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I due rossoblù sulla sfida con la vice-capolista

Conti e Agostini: «Sapremo fermare Cassano e la Samp»

Il vice capitano e il vice del vice. Nella tappa del tour nelle scuole, il Cagliari decide che siano gli studenti dell'Istituto Comprensivo di Serramanna a toccare con mano un bel pezzo della storia rossoblù: Daniele Conti e Alessandro Agostini. Il romano nell’Isola dalla stagione 1999-2000, quella dell’ultima retrocessione in B; il fiorentino dal gennaio 2004, cioè per metà di quella stagione che diede ai rossoblù l’ultima promozione in serie A.

Entrambi cardini di un Cagliari al sesto campionato di fila nella massima serie, non si sottraggono al fuoco di fila degli studenti che chiedono di tutto: mercato, Nazionale, Sampdoria. Già, i blucerchiati, prossimi avversari al Sant’Elia. Brutto cliente, l’obiettivo è la quarta di vittoria di fila, ma contro la vice-capolista sarà dura visto il Cassano di questa stagione.

«Antonio salta l'uomo con grande facilità e ha i colpi per determinare una partita - chiarisce subito Conti - ma se giocheremo di squadra, con umiltà e voglia di vincere, come stiamo facendo ultimamente, riusciremo a limitare lui e la Sampdoria. Ma non dobbiamo fermarci a questa partita. Subito dopo la sosta (il Milan e la Juve, ndr) e prima di Natale ci attendono sfide impegnative». «Come fermare Cassano? Solo sparandogli», scherza invece Agostini.

Il terzino poi si fa più serio: «Con l’impegno di tutti quanti insieme potremo fermare Cassano e la Sampdoria. Bisogna continuare sulla stessa strada perché solo col lavoro potremo andare lontano». Ahi, che la salvezza stia già stretta? «Vietato rilassarsi e manteniamo i piedi per terra, è molto meglio», arretra subito Agostini. Conti invece ricorda: «In questi ultimi anni il Cagliari ha fatto cose egregie ma è anche vero che qui non sono mancati i periodi difficili. Nel mio primo anno conobbi la retrocessione». Poi anni difficili con l’obiettivo di una pronta risalita che tardava ad arrivare. «Probabilmente tutte quelle vicissitudini hanno contribuito a forgiarmi». Fino a farlo diventare uno dei migliori metodisti del campionato italiano.

Da tempo si dice che per Daniele le porte di Coverciano si stiano schiudendo: «Non ci penso alla Nazionale. A me basta essere utile al Cagliari poi in futuro si vedrà». Sempre con i colori rossoblù cuciti addosso. «Mi sento questa maglia come se fosse una seconda pelle», assicura Conti. E le richieste per fare le valigie non sono mai mancate. «Non solo quest’estate ho avuto alcuni contatti (Napoli, ndr) ma anche nelle stagioni precedenti. Ho però guardato alle mie esigenze, soprattutto quelle familiari». Il perché è presto detto: «A Cagliari mi trovo bene, l’ambiente è ideale per poter giocare a calcio. E a me sembra di star qui da una vita». Conti alla mano…da undici stagioni.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2009/2010
Tags:
12 Andata