Salta al contenuto principale
Bruno Frongia, difensore, Samassi
«Ottimisti per la Coppa ma con l'Orrolese non è chiusa»

L'Arborea vuole chiudere in bellezza, Frongia: «Tartassati dagli infortuni, playoff lontanissimi ma vogliamo dire la nostra sino all'ultimo»

La vittoria in campionato manca da un bel pezzo in casa Arborea, l'ultima risale infatti al 13 gennaio scorso, seconda giornata del girone di ritorno, con l'1 a 0 interno rifilato al Selargius, poi sono arrivate due sconfitte, quella piuttosto pesante subita nella tana della fortissima Monteponi e il ko interno rimediato contro il lanciatissimo La Palma; in mezzo i pari con Vecchio Borgo e Seulo. In Coppa Italia invece la musica è stata diversa: il primo turno dei quarti, che vedeva i giallo-blu impegnati nello scontro con l'Orrolese, si è risolto a favore degli uomini allenati da mister Firinu, che hanno strappato un ottimo 2 a 1, un risultato che fa sicuramente ben sperare in vista del match decisivo per l'approdo alle semifinali, in programma tra sette giorni esatti. Le due compagini, tra l'altro, si sono affrontate anche domenica: ne è venuta fuori una gara estremamente equilibrata, con poche occasioni da una parte e dall'altra. Per Frongia e soci si tratta dunque di uno dei periodi più densi dell'anno: all'orizzonte la sfida tra le mura amiche con il Carbonia, poi al ritorno dopo la sosta per il carnevale è in programma il big-match d'altissima quota contro la battistrada San Marco, con i giallo-blu che vestiranno, almeno per due turni, i panni dell'arbitro nella lotta per il salto di categoria. Spetta proprio all'espertissimo difensore, ingaggiato nella sessione invernale di mercato dopo la breve parentesi alla Macomerese, fare il punto della situazione.

«Quella di domenica scorsa è stata una gara decisamente equilibrata — dichiara Bruno Frongia — forse un po' troppo bloccata, a dire il vero, per il più classico dei pareggi a reti bianche. Le occasioni da gol sono state piuttosto sporadiche, sia da una parte che dall'altra. L'Orrolese comunque si è confermata davvero un'ottima squadra, ben assortita in ogni reparto».
In Coppa Italia le cose sono andate diversamente, con l'Arborea che si è imposto con il punteggio di 2 a 1. «La cosa più importante per noi era riuscire a fare almeno un gol nel match di andata; abbiamo fatto meglio, segnandone addirittura due. Peccato solo per quella rete incassata nel finale, ma è un risultato che ci garantisce un pizzico di vantaggio, comunque non possiamo abbassare la guardia: dovremo affrontare il ritorno con grande attenzione e concentrazione, perché ogni partita fa storia a sé».
I giallo-blu sono dunque pronti per tuffarsi nel periodo più denso dell'intera stagione: all'orizzonte gli impegni di primissimo livello con Carbonia e San Marco.
«Nelle prossime settimane incontriamo le squadre più in forma del torneo, ma ci arriviamo con il pieno di serenità. Stiamo rispettando gli obiettivi fissati dalla società già ad inizio stagione: i dirigenti ci hanno chiesto di disputare un buon campionato senza mettere in secondo piano il divertimento, discorso che vale per noi giocatori e per il pubblico, ovviamente. Sappiamo bene quali possono essere le difficoltà che incontreremo ma siamo un gruppo valido, composto da tanti elementi di spessore; possiamo dare fastidio a tutti, è il nostro intento e ci proveremo con tutte le nostre forze».

In campionato però la vittoria manca ormai da ben cinque turni. «È un periodo in cui siamo letteralmente tartassati dagli infortuni, il mister non può ancora contare su tutti gli effettivi e le cose si complicano ulteriormente quando mancano le pedine più importanti. Diciamo che non è un momento particolarmente fortunato, anche se non voglio cercare alibi, perché la buona sorte te la costruisci. Purtroppo paghiamo a caro prezzo ogni singolo episodio, basta abbassare la guardia anche e solo per un attimo e ti ritrovi a mani vuote. Forse ci è mancato quel pizzico di cattiveria necessario per portare a casa i punti».

L'1 a 2 maturato al termine del confronto con il La Palma è emblematico in questo senso.
«Credo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, alla luce delle tante occasioni che ci siamo costruiti; avremmo tranquillamente potuto racimolare qualcosa in più ed invece siamo stati puniti su due disattenzioni difensive. Peccato, perché la prestazione è stata assolutamente positiva».

Nelle ultime giornate la retroguardia ha sempre incassato almeno un gol, ad eccezione dell'ultima uscita. «Si può sempre migliorare, è chiaro, ed è un discorso che riguarda tutti, non solo i difensori. Credo sia una questione di testa: d'ora in poi proveremo ad essere più attenti».
La situazione in classifica permette di continuare a lavorare in tutta tranquillità: sesto posto a quota 31 in coabitazione con la Monteponi. «Io credo che ci siano tutte le carte in regola per arrivare tra le prime quattro, anche se i playoff attualmente sono molto, molto distanti. Dobbiamo concentrarci su una gara per volta, cercando di dare il 100%, a prescindere dall'avversario; solo così potremo mettere i bastoni tra le ruote a tutte le rivali».

 

La lotta per il primo posto sta entrando nel vivo. «C'è grandissimo equilibrio e credo che i giochi si risolveranno soltanto all'ultimo, con lo scontro diretto tra San Marco e il La Palma che rischia di essere decisivo. I cagliaritani tra l'altro li abbiamo già affrontati: si tratta di una bellissima realtà, con molti giovani interessantissimi, affidata ad un allenatore preparato e competente come Tonio Madau: mi hanno fatto un'ottima impressione, sia sul piano del gioco e sia a livello tattico. Nella San Marco invece giocano tantissimi ragazzi con cui ho avuto modo di confrontarmi in tutti questi anni, un organico di valore e di grandissima esperienza. Il Carbonia è la compagine su cui ho meno informazioni: deve recuperare qualche punto di distacco ma se continueranno ad inanellare vittorie e risultati positivi, come stanno peraltro facendo da diverse settimane, potranno ritagliarsi un ruolo importante».

Frongia, dal canto suo, si è tuffato con grande professionalità nella nuova avventura. «Mi piaceva l'idea di poter ritrovare diversi amici e lavorare con mister Firinu, uno dei tecnici migliori che ci siano in Promozione. Quella dell'Arborea è una società seria: con loro mi sono trovato molto bene sin dai primi giorni, un ambiente sano in cui posso esprimermi al massimo, a pochi chilometri da casa».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A