Il Monastir aggiunge gol ed esperienza in attacco: preso Andrea Sanna

Il Monastir interviene ancora sul mercato e conclude un'operazione in entrata per rinforzare il reparto avanzato. Il club del patron Efisio Pisano e del presidente Marco Carboni annuncia l'acquisto di Andrea Sanna, esperto attaccante classe 1983 nel primo mese e mezzo in forza al Terralba (Promozione girone A) dal quale si è staccato con la rescissione del contratto in modo da potersi tesserare con la matricola campidanese. Il tecnico Marcello Angheleddu potrà quindi contare sul nuovo arrivato già dalla partita di domani in casa del Tempio di Giorico che è stato suo allenatore in importanti e soddisfacenti campionati di Eccellenza, serie D e serie C.

Andrea Sanna ha giocato negli ultimi tre campionati con la Tharros, due anni fa è stato il capocannoniere dell'Eccellenza con 25 gol mentre altre 14 reti le ha segnate nell'ultimo campionato chiuso con la retrocessione dei biancorossi dopo la doppia sfida playout contro il Carbonia mentre tre anni fa ha sfiorato quota 30 quando ha vinto il campionato di Promozione. Si tratta di un bomber di provata esperienza, con 200 presenze fra Serie C e D con sei campionati vinti a partire dal 2007 in Promozione col Terralba, poi due in Eccellenza con Porto Torres (2010) e Torres (2012), l'apice lo tocca con lo storico successo in Serie D con l’Arzachena (2017) e il titolo di capocannoniere del girone G con 20 gol per poi giocare due anni in C con gli smeraldini; nel 2020 va in Toscana e vince l’Eccellenza col Badesse mentre nel 2022 il già ricordato successo con la Tharros in Promozione. 

«Non potevo dire no a una società che si sta dimostrando così seria e impostata per il futuro - le prima parole di Sanna dopo la firma - La squadra è forte, io mi metto a disposizione del gruppo e voglio conoscerlo rapidamente per dare una mano al Monastir. Ho grande voglia di dimostrare di poter continuare a far bene in questa categoria: il campionato è più difficile rispetto agli altri anni, il livello si è alzato molto ma vogliamo dire la nostra».