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Il Pula sogna la salvezza, Spini: «Giocarci i playout all'ultimo era il nostro obiettivo»
Il mister: Segreti della rimonta? Piccoli passi

Il Pula sogna la salvezza, Spini: «Giocarci i playout all'ultimo era il nostro obiettivo»

Quattro mesi fa sembrava destinato ad una retrocessione certa, ora il Pula vede la salvezza. Domenica ha battuto l’Olbia 2-0, superato in classifica l’Alghero di 1 punto e, per la prima volta in stagione, non figura nelle ultime tre posizioni. Si potrebbe parlare di un miracolo, da evidenziare invece c'è il lavoro del tecnico Riccardo Spini, che mai ha mollato quando tutto sembrava perduto, del diesse Luca Pilo, spesso unica figura societaria presente al campo, del consulente di mercato Angelo Farci, chiamato a dicembre dal presidente Luca Esposito quando aveva deciso di rigettare le dimissioni e portare a termine la stagione. La rivoluzione con la finestra del mercato degli svincolati, squadra ricostruita quasi per intero dopo aver beccato tre scoppole: 4-0 a Olbia, 8-0 in casa contro il Muravera e 3-0 ad Alghero. Poi i tanti arrivi, grazie al lavoro di Pilo e Farci, e una la lunga rincorsa iniziata sotto Natale col 3-0 in casa del Castelsardo alla prima di ritorno. Quando mancano due giornate il Pula è fuori dalla zona retrocessione diretta e, se domenica dovesse subire il sorpasso dall'Alghero, all’ultima giornata ci sarà proprio lo scontro diretto contro i catalani. «Arrivare a giocarci i playout negli ultimi 90' era l’obiettivo che ci eravamo prefissati durante la sosta di Natale - dice il tecnico Spini - quando si era deciso di rimettere in piedi la baracca e dare credibilità al nostro campionato che rischiava di finire già all'inizio del girone di ritorno».

 

Qual è stato il segreto di questa rimonta?

«Aver fatto come quei ciclisti che non rispondono agli strappi degli scalatori nelle tappe di montagna, siamo andati col nostro passo continuando ad affrontare problemi che non è che siano spariti dopo dicembre. Ho cercato di non mettere ansia al gruppo benché ci siano stati momenti come il pareggio in casa al 90' col Calangianus e la sconfitta interna con il Samassi in cui sembrava non potessimo più rimontare. Errori ne abbiamo commesso perché si poteva strappare qualche punticino in più che ora ci avrebbe fatto molto  comodo, e penso alla gara di Castiadas dove vincevamo 2-0, poi non siamo riusciti a tenere neanche il 2-2 seppur fossimo contro una squadra che ha mostrato grandi qualità. Una mazzata, come pure gli infortuni di Cossu, il nostro punto di forza quando abbiamo ricostruito la squadra, oppure quello di Musanti, che è stato decisivo col Taloro. Due pedine importanti perse per il resto del campionato»

Ora invece la classifica ha tutt'altro sapore

«I numeri dicono che, paradossalmente, con due nostre vittorie e contemporaneamente due sconfitte del Tempio potremmo raggiungerlo in classifica e gli scontri diretti a noi favorevoli ci porterebbero al quintultimo posto e giocarci lo spareggio-salvezza in casa. Ma restiamo coi piedi per terra»

Anche perché non sarà certo facile per voi vincere a Muravera

«Sappiamo che sarà una gara dura contro un avversario in piena corsa playoff, ma noi cercheremo di vincere e per poi giocarci lo spareggio con l’Alghero avendo a disposizione due risultati su tre. Ma devo stare anche attento su come caricare la squadra perché andare a tutto gas contro il Muravera potrebbe magari compromettere la sfida con l’Alghero così come non schiacciare l'acceleratore domenica potrebbe essere deleterio. Non vorrei che si invertisse però lo stato psicologico, noi dobbiamo pensare che eravamo retrocessi e che giocarci la possibilità di arrivare ai playout era impensabile non tanto tempo fa»

Come va visto, invece, il vostro 2-0 contro l'Olbia dominatrice del campionato?

«Beh, il fatto che loro avessero festeggiato l'approdo in serie D ha avuto il suo peso, un rilassamento ci sta. Noi avevamo più motivazioni e siamo partiti subiti con la giusta cattiveria sbloccando il risultato, poi però è emersa tutta la qualità dell'Olbia che ci ha fatto correre a vuoto per 60', da loro non hanno giocato alcuni protagonisti come Manis, Di Gennaro, Melino, Pala, ma ho contato almeno 6 o 7 tiri di Siazzu che, fortunatamente, non hanno inquadrato lo specchio di porta. Poi il 2-0 nostro ha chiuso i conti. Aver affrontato Carbonia e Olbia in questo periodo aveva dei vantaggi che abbiamo sfruttato»

Quanti meriti ha Spini nella resurrezione del Pula?

«È ancora presto per togliere i violini, risentiamoci fra due settimane per vedere cosa avrà ottenuto il Pula. Poi penso che il lavoro che è stato fatto vada al di là del risultato finale. La piccola soddisfazione che ci siamo regalati è poter parlare di certi traguardi, questo è già un successo per noi»

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2012/2013
Tags:
Sardegna
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Intervista