Salta al contenuto principale
Green Pass
In zona bianca tifosi fino al 50% della capienza massima

Col green pass per entrare allo stadio e svolgere l’attività sportiva al chiuso

Per entrare allo stadio o assistere agli spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive sarà necessario disporre del green pass, che si ottiene già con la prima dose di vaccino o, per i non vaccinati, con un molecolare o antigenico rapido effettuato nelle 48 ore precedenti o, per chi ha già avuto il Covid, con il certificato di guarigione dall’infezione negli ultimi sei mesi. Sarà obbligatorio esibire il green pass anche per svolgere l’attività sportiva al chiuso: piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive.

La conferma è arrivata dal Ministro della Salute Roberto Speranza che, durante la conferenza stampa del premier Draghi indetta per illustrare le misure contenute nel nuovo decreto Covid, ha spiegato: «Oltre 40 milioni di italiani hanno già scaricato la certificazione verde e l'hanno usata per partecipare a cerimonie o per trovare i propri parenti in strutture sanitarie. Con il nuovo decreto estendiamo (a partire dal 6 agosto, ndr) questo strumento anche alle piscine, ai centri benessere, alle palestre e agli spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive».

 

L’art. 3 stabilisce che, a far data dal 6 agosto 2021, è consentito in zona bianca (ma le disposizioni si applicano anche nelle zone gialla, arancione e rossa) esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19, l'accesso ai seguenti servizi e attività:

a) servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio" per il consumo al tavolo, al chiuso;

b) spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi

c) musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;

d) piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;

e) sagre e fiere, convegni e congressi;

f) centri termali, parchi tematici e di divertimento;

g) centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;

h) attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;

i) concorsi pubblici.

 

Nel decreto sono state fissate anche le soglie di ingresso agli stadi  dei palazzetti dello sport, sempre per chi dispone del green pass. All’art. 4, infatti, si regola la quantità di pubblico che potrà partecipare agli eventi sportivi «e le competizioni di livello agonistico riconosciute di preminente interesse nazionale riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva». Quindi campionati di calcio, basket e pallavolo, tornei nazionali e internazionali di tennis, meeting di atletica:

in zona bianca fino al 50% di capienza all’aperto e fino al 30% di capienza al chiuso; 

in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso.

Che siano al chiuso o all'aperto gli spettacoli (e quindi gli eventi sportivi) rimangono validi i protocolli attualmente in vigore, cioè dovranno svolgersi «esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale». Quando invece non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni previste dai protocolli, «gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico».

 

Il ministro Speranza ha anche spiegato che il tasso di ospedalizzazione diventa un parametro prevalente rispetto all’indice Rt e all’incidenza per determinare il cambio di colore alle regioni. Nell’art. 2 si specifica che, le Regioni permangono in zona bianca qualora l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive ma, nell’ipotesi in cui si accerti un’incidenza superiore a 50 casi per 100mila abitanti, la Regione resta in zona bianca se il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15%, oppure, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10%. Per passare in zona arancione le soglie sono state fissate al 20% per le terapie intensive e al 30% per le aree mediche (in entrambi i casi sempre per pazienti affetti da Covid-19). Si andrà in zona rossa quando le terapie intensive supereranno il 30% e l’area medica andrà oltre il 40% (in entrambi i casi sempre per pazienti affetti da Covid-19). 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2021/2022