La griffe di Ragatzu: «Ci tenevo tanto a sbloccarmi, dedico il gol alla mia famiglia e alla gente di Olbia»

Il gol con la maglia dell'Olbia è il numero 93 ma, come dice Daniele Ragatzu in conferenza stampa dopo aver steso l'Atletico Lodigiani, «spero di farne altri. L'obiettivo 100 gol ci sta, me lo sto ponendo ma prima c'è il bene della squadra. Prima che arrivino i miei gol ci devono essere i punti per salvarci».

Dopo l'errore dal dischetto con la Puteolana c'era tanta attesa per il primo gol stagionale di Ragatzu: «Ci tenevo tanto a sbloccarmi, anche perché ne aveva bisogno la squadra. I miei gol servono e sono venuto qui per incidere e voglio farlo fino alla fine. La dedica? Alla mia famiglia, a mio padre e mia sorella che non ci sono più, a mia moglie e mia figlia, ogni gol è per loro. E soprattutto alla gente di Olbia perché mi ha sempre sostenuto».

Elogi alla squadra e il sogno nascosto:  «Il gruppo è bello unito e compatto, lo stiamo dimostrando sul campo. Dobbiamo continuare su questa strada cercando di portare a casa più punti possibile; non ci accontentiamo e vogliamo spingerci sempre più avanti. Per come stiamo giocando e perché come si è unito il gruppo la squadra ha tanta qualità e non ha niente di meno delle prime tre-quattro in classifica. A me piace sognare e la squadra ha l'ambizione di andare più lontano possibile».

L'Olbia inizia a godersi Ragatzu e Biancu: «Abbiamo perso un po' di tempo in questi mesi e dobbiamo ancora entrare in forma ma penso che l'impegno non manchi, stiamo onorando la maglia e dando una mano alla squadra. Il rendimento non è ancora quello nostro ma speriamo di arrivarci il prima possibile. Per me Roberto è uno dei giocatori più forti con cui ho giocato, ha tecnica, tocco di palla e colpi da categorie molto superiori, vede il movimento del compagno senza guardare».