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Antonello Mela, Antonio Secchi, Stintino
«A Valledoria sono stato bene ma attenderli ancora non faceva»

Il portiere Antonio Secchi sceglie Stintino: «Mi hanno aspettato e li ringrazio. Società seria e Udassi una garanzia, per me è la piazza ideale»

Tre settimane dopo il dietrofront di Pierpaolo Garau (rimasto al Latte Dolce), lo Stintino trova il portiere per la prossima stagione, la prima della sua storia in Eccellenza. Si tratta di Antonio Secchi, classe 1984 di Sennori, sul quale ha puntato tutto Stefano Udassi per assicurare al pacchetto arretrato un estremo difensore di grande esperienza. Una trattativa partita da lontano che ha poi avuto un'accelerata da parte del diesse Antonello Mela (nella foto a sinistra col giocatore) con la firma del tesseramento da parte dell'ex Valledoria. «Il mio nome per Stintino era in ballo da alcune settimane - ammette Secchi - e ho chiuso solo oggi. Ringrazio la società e mister Udassi per aver aspettato la mia decisione. La scelta? Il tutto è nato per caso, da una chiamata di Udassi, ci siamo incontrati la settimana scorsa, mi ha parlato della società, dei dirigenti che non conoscevo ma che sono seri. Ha illustrato il progetto e mi ha affascinato, il valore del mister si è visto negli ultimi anni. A questo punto, visto la situazione di stallo societario a Valledoria, mi sono deciso».

A Valledoria ha disputato un'ottima stagione con 26 presenze all'attivo e prestazioni all'altezza della sua carriera. Ha aspettato fino all'ultimo le decisioni del suo ormai ex club. «Sono stato benissimo - dice con fermezza - un ambiente sano e in paese mi hanno accolto benissimo. Ho aspettato sino all'ultimo proprio per questo, non vedevo motivo di andar via ma siamo oramai a metà luglio e non c'erano certezze, non si è formata ancora la società dopo il cambio della giunta comunale. Ho così parlato con il presidente e mi ha liberato, ci tengo a ringraziare lui e i dirigenti, anche mister Ventricini e tutto il suo staff, tutti si sono comportati benissimo con me. In questo momento Stintino è per me la scelta ideale». Anche perché gli acquisti si susseguono un po' da tutte le parti: «Il mercato si fa frenetico, stanno facendo tutte buoni acquisti, tranne Valledoria e Calangianus, tra l'altro mie ex squadre. Chi è in ritardo farà fatica a recuperare, bene o male si stanno accasando un po' tutti, con un fuoriquota in meno ci vogliono minimo dieci grandi di spessore e dove li trovi?. Da nord a sud della Sardegna vedo che stanno costruendo ottime squadre anche se non c'è sulla carta una super-favorita, poi il mercato dice una cosa e il campo ne dirà un'altra». Antonio Secchi assegna la palma della migliore sul mercato al Sorso: «Ha fatto meglio di tutti, c'è un bel progetto, ha preso giocatori vincenti per la categoria e il presidente Zappino, che conosco, è ambizioso. Io sono di Sennori e c'è rivalità con Sorso ma sono contento che nella nostra zona qualcosa di importante si sta facendo». Il portiere, prossimo a compiere 33 anni (domenica 16 luglio), è stato nella Torres in serie C2 e anche quando ha vinto il campionato di serie D: «Mi auguro che possa recuperare la categoria ma il suo mercato non mi convince appieno. Ha preso l'intelaiatura del Tergu ma, conoscendo l'ambiente di Sassari, se tu vuoi vincere in Eccellenza devi fare un super-squadra e con molti sardi che sentono la maglia addosso. Si sa che chi gioca contro la Torres dà sempre il massimo, il blasone non basta, non la vedo come un'ammazza-campionato, avrebbe dovuto fare un altro tipo di mercato, con un'identità più sarda come le ultime Torres vincenti guidate da Giorico in Eccellenza e da Bacci in serie D quando c'ero anche io».

 

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2016/2017