Il Barisardo è fuori dai playout, Ruggeri: «Eravamo ultimi ma sapevo di guidare una grande squadra, ora è tosta affrontarci»

Dopo oltre sei mesi di campionato il Barisardo non è più nelle ultime due posizioni che portano direttamente in Promozione e nemmeno nelle altre due che permettono di giocarsi la salvezza al playout. Grazie al pareggio di ieri contro il Monastir nei secondi 45' della gara sospesa all'intervallo il 16 febbraio scorso (leggi qui la cronaca), gli ogliastrini sono saliti a quota 25 prendendosi il 12esimo posto, il primo che dà la permanenza diretta nell'Eccellenza.

Il tecnico Nicola Ruggeri, giunto a metà novembre a guidare una squadra ultima con soli tre punti, si gode il frutto di un gran lavoro: «Quando ho preso la squadra ho visto subito che c'era tanta qualità ma il problema era che i ragazzi non stavano bene di testa e nel primo mese è stata dura far capire loro che erano dei grandi giocatori. Non è stato facile, ma questi ragazzi hanno avuto una dedizione al lavoro incredibile e i risultati ci stanno dando ragione».

La squadra ha tenuto testa al Monastir: «Per loro era importantissimo vincere se volevano sperare di raggiungere il Budoni, anche se la vedo difficile perché la squadra allestita dal presidente Sanna è pronta per andare in serie D. Si sono presentati con quattro punte ma quando noi siamo in giornata è tosta per chiunque. Loro hanno preso un palo, Mejri ha fatto qualche parata ma anche noi le occasioni le abbiamo avute e non ci siamo solo difesi».

Domenica c'è lo scontro diretto in casa della Ferrini: «Sarà una battaglia, quella che noi siamo abituati a fare da quando sono arrivato. Siamo stati per tanto tempo al buio e andremo a Cagliari con la consapevolezza di poter fare una grande partita ma poi deciderà il campo. Non voglio essere presuntuoso ma affrontarci ora è tosta, conosco la qualità dei miei. In questo momento corriamo il doppio degli altri, domenica è l'unica gara che non meritavamo di vincere ma l'Ossese non ci ha fatto gol».