Portotorres in rampa di lancio, Batteta: «Che impresa battere l'Ossese, ora vogliamo continuare su questa strada»

Otto tentativi andati a vuoto, poi alla terza uscita del mese di novembre il Portotorres si concede il primo sorriso stagionale, grazie al successo per 5 a 1 rifilato al Borore; una vera e propria ventata d'aria fresca, un'iniezione di fiducia che ha prodotto immediatamente i suoi frutti, tant'è che i rosso-blu ci hanno preso gusto e si sono permessi il lusso di battere una corazzata solidissima come l'Ossese di mister Cantara, nell'ultimo turno andato in scena domenica scorsa. La classifica ora cambia decisamente toni, con i ragazzi allenati da mister Gabriele Batteta che salgono a quota 11, lasciandosi ben cinque squadre alle spalle nella corsa verso la salvezza.
Serra e soci sono ora attesi dall'ennesimo banco di prova di sicuro affidamento: all'orizzonte la trasferta delicatissima in casa di un cliente scorbutico come l'Ilvamaddalena di Catuogno, un appuntamento che potrebbe regalare il sesto risultato utile consecutivo ad una compagine che sta incominciando a mostrare tutto il proprio grande potenziale e non vuole di certo rallentare la sua marcia.

«Domenica le cose sono andate piuttosto bene — dichiara Batteta commentando la sfida all'Ossese — sia per quanto riguarda il risultato, ovviamente, sia per quanto riguarda l'atteggiamento dei ragazzi e quindi la prestazione in generale. Siamo partiti alla grande, nei primi 30' avevamo il pallino del gioco in mano, riuscendo peraltro a segnare due gol; potevamo fare anche il terzo ma il loro portiere si è superato. Peccato poi per quel gol annullato a Emanuele Riu, che in base alle immagini che abbiamo visto a fine gara ci è apparso regolare».

Nella ripresa il Portotorres ha amministrato il match con grande acume tattico.
«Loro si sono buttati in avanti nel tentativo di riaprire il discorso, concedendoci però tanto spazio per ripartire in contropiede; potevamo chiuderla, ma purtroppo non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni. Poi a causa di un'ingenuità di un nostro fuori quota, che si è fatto espelle per una stupidaggine, ci siamo un po' complicati la vita, subendo il gol in pieno tempo di recupero. A quel punto ci siamo difesi in dieci uomini, soffrendo forse più del dovuto, con il direttore di gara che ha concesso, tra primo e secondo tempo, ben dieci minuti extra, e non abbiamo ancora capito perchè. Se il confronto si chiudeva sul 2 a 0 comunque non ci sarebbe stato niente da dire: si tratta di un'impresa importante, ottenuta peraltro contro una grossissima squadra, ma abbiamo dimostrato di non essere da meno; anche noi possiamo contare su elementi in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, non temiamo nessuno e posso dire che sino ad ora siamo sempre usciti dal campo a testa alta».

I rosso-blu mettono così le mani sulla seconda vittoria nell'arco degli ultimi quindici giorni, che vale peraltro per il quinto risultato utile di fila.
«Ora speriamo di continuare così: domenica ci aspetta una sfida difficilissima sul campo del LaMaddalena, un impegno da affrontare con assoluta umiltà. Cercheremo di mettere in pratica tutte le cose che proviamo durante gli allenamenti, la condizione è quella giusta, non solo dal punto di vista atletico ma anche per quanto riguarda la testa. In quest'ultimo periodo stiamo mettendo in mostra tanti progressi, dopo una fase di adattamento; la squadra è stata sensibilmente rinnovata rispetto al recente passato con l'innesto di tanti elementi nuovi, la prima cosa da fare in questi casi è trovare l'amalgama giusto e ora, finalmente, ci siamo».

Il Portotorres è la squadra che, assieme alla Macomerese, ha collezionato più pareggi, ben cinque nei primi undici turni, ma con un pizzico di fortuna in più si starebbe parlando di una situazione leggermente diversa.
«A Macomer e Dorgali potevamo tranquillamente raccogliere il bottino pieno, discorso molto simile per il confronto casalingo contro l'Oschirese, che ad onor del vero si sarebbe dovuto chiudere con il punteggio di 13 a 1, ma il calcio è anche questo. Ci sono giornate dove proprio non riesci a buttarla dentro e, come capitato a noi, passi in svantaggio al 90'. Per fortuna che in quell'occasione abbiamo acciuffato il pari al '92, sarebbe stata un'autentica beffa».

Dati alla mano, salta all'occhio il fatto che Sotgiu e soci hanno sempre incassato almeno una rete.
«Non è un problema della difesa, purtroppo paghiamo a caro prezzo alcuni episodi sfavorevoli ma per quanto mi riguarda l'importante è fare sempre un gol più degli altri».
Il tecnico fotografa il momento dei suoi. «In generale stiamo piuttosto bene, sia sul piano atletico che su quello dell'entusiasmo; speriamo di recuperare durante la settimana tutti gli infortunati. Purtroppo dovremmo rinunciare a Matteo Spada, un giovane che sta facendo grandi cose ma salterà la prossima partita per squalifica».
Batteta potrà però contare, tra gli altri, su un Serra in forma smagliante, tre gol nelle ultime quattro uscite.
«Quando Fabrizio scende in campo con la testa giusta può risultare determinante, soprattutto sui calci piazzati. Anche Oneddu sta dando il suo contributo ma può fare ancora di più, discorso che vale inoltre per Emanuele Riu: sta segnando poco, ma in avanti è una pedina importantissima a livello tattico; ci permette di guadagnare metri, fa salire la squadra e regala puntualmente assist importanti. Peccato per diverse sviste dei guardalinee ed interpretazioni dubbie da parte degli arbitri che ci hanno negato più volte la gioia del gol».

Gli undici punti messi in cassaforte sino ad ora permettono di guardare al futuro con rinnovata fiducia.
«Il livello medio delle squadre è piuttosto alto, vale sia per le prime della classe che per quelle che lottano per non retrocedere. Noi abbiamo fatto la nostra bella figura domenica contro l'Ossese ad esempio e anche contro la capolista Li Punti non abbiamo demeritato: l'1 a 0 è nato dall'errore di un nostro singolo, a centrocampo, che ha spalancato il campo all'avversario, ma per il resto è stato un match equilibratissimo. Questo campionato è bello proprio perchè puoi vincere e perdere contro chiunque».


Davide Onnis