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Cosimo Sibilia, presidente Lnd
«Per la D serve un nuovo protocollo coi tamponi rapidi»

Lnd, Sibilia sul nuovo stop dei dilettanti: «Un duro colpo, l'Eccellenza deve terminare sul campo e la Coppa Italia sarà rivista»

Le competizioni di calcio degli sport di squadra, dall'Eccellenza fino alla Terza categoria e quelli giovanili dalla Juniores in giù, sono sospese fino al 3 dicembre come da ultimo Dpcm mentre la serie D, che può continuare perché fa parte delle competizioni riconosciute di interesse nazionale, ha invece deciso di proseguirà con i recuperi da domenica 8 novembre fino al 22 per poi riprendere il calendario normale delle gare dal 29 novembre.

 

Il presidente della Lnd, Cosimo Sibilia, ha parlato al Corriere Adriatico del difficile momento che sta attraversando il calcio dilettantistico, messo in stand-by con l'aumento esponenziale dei contagi sull'intero territorio nazionale: «Fa male ammetterlo, ma è così. Sono stati compiuti immensi sforzi per far riprendere le attività. Il nuovo stop è davvero un duro colpo. Le attuali disposizioni in vigore non solo mettono a rischio la sopravvivenza del calcio dilettantistico, ma evidenziano anche una scarsa conoscenza dello sport di base e di quello giovanile. Un confronto con chi se ne occupa quotidianamente avrebbe evitato molte storture».

 

Protocollo per la serie D e parametri per il rinvio della gare. «Stiamo elaborando una nuova proposta di protocollo sanitario da sottoporre alla Figc che preveda l’adozione almeno dei tamponi rapidi. I rinvii avvengono solo su disposizioni delle Asur competenti. Il Dipartimento Interregionale sta comunque predisponendo un aggiornamento delle linee guida, in modo da agevolare il lavoro di tutti in questo momento di grande incertezza».

 

Il campionato di Eccellenza e la Coppa Italia Dilettanti. «Non è importante che debba finire sul campo, è fondamentale. Ma se ripartiremo lo diranno le curve dei contagi e i provvedimenti assunti dalle autorità governative e sanitarie. Abbiamo già fatto delle valutazioni, ipotizzando diversi scenari. Tra questi, sicuramente, abbiamo analizzato la possibilità di rivedere le modalità di svolgimento di alcune competizioni a livello nazionale, come ad esempio la Coppa Italia».

 

Il ritorno agli allenamenti collettivi. «Resto dell’avviso che lo sport non sia tra i principali veicoli di contagio e che il protocollo attuato era già piuttosto rigoroso. Il ritorno agli allenamenti collettivi ci consentirebbe di avvicinarci alla normalità, per quanto si rimanga sempre distanti da quella che abbiamo conosciuto prima del virus».

 

Contributi economici e provvedimenti che aiutino le società. «La chiusura al pubblico e tutta una serie di restrizioni stanno mettendo in ginocchio migliaia di realtà non solo calcistiche. Lo sport di base deve essere tutelato dal Governo al pari delle altre attività produttive con adeguate azioni di sostegno. Da qualsiasi parte arrivino gli aiuti, saranno i benvenuti. Il movimento dei dilettanti è in grande sofferenza».
 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021