Recuperabili alcuni dissidenti e si farà mercato
Il Calangianus prova a ricucire lo strappo con i giocatori, per la panchina l'idea è Mamia
La matassa non si sbroglia a Calangianus, almeno per ora. Il dietrofront di allenatore (Franco Scano) e giocatori (quasi l'intera rosa), disposti a trovare una soluzione per garantire la presenza nelle gare di campionato da qui fino almeno a dicembre, non ha trovato la sponda giusta nella società. Giocatori e staff tecnico si sono presentati al campo per l'allenamento del martedì - dopo la mediazione portata avanti dall'assessore allo sport di Calangianus Lollo Amadori - ma hanno trovato i cancelli chiusi perché, a detta del presidente Giovanni Gori, non erano previsti allenamenti stante a quanto emerso dalla riuniore del giorno prima.
Appare dunque chiara la difficoltà, nell'immediato, di riuscire a superare le divergenze tra la dirigenza giallorossa e il tecnico e i giocatori che non si sono presentati nelle gare contro San Teodoro e Progetto Sant'Elia poi perse rispettivamente per 6-0 e 8-0. Ma il Calangianus, club storico fondato nel 1905, non ha certo intenzione di rimediare altri schiaffi in giro per i campi dell'Eccellenza e sta cercando di trovare una soluzione per la panchina e per la rosa della prima squadra. I tifosi vorrebbero che tornasse Tore Mamia, l'allenatore-giocatore che ha portato a termine gli ultimi due miracoli-salvezza in Eccellenza ma il 37enne di Trinità d'Agultu ora sta giocando per la squadra del suo paese. Nel frattempo, si sta sondando il mercato degli svincolati (qualcosa di interessante ancora c'è, vedi Zaccheddu, Ledda e Grassi) e si cercherà di recuperare qualche giocatore tra i "dissidenti" - per i quali è stata apprezzata la volontà di abbandonare la strada della protesta - di sicuro tutti i giovani, patrimonio del club che, come ricorda il dirigente Piergiuseppe Pittorru, «non è mai fallito in quasi 110 anni di storia». Domenica al Signora Chiara arriva il Castiadas distante due punti dal Calangianus che, perciò, farà di tutto per schierarsi in campo con una squadra più che dignitosa.