Il Sorso contro la designazione dell'arbitro Andrea Pani: «È di Sassari, è inopportuno che diriga la gara contro la Torres»

È già partito il countdown dell'importante derby tra Sorso e Torres ma il club del presidente Antonello Zappino pone all'attenzione della Federazione regionale e del suo presidente Gianni Cadoni un problema di opportunità nella designazione arbitrale. La gara di domani a La Piramide verrà diretta da Andrea Pani di Sassari (nella foto), lo stesso direttore di gara che ci fu ad inizio settembre per l'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia sempre con i biancocelesti di Scotto che ospitarono i rossoblù allora guidati da Cirinà.

Nella comunicazione inviata ai vertici federali sardi, il Sorso considera "la designazione del signor Pani una scelta in grado di mettere in pericolo il regolare svolgimento della partita vista la sua residenza nella città di Sassari, con il probabile coinvolgimento psicologico che può provocare, sia da una parte che dall'altra, valutazioni errate o condizionate dalla sua appartenenza all'ambiente cittadino sassarese".

Il diesse romangino Beniamino Manunta spiega meglio la posizione del club: «Abbiamo espresso delle perplessità sulla designazione perché la riteniamo fuori luogo e inopportuna. Il ragazzo è sicuramente un bravo arbitro e un direttore di gara professionale ma rappresenta la città di Sassari che giustamente ama la Torres. Noi poniamo un problema di mancanza di serenità nelle decisioni da prendere da una parte o dall'altra. Se poi pensiamo alla precedente sfida in Coppa Italia di quasi cinque mesi fa ci furono degli episodi controversi come un rigore netto non fischiato su Delogu e il gol di Ivan Delrio annullato, come testimoniano le immagini televisive. Fermo restando la buona fede del signor Pani, sarebbe stato più opportuno designare un arbitro di altre province o anche continentale come è stato previsto nelle sfide-salvezza a Calangianus e Monastir (vedi le designazioni della 20esima giornata). Se questa designazione resterà tale per la gara di domani accetteremo la decisione ma, ripeto, ci sembra inopportuna».