriamo. Già capitò nel derby a Nuoro in serie C, poi anche quando lui era a Melfi e io con l'Igea. Ho una grossa considerazione di lui, secondo me non ci fa niente in questa categoria. Siamo stati penalizzati lui dal fallimento con la Nuorese e io da quello con la Torres. Marco è forte nell'attacco della palla, agile ed esplosivo, coi piedi se la cava bene, in effetti non lo vedo da due anni perché poi all'andata non siamo stati granché impegnati»

Qual è il gol più stupido tra gli otto che hai subito?

«I tre gol a Castiadas mi hanno dato fastidio, abbiamo perso una gara che potevamo vincere 7-3 e, sul primo gol ho qualche responsabilità»

In questo articolo
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2011/2012
Tags:
Sardegna
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Intervista