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Antony Cancilieri, attaccante, Iglesias
Vincono Tempio, Ossese e San Teodoro, pari del Sant'Elena

Cade il Ghilarza, non vince l'Ilva e in testa sale anche il Li Punti

Il Ghilarza va in testa-coda a Iglesias, perde la prima gara in campionato ma non la vetta che ora condivide con l'Ilva, fermata sul pari dalla Tharros, e con il Li Punti, che vince di misura lo scontro diretto col Taloro. Delle tre capolista quella maddalenina ha una gara in meno e, infatti, l'1-1 di Oristano rappresenta il primo pareggio stagionale dopo sette vittorie di fila tra campionato e Coppa. Gode la Ferrini che, nel turno di riposo, non ha visto perdere il distacco di due punti dal primato ed è riuscita a mantenersi avanti sui gavoesi e sul Villasimius, sconfitto in casa di un'Ossese che riguadagna un po' del forte ritardo dalle prime posizioni accumulato con le tre sconfitte in cinque gare. Il Tempio fa valere la legge le Manconi al Carbonia e aggancia i sarrabesi oltre al Taloro. L'unico pari a reti inviolate lo fa il Sant'Elena che mantiene il punto di distacco dal Bosa e guida un lungo plotone di squadre che si addensano alle sue spalle per il già citato pari della Tharros, per la già citata vittoria dell'Ossese e per il secondo successo di fila del San Teodoro che allunga a tre la striscia di ko del Barisardo. Nell'unico anticipo del sabato il Calangianus ottiene i primi tre punti stagionali e lascia l'ultima posizione alla Villacidrese, rimasto solo in fondo alla classifica dopo il successo dell'Iglesias.

 

Al campo Monteponi la capolista Ghilarza conosce il primo ko dopo quattro vittorie e un pareggio dopo essersi scontrata con la grande voglia di riemergere dal basso dell'Iglesias giunto al testa-coda con tre sconfitte di fila e il morale a terra. Ma i rossoblù di Murru hanno sfoderato una grande prestazione, in linea col valore del proprio organico, sfiorando il gol nel primo tempo in diverse occasioni (il palo esterno di Doneddu a pochi passi da Matzuzi, il pallonetto fuori di poco di Cancilieri, il fallo di Chessa al limite su Cancilieri lanciato a rete, il tocco sbagliato di Doneddu sull'uscita di Matzuzi) e reclamando almeno due calci di rigore per due tocchi di mano in area giallorossa. La ripresa vede ancora i minerari sfiorare il gol, e che gol sarebbe stato, con l'esterno destro al volo di Illario, quasi vicino alla bandierina, con palla che sfiora l'incrocio più lontano. La prima crepa alla sconfitta della capolista arriva con l'espulsione di Laconi per fallo da ultimo uomo su Cancilieri lanciato a rete, poi lo stesso attaccante brasiliano classe 1998 bagna il suo esordio con la rete del vantaggio toccando sottoporta la palla messa in area su punizione da Illario. Mister Murru fa entrare Kouadio e sfrutta la velocità dell'ivoriano che, dopo aver intercettato il passaggio di Chergia, se ne va sull'out di sinistra e piazza la palla sul palo più lontano battendo Matzuzi in uscita. Nel finale i guilcerini si riaccendono col gran gol di Stefano Oppo, sinistro dalla distanza con palla che picchia sotto la traversa e si insacca, mettendo un po' di pepe negli ultimi minuti. Al triplice fischio i rossoblù festeggiano la fine di un incubo.

 

L'Ilva non riesce a prendersi la vetta solita perché la Tharros impedisce ai maddalenini di calare il pokerissimo di vittorie. Ma per la squadra di Cotroneo si tratta di un buon punto avendo toccato con mano la forza d'urto degli oristantesi sul proprio campo dove avevano ottenuto due vittorie in entrambe le gare giocate. Il buon avvio dei biancocelesti è sancito dalla rete del vantaggio dopo appena 6' quando Gjurchinoski realizza con un destro a mezz'alterzza il calcio di rigore concesso per trattenuta in area di Facelli su Madero. I biancorossi di Lai, però, rimediano già dopo 8' con un perfetto diagonale di Atzori (assist di Arnaudo) e non si fermano perché impegnano a più riprese il portiere degli isolani Ruzittu sui tentativi dello stesso Atzori, di Andrea Sanna (compagni di squadra all'Arzachena). Nella ripresa i toni della battaglia non si abbassano, ci prova senza fortuna Sanna in due occasioni, poi diminuiscono le occasioni da gol ma l'opposizione messa in campo dai padroni di casa fa apprezzare all'Ilva il primo pareggio stagionale che vale comunque la vetta.

 

Un primato che allarga il podio per la presenza del Li Punti dopo la vittoria nello scontro diretto col Taloro giunta nel finale grazie al gol di Mastino. I gavoesi, prima di due elementi esperti come Mele e Castro, hanno retto il confronto coi sassaresi per tutto il match cedendo a 9' dal novantesimo al gol da tre punti dell'esterno di casa. Primo tempo equilibrato e ripresa più avvincente coi sassaresi inizialmente pericolosi con due spunti di Castigliego e i gavoesi a replicare coi tentativi di Falchi. Ma se Padovani si divora il vantaggio da pochi passi, il gol da tre punti lo firma Mastino che tramuta in rete di sinistro l'assist di Rako, la palla picchia sotto la traversa e si insacca alle spalle di Fadda.  

