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Scuse del Pocho: «Non volevo colpirlo»

Allegri si difende: «Non ho dato del terrone a Lavezzi»

Lavezzi recita il mea culpa e Allegri precisa che non ha offeso nessuno. Il giorno dopo Cagliari-Napoli, la gara si gioca sul filo del telefono. Anzi, solo il 95’, quello che ha portato all’espulsione dell’attaccante argentino per aver scagliato il pallone addosso al tecnico rossoblù. Ma la coda è stata ancor più velenosa. E lo spiega lo stesso Allegri: «Lavezzi ha detto che le ho dato del terrone? Non è assolutamente vero. Tengo a precisare questo fatto, anche perché voglio mettere fine a questo fatto che è successo a fine partita. Non è mio uso e costume, sicuramente, né offendere Lavezzi, né un altro tesserato di un’altra squadra e, soprattutto, l’Italia del Sud. Non sono assolutamente il tipo, non rientra nel mio carattere. In un anno e mezzo non ho mai brontolato verso un arbitro, verso nessuno».

Sul finale concitato di gara traccia una riga definitiva, ripetendo concetti già espressi nel dopo gara: «Credo che debba finire qui, senza stare a strumentalizzare l’accaduto, anche perché si cadrebbe nel ridicolo. Innanzitutto, è stato subito messo un pallone in campo da una raccattapalle. Su questo, credo che il Cagliari sia molto bravo nell’essere rapido nel rimettere in campo i palloni, nonostante si fosse al 95’ e si poteva anche un po’ ritardare, tra virgolette, come succede ogni tanto. Il mio è stato un gesto di stizza perché avevamo fatto un fallo a metà campo, su una palla che non era pericolosa, Tra l’altro, il pallone non l’ho neanche preso, ho preso solo la pallonata di Lavezzi. Capisco il suo gesto, perché era un momento di grande tensione. Però, credo che il fatto debba finire lì, senza stare a strumentalizzare che io ho detto, che non è assolutamente vero».

Lavezzi, intanto, in odore di pesante squalifica (si dice almeno tre giornate) si scusa per il gesto: «Mi spiace, non volevo colpire Allegri. Ero vicino alla panchina e quando mi è arrivato un pallone  tra i piedi  l’ho calciato via  come gesto di stizza, non per colpire Allegri o chiunque altro e chiedo scusa per  questo». Il Pocho tiene a chiarire la natura dell’episodio: «Il mio è stato un comportamento istintivo dettato dalla rabbia  del momento, perché ci stava sfuggendo di mano una partita che  avevamo a lungo comandato e meritato di vincere. Ripeto è  stato un gesto di rabbia istintivo, rivolto solo a me stesso e  all’andamento della gara».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2009/2010
Tags:
16 Andata