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Castiadas, per l'obiettivo-salvezza c'è anche Emiliano Melis: «Bisognerà fare un'impresa ma lo spirito è quello giusto»
L'attaccante firma: «Col Muravera derby sentito»

Castiadas, per l'obiettivo-salvezza c'è anche Emiliano Melis: «Bisognerà fare un'impresa ma lo spirito è quello giusto»

È il regalo di Natale del Castiadas ai suoi tifosi. Sette mesi dopo Emiliano Melis torna a vestire la maglia biancoverde, l'attaccante selargino aveva giocato l'ultima gara coi sarrabesi lo scorso 24 maggio, nella semifinale di ritorno dei playoff nazionali di Eccellenza contro il Ghiviborgo e ora ha detto di nuovo sì al club di Pierpaolo Piu che potrà così contare anche sull'ex capitano per il girone di ritorno. Nel lungo e difficile viaggio che dovrà portare la matricola sarrabese alla salvezza il tecnico Bernardo Mereu ha dunque imbarcato un elemento di grande esperienza e di notevoli qualità tecniche, un giocatore capace di fare la differenza in campo e nello spogliatoio. «Ci proviamo - dice il 36enne cresciuto nel Cagliari - ho trovato una squadra con lo spirito giusto, che sa che c'è da fare l'impresa. È dura per la classifica ma nei primi allenamenti fatti ho avuto l'impressione di una squadra di spessore, con dei valori importanti e che ora deve amalgamarsi». Dei vecchi compagni sono rimasti solamente Pierluigi Porcu, Luca Orrù e Fabrizio Frau. Con Emmanuele Piras, invece, aveva giocato nel Selargius. Ritrova invece mister Mereu dopo 12 anni: «Mi volle alla Torres in C1, nella mia esperienza peggiore, calcisticamente parlando, perché ebbi problemi fisici; una parentesi che ho cancellato. Con il mister ci conosciamo da sempre, è l'uomo giusto per tentare l'impresa della salvezza». La cui ricetta è molto semplice: «Cosa bisogna fare? Sembra una frase fatta, ma ogni gara va affrontata come una finale, ne giocheremo 17 e non c'è più tempo da perdere, la classifica è quella oramai, scorciatoie nel calcio non esistono, se ottieni risultati è perché lavori sul campo il doppio degli altri, visto che al pari degli altri prima del mercato di dicembre non te la sei potuto giocare».

 

Per Emiliano Melis di nuovo la serie D, ha firmato col CastiadasSu Emiliano Melis c'erano altre squadre, dalla serie D alla Promozione. «Mi hanno lusingato le diverse richieste nonostante non fossi tesserato con nessuno. Ringrazio tanto la Frassinetti e il mister Virgilio Perra ma anche il Lanusei che mi ha contattato diverse volte mostrandomi grande stima. Ho scelto Castiadas per continuare un discorso interrotto qualche mese fa e perché mi permette ancora di seguire da vicino il progetto della scuola calcio alla Futura Sales senza dover stravolgere gli impegni». Le strade tra Melis e il Castiadas si erano forzatamente divise in estate perché nel momento in cui il club, ad inizio agosto, aveva avuto l'ufficializzazione del ripescaggio in serie D, all'attaccante veniva notificata la squalifica di 4 mesi come conseguenza del contenzioso avuto con il Selargius (sua ex squadra per cinque stagioni fino al 2014), per la corresponsione di compensi relativi al campionato 2010-11. Lo stop è arrivato per aver violato la clausola compromissoria, il giocatore ha infatti saltato la giustizia sportiva andando direttamente in sede civile: «Dovevo tutelare i miei diritti, questi mesi mi sono serviti per avviare la scuola calcio ma non sono stato fermo. Ho fatto allenamento ma puoi stare anche dieci ore al giorno a correre che il ritmo-gara te lo dà solo una partita ufficiale. Fisicamente sto abbastanza bene ma in questa pausa mi allenerò con grande intensità per arrivare pronto all'esordio anche se non so neanche io quanto minutaggio ho sulle gambe, di sicuro è impensabile averne già 90 anche se con l'esperienza uno poi riesce anche a gestirsi». 

 

Il mancino classe 1979 potrebbe dunque esordire il prossimo 6 gennaio nel derby-salvezza a Muravera: «Partita migliore per iniziare non poteva capitare, gli stimoli e l'adrenalina salgono subito, il derby è sentito, è un'ottima squadra con una classifica invidiabile (dieci punti in più, ndr), l'anno scorso era la nostra rivale per la vittoria». I biancoverdi si arresero solo all'ultima giornata: «È stato un campionato bellissimo, mi sono divertito e ho ottimi ricordi. Si era creato un grande gruppo, facendo in certe gare anche un calcio eccezionale con mister Zaccheddu in panchina. Una stagione più che positiva, conclusasi con i playoff nazionali dove siamo stati eliminati in semifinale senza perdere e riempendo all'inverosimile il campo di Castiadas. Sarebbe stato meglio vincere il campionato sul campo ma si sa che in questi casi possono fare la differenza tanti piccoli episodi, quelli che fanno parte del calcio». Il 10 gennaio, invece, c'è la gara casalinga contro l'Olbia ed Emiliano Melis si troverà di fronte ad un amico ed ex rossoblù come Andrea Cossu, compagno in questi mesi di tante gare giocate al sabato a calcio a sette. Entrambi sono molto legati al Cagliari e agli "Sconvolts", la sfida in serie D attirerà al campo de "L'Annunziata" diversi ultrà rossoblù che per una volta si divideranno nel tifo. «Sarà un pochino strano vederci avversari, ci stavamo tenendo allenati giocando in una squadretta niente male (con Daniele Conti, Alessandro Agostini e Diego Lopez, ndr). L'Olbia è una corazzata, con Cossu ha fatto un grandissimo acquisto e non si fermerà perché in programma ne hanno altri non di questa categoria. Ma anche contro i galluresi te la devi giocare se vuoi ottenere la salvezza. In quattro giorni abbiamo due derby belli da giocare, con una bella cornice di pubblico e dove respiri calcio vero». 

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
17 Andata
Girone G