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Mattia Gueli, centrocampista, Ossese
Il Calangianus inguaia il Barisardo, colpi Tharros e Taloro

L'Ilva cade col Li Punti ma dietro non corrono: pari dell'Ossese, ko Ferrini e Ghilarza, solo il Tempio può crederci

Un mercoledì per niente banale e con tanti messaggi lanciati per gli ultimi due mesi di campionato. La 26ª giornata dice che l'Ilva conosce a Sassari il secondo stop stagionale ma, al momento, il ko della capolista contro il Li Punti non accende grandi speranze nelle inseguitrici perché l'Ossese si ferma a sorpresa sul pari contro la Villacidrese e il Tempio non gioca la gara col Bosa per il maltempo. E non raccoglie il testimone da vicecapolista nemmeno la Ferrini messa al tappeto dall'Iglesias e ora si vede superata dal Villasimius che passa con un tris a Carbonia. Esce dalla zona playoff il Ghilarza, ora sesto in classifica in virtù della vittoria in rimonta della Tharros che rientra nel gruppone di metà classifica, così come il Taloro vincente di misura col Sant'Elena. La corsa salvezza ha una svolta forse decisiva e la imprime il Calangianus vincendo a Barisardo non tanto perché dimezza lo svantaggio dagli ogliastrini (da -6 a -3) ma perché mette sul piatto l'ipotesi concreta di annullamento dei playout portando a sei i punti di vantaggio (da sette in su non si disputa) sulla quartultima, che resta il Bosa anche senza giocare. 

 

Quando l'Ilva si avvicina a Sassari o dintorni sono dolori. Perché la capolista, dopo aver conosciuto la prima sconfitta in campionato a Ossi, perde anche in casa del Li Punti che già all'andata aveva rischiato di fermare la squadra di Cotroneo con un gol annullato nel finale di gara. I sassaresi si confermano un complesso solido e fisico che concede solamente due conclusioni ai fratelli Facundo in tutti i primi 45'. La ripresa, che a Ghilarza è stata fatale per i ragazzi di Salis, si apre invece con la rete di Arnaudo che infila Ruzittu con un preciso piatto sinistro l'assist da fermo di Pucinelli. Nemmeno un quarto d'ora dopo Lemiechevsky serve in area Coulibaly che sfreccia su Veca e mette in mezzo la palla per il comodo appoggio in rete di Pucinelli. Mister Cotroneo cerca di rientrare in partita coi cambi, entra Tapparello che impegna subito Pittalis, i biancocelesti sono un osso duro e difendono il doppio vantaggio vincendo ogni duello fino al colpo di testa di Facundo Maitini su perfetto cross di Dominguez a tre minuti dal novantesimo; nel recupero l'attaccante argentino si divora la rete della clamorosa rimonta. Il Tempio non gioca col Bosa per l'impraticabilità del Manconi e resta a -11 ma se vince il recupero riapre i giochi almeno fino allo scontro diretto del 10 marzo in casa dei galletti.

Il ruolo di vicecapolista, per il momento, se lo prende l'Ossese che però va incontro ad una mezza sconfitta contro la Villacidrese rischando, in un frangente della ripresa, di farla diventare piena. La squadra di Fadda ha la pecca di non aver indirizzato dalla sua il match fallendo diverse occasioni in un primo tempo aperto a senso unico e aperto dal potente sinistro su punizione di Gueli respinto corto da Cocozza. Al 10’, sugli sviluppi di un angolo, Scanu centra rasoterra per la deviazione sottoporta di Fancellu ma la palla sfiora il palo alla destra di Cocozza. Sembra fatta al 36’ quando Oggiano, dalla destra, mette in mezzo una palla da spingere in rete ma Mudadu, di testa, manda incredibilmente fuori. Nella ripresa, invece, accade di tutto, i mediocampidanesi iniziano ad impensierire Cherchi con il tiro di Muscas. Poi il neoentrato Villa, di testa, manda di poco alto una bella palla di Oggiano. Il quale, poco dopo, non inquadra lo specchio di porta sull'angolo di Gueli. I bianconeri lasciano spazi, Cherchi deve uscire al limite dell’area per anticipare Muscas ma, al 22’, capitola sul piattone volante di sinistro di Suella. Passano 2' e Aimi ha la palla del 2-0 ma salva tutto Cherchi con una uscita che chiude gli spazi al brasiliano. Reagisce la squadra di Fadda, l'ex Llanos con una rasoiata mancina per poco non batte Cocozza che si distende e manda in angolo. Una ingenuità di Aramu, con l'inutile spinta in area ai danni di Villa, permette a Gueli di trasformare il rigore del pareggio. Sechi e compagni cercano la vittoria ma con poco ordine però Mainardi ha due volte la palla da tre punti ma, in entrambi i casi, c'è la risposta di Cocozza.