Guadagna terrreno dalla vetta il Tempio che, al quarto impegno casalingo nelle prime cinque giornate, infila la terza vittoria regolando all'inglese il Carbonia di fronte a 500 spettatori. Fa l'esordio coi galletti Ousman Gomez, proveniente dalla Lega Pro con la maglia del Giugliano dopo aver vinto il campionato di serie D con gli stessi campani ma ben conosciuto dal presidente Sechi avendolo avuto nell'ultimo anno alla Torres. Il gambiano è protagonista della prima occasione degli azzurri quando viene servito da Donati, entra in area, finta la battuto col sinistro ma quella col destro è debole e para Alcaraz. Poco dopo non sbaglia Virdis che, sulla palla in verticale di Aiana, batte il portiere con un preciso tocco di punta. La squadra di Cantara insiste, Gomez reclama un rigore, Donati strappa palla in uscita alla difesa sulcitana ma viene fermato dal guantone aperto di Alcarez che devia la bomba mancina dell'ex Luogosanto. La risposta ospite con il tentativo di Dore di chiudere al volo un cross di Ferrari ma trova la schiena di un difensore di casa. Ad inizio ripresa Virdis non riesce a fare il bis quando viene messo da Roccuzzo davanti ad Alcaraz, l'ex Ossese non la piazza ma decide per un dribbling non riuscito grazie al decisivo intervento da terra del portiere. La squadra di Ollargiu migliora col passare dei minuti e Romanazzo, servito da Porcheddu, chiude il diagonale ma la palla attraversa l'area di rigore e Ferrari guadagna un angolo. Sugli sviluppi del quale Brailly si esibisce in una rovesciata con Virdis che salva sulla linea con un'altra rovesciata. Gli azzurri provano a chiuderla con Donati fermato all'ultimo dall'uscita di Alcaraz, che poi nega il gol anche a Virdis su un facile diagonale dopo che Roccuzzo gli aveva aperto la strada in area di rigore. I sulcitani restano in dieci per l'espulsione di Cordoba e Bulla firma il raddoppio con un sinistro ravvicinato dopo aver vinto un rimpallo con Brailly.

 

Anche l'Ossese sfrutta il rallentamento davanti per guadagnare un po' di svantaggio accumulato nelle prime cinque giornata. Ma battere il Villasimius non è stato affatto facile che, nel primo tempo, ha concesso poco ai bianconeri cercando la via del gol per primo col sinistro di Ghiani alto sulla traversa. Dopo mezzora di gioco i padroni di casa ci provano prima con Villa e poi con Scanu ma entrambe le conclusioni sono oltre lo specchio di porta. Prima del riposo si rompe l'equilibrio a favore dell'Ossese: Gueli cambia gioco trovando Villa, tiro dell'argentino respinto da Arrus con palla alzata in campanile e insaccata di testa da Scanu. Nella ripresa destro dell'ex Latte Dolce che mette in difficoltà Arrus, poi Villa raccoglie il preciso cross rasoterra di Gueli e raddoppia col sinistro. La squadra di Manunza rientra in gioco con la rete di Luca Melis e attacca negli ultimi 15' alla ricerca del pari mettendo sotto pressone i ragazzi di Fadda che tengono il vantaggio minimo e portano a casa il secondo successo casalingo di fila dando seguito anche alla vittoria di mercoledì in Coppa Italia col Taloro.

 

È mancato il gol tra Sant'Elena e Bosa, entrambe reduci dalle fatiche di Coppa Italia e separate da un solo punto in classifica. Si è giocato al campo della Ferrini col pubblico presente perché nell'impianto di Mulinu Becciu le tribune sono inagibili, i quartesi ci provano subito con Floris, tiro alto, e con Piroddi ma Idrissi respinge e Pilleri non centra lo specchio di porta. I planargiesi si fanno vedere con Fortunato da distanza siderale, il portoghese calcia una punizione e centra la traversa. Il tempo si chiude coi tentativi di Nino Pinna e Porru sui quali sono attenti Fortuna e Idrissi. Match bloccato per metà ripresa, poi i rossoblù di Carboni creano scompiglio con una mischia in area avversaria non risolta da Ongania e con due staffilate del solito Fortunato. A meno di 10' dal novantesimo secondo giallo per Gigi Pinna e biancoverdi in dieci ma con la chance da tre punti non conretizzata da Piroddi che, da posizione defilata, manda la palla sull'esterno della rete. 

 

Terza sconfitta di fila per il Barisardo che paga ancora le assenze degli interni di centrocampo come Camara e Sakho e si imbatte in un San Teodoro ancora vincente dopo il derby col Calangianus confermando che la cura Riccardo Sanna sta dando gli effetti sperati. La gara del Circillai è decisa dalla doppietta di Mulas con l'attaccante gallurese che segna alla mezzora di gioco e a 8' dal novantesimo. I viola fanno un balzo doppio lasciando l'ultima posizione e inserendosi di prepotenza nella pancia della classifica ma con la voglia di scalare ancora altre posizioni. Una classifica chiusa dalla Villacidrese unica tra le 17 a non avere ancora vinto una gara visto che, nello scontro diretto di sabato, è stato il Calangianus a cancellare lo zero dalla casella delle vittorie. Anche in questo caso il cambio in panchina ha portato gli effetti giusti, all'esordio Malu ottiene i tre punti in rimonta grazie ai gol di Tusacciu, dieci minuti dopo la rete dello svantaggio segnata da Lilliu, e di Putzu con un gran destro ad inizio ripresa.  

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2023/2024
Tags:
6ª giornata