Allegri frena: «Stiamo coi piedi per terra»

La sua squadra è lassù a due punti dalla Champions. «Ma stiamo realisti. Non è che ci nascondiamo dietro la parola salvezza ma la realtà è che ci mancano ancora 18 punti. Dobbiamo vinvere ancora e pareggiare altre 3-4 volte». Massimiliano Allegri Non nega di avere ribaltato un pronostico con la Juventus.  «Ma ci aspettano altre partite difficili. Come quella di domenica a Palermo, dove se non siamo cattivi sarà dura strappare un buon risultato».

Gli aspetta tra l'altro l'ardua impresa di gestire due bomber.  «Se Nenè sta in panchina si arrabbia perché è brasiliano, e si arrabbia pure Matri. Ma questo è un bel problema, stanno segnando entrambi. Ora vedrò chi far giocare domenica». Non è affatto assurdo che il tecnico possa lasciare in panchina Jeda.  «Altra volte è capitato». Poi un accenno alla panchina.  «Si fanno trovare sempre tutti pronti. Anche questa è la nostra forza». Ma se Allegri vieta voli pindarici non può omettere un dato di fatto.  «Questa squadra diverte e trascina, meriterebbe ogni domenica lo stadio pieno. Anche se bisognerà aspettare a fine stagione per capire se questa squadra avrà fatto o no il salto di qualità». Compreso lui, Allegri. Più bravo di molti altri.  «Ma no, solo fortunato. I bravi in Italia sono Prandelli, Leonardo. A me piace Ancelotti, è umile e semplice  e sta facendo grandi cose nel camoinato inglese».