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Sibilia, bestia nera delle sarde: «Sull'Isola tornerei volentieri ma ora devo salvare la Cynthia»
L'ex tecnico della Villacidrese sfida il Sanluri

Sibilia, bestia nera delle sarde: «Sull'Isola tornerei volentieri ma ora devo salvare la Cynthia»

Contro le squadre sarde ha ottenuto quasi due terzi dei punti in classifica e contro una squadra sarda si giocherà la salvezza in serie D. Giancarlo Sibilia, tecnico della Cynthia Genzano che sfiderà il Sanluri nel doppio confronto di playout, ama la Sardegna non soltanto perché le ha regalato 23 dei 39 punti globali ma perché le esperienze con Torres (allenò nientemeno che Walter Mazzarri), Villacidrese e Calangianus hanno lasciato il segno nel quasi 62enne tecnico di Latina. «Ho un debole per la Sardegna – ammette Sibilia dall’altra parte del Tirreno – sono stato benissimo e ci tornerei volentieri».

 

Cynthia, due vittorie contro il Sanluri - Di sicuro ci tornerà già questa domenica per la prima delle due sfide contro il Sanluri al quale mancherà lo squalificato Falciani. I precedenti in campionato dicono che per la Cynthia sia meglio aver trovato il Sanluri (due vittorie) piuttosto che il Tavolara (due pareggi). «Ma no, non si può dire questo – confessa il tecnico di Latina – perché i playout si giocano in 180 minuti». Come non si può dire che sia felice di aver incontrato una squadra sarda visto che contro le sette squadre isolane ha totalizzato 6 vittorie, 5 pareggi e 1 sola sconfitta, quella contro il Castiadas visto che il 5-1 col Porto Torres è sul groppone del predecessore Fabio Fratena (che ha pure conseguito uno pareggio col Tavolara): «Si è vero ho fatto tanti punti contro le squadre sarde, però è una semplice coincidenza».

 

Gli osservatori "sardi" a Macomer - Del Sanluri conosce tutto. «Non ero presente allo spareggio di Macomer, ma alcuni amici sardi mi hanno riferito della gara», rivela sornione il "Baffo" di Latina. E non si cura neanche del fatto che un mese e mezzo fa vinse 2-0 al Campu Nou una sorta di spareggio, lasciando la terz’ultima piazza agli avversari, coi biancorossi allenati all’epoca da Nicola Agus: «In panchina è tornato Paolo Busanca? Non saprei che dire, non guardo mai in casa d'altri. Ora penso solo alla salvezza della Cynthia». Così come ci tiene a smentire il fatto che abbia preferito, per i playout, una squadra sarda al Guidonia battendo l’Astrea nell’ultima giornata. «Non abbiamo fatto nessuna scelta – dice Sibilia in modo categorico – abbiamo giocato per vincere senza pensare all’avversario che avremmo potuto o meno incontrare».

 

Sibilia bestia nera delle sarde - D’altronde, aver battuto l’Astrea non è stato mica uno scandalo per una squadra come la Cynthia che, nelle ultime 8 giornate di campionato ha subito una sola sconfitta, tra l’altro contro l’Aprilia lanciatissimo verso la Seconda Divisione. La spiegazione di un rush finale così importante è molto semplice per il mister dei genzanesi: «L'aver recuperato i sette giocatori indisponibili da gennaio e febbraio». Sibilia bestia nera delle sarde, a parte il Castiadas che però è retrocesso, non esclude un ritorno sull’Isola che non sia solo da avversario: «Negli ultimi anni ha avuto qualche contatto con alcune società sarde ma per tornare ci vuole un programma che mi renda partecipe».

 

Ha consigliato Mancosu al Latina - Infine, da ex allenatore del Latina, Giancarlo Sibilia ha vissuto con piacere la vittoria del campionato in Seconda Divisione della squadra della sua città. Uno dei motivi principali di questo successo lo coinvolge in prima persona: «Con il Latina gioca Matteo Mancosu che voi sardi conoscete bene e che io ho avuto ai tempi della Villacidrese, il suo nome l'ho fatto io e Matteo è stato determinante per la vittoria del campionato». Sibilia, la Sardegna e Latina, ecco l’ultimo intreccio dell’intramontabile “baffo”.

Fabio Salis

In questo articolo
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Girone G
Intervista