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Piludu, i motivi dell'addio al Samassi: «Volevo l'Eccellenza e il Tavolara punta ai playoff»
Il bomber: «Dispiace, lascio un grande gruppo»

Piludu, i motivi dell'addio al Samassi: «Volevo l'Eccellenza e il Tavolara punta ai playoff»

Il lato economico ha avuto il suo peso («Sto per aprire un’attività ad aprile») quanto quello calcistico («La grande voglia di tornare a giocare in Eccellenza»). Paolo Piludu ha risposto sì alla chiamata del Tavolara, riprogrammando una stagione che l’aveva visto protagonista con il Samassi in Promozione: 17 reti in 13 partite e primo posto in classifica con 5 punti di vantaggio sul Porto Corallo. «Voglio rimarcare il fatto che andare via da Samassi per me è stata una scelta dolorosa – dice subito Piludu –  perché ho lasciato un gruppo meraviglioso col quale stavamo ottenendo grandi risultati».

Paolo, perché accettare l’offerta del Tavolara?

«Torno nella categoria più importante regionale, mi ha stimolato la scommessa fatta dal presidente Pitta che intende conquistare i playoff ed è stata una importante opportunità il mio futuro fuori dai campi di calcio»

Cosa conservi dell’esperienza di Samassi?

«Ho passato quattro mesi bellissimi, fatti di gol, di risultati sul campo e di tanto divertimento in allenamento, un gruppo di giocatori fantastico, che ha lavorato bene grazie al mister Nunzio Falco e alla società che, in tutto questo tempo, non ci ha mai fatto mancare niente»

Dopo il tuo addio, il presidente Carlo Ibba ha parlato di società dilettantistiche che non sono tutelate nei confronti dei giocatori e aveva minacciato di svincolare tutti gli atleti visto che la salvezza era ormai in tasca

«Diciamo subito che siamo noi giocatori dilettanti a non essere tutelati perché ormai sono sempre più le società che mandano via i giocatori all’improvviso a stagione in corso. Così ha fatto l’Arzachena qualche settimana fa e così ha fatto in passato anche lo stesso Samassi. Poi, aver ipotizzato di svincolare tutti l’ho trovato poco corretto nei confronti dei miei ex compagni perché se il Samassi è arrivato al primo posto il merito non era soltanto di Paolo Piludu bensì di tutti coloro, giocatori e staff tecnico, che sta sudando da quattro mesi per ottenere questi grandi risultati»

Si dice che non ti sia lasciato bene col presidente Ibba?

«Sì e mi è dispiaciuto, negli ultimi giorni ci sentivamo solo tramite sms e se sono potuto andare via dal Samassi l’ho fatto solo dopo avermi messo alcune condizioni»

Il tuo posto è stato preso da Stocchino

«Bell’acquisto, Simone è bravo e farà senz’altro bene perché va in un bell’ambiente»

Torniamo alla tua nuova esperienza, chi ti ha contattato dal Tavolara?

«Ho parlato sempre e solo col presidente Pitta. Mi conosceva e mi voleva a tutti i costi. Al primo allenamento è venuto e ha detto: “Paolo, ora dacci dentro”»

Ti ha parlato del derby con l’Olbia?

«No, non ancora, penso lo farà in seguito»

Lui è un presidente vulcanico

«Questo non lo so ancora, di sicuro è un tifosissimo del Tavolara e mi ha colpito il suo attaccamento verso questo club. Ci tiene molto e si vede da tutti i sacrifici che ha fatto in questi anni»

Il Nord Sardegna non è una novità per te

«Sì, ci sono stato 8 anni fa, giocavo all’Arzachena e vincemmo il campionato di Eccellenza, io mi infortunai al ginocchio ma feci in tempo a segnare dieci gol»

Con l’arrivo di Piludu dove può arrivare il Tavolara?

«Possiamo centrare i playoff, ad altri traguardi ormai è impossibile puntare. Il primo posto è irraggiungibile, è un affare tra Torres e Olbia. Ma il Tavolara era già comunque forte, Ruggeri è stato mio compagno ad Arzachena e siamo rimasti molto amici, poi ci sono Soro e Muzzoni, fortissimi, ma è stato molto importante anche l’arrivo di Stefano Medda, ha un’esperienza infinita in campionati professionistici e ci darà forza in campo. Questa squadra se la giocherà alla pari contro le migliori del torneo. E poi in attacco c’è Ibba»

Appunto, Ibba un tuo ex compagno e l’anno scorso avversario nella corsa al titolo di capocannoniere?

«Christian è un amico, abbiamo giocato insieme nel Quartu 2000 in Eccellenza quattro anni fa, facemmo una quarantina di gol in due. L’anno scorso scherzavamo e ci prendevamo in giro ad ogni fine partita, alla fine ha vinto lui la classifica per due gol in più»

Quanti gol farai?

«Non dichiaro mai gli obiettivi che mi pongo, in passato l’ho fatto e ha portato male. Sono un attaccante e so che devo far gol, mi impegnerò per farne il più possibile. Ora ci vorrà un po’ di tempo per adattarmi ma questa categoria la conosco abbastanza»

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2011/2012
Tags:
Sardegna
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