 

Non ne approfitta nemmeno la Ferrini dato che a Iglesias conosce la terza sconfitta esterna dopo aver cercato di battere Daga, all'esordio in porta, nei minuti iniziali con Podda. I rossoblù aumentano il ritmo, come spesso fanno in casa, e mettono sottopressione la porta difesa da Manis con gli uomini più offensivi come Illario, Pavone, Castanares e Cancilieri fino a far breccia con la conclusione deviata di Castanares. Nella ripresa la gara resta apertissima, Daga para su Scioni mentre Pavone sfiora il raddoppio nel giro di due minuti con un bel colpo di testa e con la traversa centrata da posizione favorevole. Nel finale ci prova anche Cancilieri mentre Usai si avvicina al pari con la palla calciata dal centrocampista che finisce sull'esterno della rete. I minerari si avvicinano alla salvezza ma tornano a vedere, seppur ancora un po' distanti (sette punti), i playoff.

I cagliaritani, oltre a non agguantare il secondo posto, scivolano al quinto per effetto del sorpasso subito dal Villasimius, capace di vincere a Carbonia con una super ripresa. Nel primo tempo il pallino del gioco è in mano ai sulcitani e già pericolosi dopo 3' con il tiro di Porcheddu deviato in angolo. Ancora è il fantasista a chiamare l'intervento di Arrus che si rifugia in angolo mentre alla mezzora Omoregie è sfortunato quando centra il palo. I sarrabesi resistono al ritmo alto dei ragazzi di Mingioni per poi sferrare l'attacco già all'inizio del secondo tempo quando, dopo 7 minuti, arriva il gol dell'ex Kassama, pronto ad insaccare di testa l'assist di Miranda sulla punizione di Melis. Il raddoppio arriva dopo altri 6' con il rigore trasformato da Camba concesso per un tocco di mano in area biancoblù in seguito alla respinta di Bigotti sulla fucilata di Miranda. Il Carbonia reagisce ma Basciu conclude alto prima e supera Arrus poi con un tiro dal limite infilando la palla all'angolino. Il match si riapre ma i gialloblù potrebbero chiuderlo ancora con Kassama, para bene Bigotti, fino all'1-3 nel recupero di Manca che ruba palla ad un avversario e si invola verso Bigotti per batterlo con precisione.

La squadra di Manunza vola coi 16 punti conquistati nelle ultime sei partite, entra nei playoff superando non solo la Ferrini ma anche il Ghilarza, battuto in rimonta dalla Tharros. Oristanesi d'acciaio in casa e già all'attacco nella prima frazione in cui i guilcerini si ritrovano con l'uomo in meno per l'espulsione di Dessolis alla mezzora. I giallorossi, ad inizio ripresa, passano addirittura a condurre con Vinci ma il vantaggio è effimero e si scontra con la dura legge di Andrea Sanna - alla terza doppietta nelle ultime quattro sfide al Comunale - che ribalta il risultato in un minuto: prima insacca di testa l'assist di Tetteh e poi raddoppia battendo Matzuzi dopo aver superato in dribbling due avversari. A meno di mezzora dal termine c'è il pareggio sul conto delle espulsioni con il secondo giallo a Perilli ma la squadra di Demartis non trova comunque la strada del pareggio.

I biancorossi di Lai entrano nel gruppo di centroclassifica e lo fanno insieme con il Taloro che torna dalla vittoria dopo quattro gare in aggiunta alla domenica di sosta. Ai gavoesi basta il gol di testa di Castro per piegare un Sant'Elena ancora una volta molto poco efficace nel tradurre in gol le occasioni che crea. C'è da dire, però, che dopo i tentativi iniziali di Michele Fadda e Vassidiki, sono i barbaricini ad avvicinarsi al vantaggio con Ricci - salva Fortuna - e poi ancora con il tiro dell'argentino murato da Ibba. Prima del riposo biancoverdi sfiorano il gol con il colpo di testa del rientrante Pinna su calcio d'angolo. Stesso schema ma su fronte opposto decide il match, al 6' Castro insacca di testa l'assist dalla bandierina. I ragazzi di Rinino cercano il pari ma la sfida tra i due Fadda la vince il portiere Massimo che sventa la minaccia sulla punizione di Michele. Poi Anedda centra la traversa e Angiargia, sugli sviluppi di un angolo, manda alto da pochi passi. 

I quartesi tornano all'ultimo posto affiancati nuovamente dalla Villacidrese ma lo spettro della retrocessione aleggia in maniera cupa in entrambe le compagini alla luce del successo del Calangianus a Barisardo. I galluresi, al rientro dopo la sosta, piazzano il colpaccio con la rete di Putzu dopo 20' di gioco sugli sviluppi di una punizione e tirano giù nella nagarre gli ogliastrini che cercano il conforto nei numeri perché la squadra di Bonomi vede dimezzarsi il vantaggio sui giallorossi, da 6 a 3 punti, ma ne hanno nove sulla quartultima quando i playout si annullano con un distacco dai sette punti in su. Sulla forbice tra quintultima e quartultima punta anche la squadra di Malu che, nell'andare a caccia della salvezza diretta cerca comunque di mettere distanza sulla prima inseguitrice, in questo caso il Bosa. Ed è per questo che tutto si complica per quartesi e mediocampidanesi che, oltre a superarsi a vicenda e mettere dietro Carbonia e Bosa, dovrebbero ridurre da 11 a non più di sei i punti di distacco ricordando che sia Sant'Elena che Villacidrese hanno lo scontro diretto coi galluresi ma da giocare al Signora Chiara. 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2023/2024
Tags:
26ª giornata