IL NUMERO 1 DEL CALCIO A 5 SARDO SVELA LE NOVITA'
Alberto Carta: “Sarà un anno di grandi novità”. Consueta intervista di metà estate con il responsabile regionale del calcio a 5
Alberto Carta: “Sarà un anno di grandi novità”. Consueta intervista di metà estate con il responsabile regionale del calcio a 5 che racconta le innovazioni del prossimo anno.
- C’è aria di rivoluzione, o meglio di grandi cambiamenti nei campionati regionali. La Delegazione studia innovazioni, grazie anche all’apporto delle società che in questi mesi hanno offerto utilissime riflessioni. Quali saranno le novità del prossimo anno?
"In serie C1 maschile sicuramente, constatato il parere della quasi totalità dei sodalizi, “congeleremo”, almeno per quest’anno, la sperimentazione iniziata due anni fa del giocatore (under 23, ndr), sempre sul terreno di gioco. Ma i giovani ci saranno sempre, almeno spero ma ne sono convinto, attraverso le squadre giovanili e gli obblighi in lista, come già accennato precedentemente in un numero pari ad un terzo di quelli che possono essere per regolamento inserti in lista . In C2 maschile tutto come prima, un under 23 e un under 21 in lista gioco. E’ una grande apertura che facciamo, speriamo sia compresa e ricambiata con tanto impegno."
- Qualcuno discute, a mezzo di stampa, di una serie c1 a 16 squadre anzichè a 14 come ora, che ne pensi?
Il Comitato regionale e la Delegazione C5 stanno facendo una riflessione molto seria in merito ad un allargamento del girone. Forse potremo anche essere pronti. Siamo una delle poche regioni insieme a Calabria e Molise a fare il campionato a 14, quelle che sono sotto le 14 unità sono regioni piccole come il Friuli o “giovani” per tradizione calcettistica. Le regioni più importanti, circa una dozzina, sono tutte a 16 .Perchè non provare? E poi finalmente, nessuno potrà dire alla Federazione che il campionato è corto che e che a marzo si vain vacanza….Azzardando un accostamento al calcio, saremo sulla stessa lunghezza d’onda della Promozione, quindi un campionato avvincente con 30 gare.
- Valorizzare i giovani, forse è il momento di ingranare la quarta: quali sono le idee in questo senso?
Ripeto alla nausea: bisogna fare almeno una categoria giovanile, il ricambio generazionale a medio lungo termine sarà garantito. E necessario buttarli, anche rischiando, nelle prime squadre, solo così maturano. E poi le rappresentative hanno permesso da due anni ai nostri ragazzi selezionati, di partecipare ai 3 stage annuali organizzati dalla Divisione e dal Settore giovanile e scolastico, una sorta di embrione di nazionale U16 e U14. Ripartono di certo tutti i nostri progetti e le promozioni sul territorio.
- Eventi collaterali: sarà l’anno di un nuovo Corso allenatori, la nazionale maggiore fresca di vittoria tornerà?
Appena richiesto per questo autunno il nuovo corso allenatori, al più tardi la prossima primavera. Non dipende da noi, ma dalle disponibilità del settore tecnico, in termini di fessure temporali, e dalla domanda del territorio. Sia ad Olbia che a Nuoro come a Sassari e Oristano vorrebbero farlo, ma se poi le richieste si contano sulle dita di una mano è impossibile riuscire….bisogna raggiungere almeno 25/30 pre-adesioni con tanto di firma dei richiedenti perché Coverciano possa prenderlo in considerazione. Sulla Nazionale sarebbe un bel sogno riportarla qui.
- Ci saranno novità sulle rappresentative?
Adesso mi sembra prematuro parlarne. Di certo so che il prossimo Torneo delle regioni non sarà organizzato nella consueta e storica settimana compresa tra la domenica delle palme e la domenica di Pasqua, ma la prima settimana di giugno, in occasione dell’inaugurazione dell’Expo e quindi in Lombardia. Poi spero che anche allievi e giovanissimi siano confermati, ma credo di si e magari accorpati alla femminile e all’ U18 maschile. In merito ai tecnici bisogna fare tante valutazioni, ancora è presto per dire qualcosa.
- C’è gran fermento in Gallura, puoi raccontare un po’ che succede?
Incrocio le dita, ecco che vi posso dire! ci proviamo ormai da alcuni anni, voglio pensare che sia la volta buona e non il solito bluff. Proprio oggi ho sentito Giampiero Pinna, collaboratore della Delegazione di tempio e a breve delegato provinciale del c5 per il nord sardegna, che si sta attivando fattivamente in tal senso, insomma aspettiamo, sono fiducioso.
- Questione palazzetti: arriva una stagione di disagi in città
Siamo preoccupati quanto le società per tutti i disagi. Capisco benissimo cosa accadrà con la chiusura contemporanea di più strutture. La nostra disponibilità è massima, sia chiaro: valuteremo per questa stagione anche la doppia giornata, se fosse necessario. Ovviamente è un problema che riguarda ora Cagliari, ma anche tante società.
- Cosa chiedi alle società, cosa darà la Federazione?
Chiedo le solite cose di sempre: correttezza sportiva e fair play nonché accettazione del risultato del campo anche quando, come spesso pretestuosamente si asserisce, non dipende dall’aver giocato male e/o essere stati inferiori agli avversari, ma a seguito di malafede e/o volontà di terzi…mi riferisco ovviamente all’AIA, spesso chiamata ingiustamente in causa. Sarebbe bene, una volta per tutte, fare uno sforzo: rispettiamoci tutti a vicenda e sforziamoci di capire che, aldilà dell’errore tecnico, che ci può stare – ovviamente -, questa componente federale si impegna con grande passione e ci rende un servizio. Da parte nostra, speriamo di dare un buon servizio, campionati divertenti e totale disponibilità, cosa che, peraltro, da parte della delegazione e del comitato credo non sia mai mancata."
ufficio stampa
DELEGAZIONE CALCIO A 5 SARDEGNA