Il livornese il più votato dai colleghi
Allegri batte Mou, la Panca d’Oro è rossoblù
Inter-Cagliari è un succoso dopopranzo in programma domenica prossima ma l’antipasto se lo mangia Massimiliano Allegri che, a Coverciano, ha già battuto Josè Mourinho. Il tecnico rossoblù, infatti, si è aggiudicato la Panchina d’Oro bruciando il portoghese dato per strafavorito e reduce dal premio come miglior allenatore della passata stagione istituito da Sport Italia. Questa volta votavano i colleghi e ad Allegri è andato il 40% delle preferenze degli allenatori presenti, all’interista “solo” il 20%. A fine premiazione Mourinho ha incassato male il responso ed è scappato via senza aprir bocca. Si è giustificato con un “perdo l’aereo” al quale in pochi hanno creduto. Invece Max, da buon livornese se l’è cavata con una battuta: «Probabilmente ci avranno ripensato. Sbagliare è umano».
In ogni caso, si tratta di un importante riconoscimento per il suo lavoro che dura ormai da un anno e mezzo e che ha portato il Cagliari in una dimensione di squadra-spettacolo che ha pochi rivali in Italia. Di certo più apprezzato rispetto al lavoro di Mourinho e al suo scudetto con l’Inter al primo colpo. «Ma non parlate di duello fra me e lui - ha detto col sorriso Allegri - Io sono contento di questo premio perché me lo hanno assegnato colleghi importanti e perché senza giocatori di qualità mai avrei potuto riuscirci, non perché ho battuto l'interista». La dedica è speciale: «A mia figlia Valentina». Il duello con Mou proseguirà sul campo, domenica a San Siro: «La squadra migliore è la sua, perché la migliore è sempre quella che vince. Anche se noi cercheremo di vendere cara la pelle».
Intanto Allegri, sempre più accostato a grandi club come Juve e Fiorentina ammette: «Mi fa piacere, sarei ipocrita se non lo dicessi. Ma ho ancora molto da lavorare e ora penso a salvare il Cagliari». E sul presunto accordo con il presidente Cellino che lo libererebbe in caso di chiamata di una grande dice: «Con lui ho un ottimo rapporto, sono una “sua” creatura, mi ha sostenuto dopo 5 ko di fila, penso che ne sarebbe orgoglioso. Ora comunque tra me e il Cagliari c'è molto amore». I complimenti anche da parte del ct azzurro Lippi: «Allegri è bravo, lo ha dimostrato l’anno scorso e lo sta facendo ora».
La Panchina d'Argento per il miglior allenatore della serie B è andata, invece, ad Antonio Conte, protagonista lo scorso anno dell'inattesa promozione in A del Bari un po' meno quest'anno con l'Atalanta (si è dimesso). Per la Prima divisione, la Panchina d'Oro è andata a Pierpaolo Bisoli, tecnico del Cesena traghettato in serie B. Si tratta di un altro ex rossoblù che succede nel premio proprio ad Allegri (la scorsa stagione il vincitore per aver portato in serie B l'anno prima il Sassuolo) nonché il primo candidato ad allenare il Cagliari nel caso in cui l'ex compagno di squadra anni Novanta dovesse spiccare il volo.