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Fabio Cocco, centrocampista, Calangianus
Il club sbotta, duro comunicato di protesta contro gli arbitri per gli ultimi ko

Il Calangianus movimenta il mercato: arriva Fabio Cocco, forte esterno offensivo proveniente dall'Orrolese

Con l'inizio di dicembre inizia la finestra di mercato per il trasferimento dei calciatori in forza alle singole società. E già si muovono alcune squadre dei campionati regionali. Il Calangianus, ad esempio, si è consolato per il mancato accesso nella finale di Coppa Italia con l'acquisto di Fabio Cocco, centrocampista-attaccante classe 1988, fino a domenica in forza all'Orrolese con la quale ha segnato 5 gol in questo inizio di stagione. Il forte esterno offensivo nuorese andrà a rimpinguare la batteria di attaccanti che vede in rosa Senes, Pulina e il baby Mossa. L'ex Tonara e Tortolì, nonché capitano della Nuorese che fece il doppio salto dalla Promozione alla serie D, è stato fortemente voluto dal tecnico Alessandro Sassu che ama i giocatori di fascia capaci di saltare l'uomo nell'uno contro uno. Ma Cocco è anche dotato di un gran tiro e di spiccate capacità balistiche sui calci piazzati oltre che essere un ottimo rifinitore. Si integrerà in poco tempo in una squadra dall'alto tasso tecnico che punta decisa all'obiettivo playoff. Il club giallorosso ha anche liberato, peraltro da un paio di settimane, l'esterno Gabriele Bazzoni classe 1995 decidendo di utilizzare sulla corsia di destra arretrata un fuoriquota. Al Latte Dolce è stato restituito il centrocampista esterno Giuseppe Satta, classe 1998, di Osilo che poi verrà girato al Malaspina mentre è stato ceduto in prestito al Luogosanto (Promozione) Antonio Demuro, difensore classe 1998. 

 

LA PROTESTA. Uscendo dal mercato, in casa Calangianus c'è la netta presa di posizione del club gallurese contro la classe arbitrale che, nel comunicato pubblicato nel pomeriggio, si è resa responsabile delle ultime due sconfitte dei giallorossi. Domenica a Gavoi, il Taloro si è imposto al 90' con un calcio di rigore di Marco Boi, mercoledì a Ossi l'Atletico Uri ha segnato il secondo gol, quello del 2-0, in posizione di fuorigioco. Il club del presidente Corongiu parla di partita "condizionata" dall'arbitro Gavino Scodino di Sassari per dei "rigori negati, falli e fuorigioco non fischiati, ammonizioni qua e là, l'espulsione del nostro mister Sassu". Nel comunicato si legge: "Noi accettiamo di perdere in campo, ma non accettiamo di perdere per condizionamenti esterni. Andiamo a giocare con sacrifici, impegno e serietà, non accettiamo queste prese di mira! Non ci stavamo giocando né la Champions League e né la Coppa del mondo, avevamo l'obiettivo di arrivare e vincere la finale giocando a calcio. Siamo una società sana, con 111 anni di storia, di cui 39 trascorsi in Serie D, una delle società più antiche d'italia, e qua potremmo elencare per ore cos'è stato e cos'è l'Fbc Calangianus. Perciò, arrivare in finale o vincere la Coppa Italia a noi non avrebbe cambiato la storia, sarebbe stato semplicemente l'ennesimo successo in più di un secolo di storia calcistica, mentre per gli avversari si tratta di un traguardo storico. Non vogliamo pensare alla malafede, ma chiediamo ufficialmente che le partite così importanti vengano dirette da arbitri più competenti, più attenti e soprattutto che arrivino da una sezione arbitrale "lontana" dalla squadra ospitante. Perché essere arbitrati nell'hinterland di Sassari, con una grossa rappresentanza di sassaresi nell'Atletico Uri, da un arbitro di Sassari fa sì che in campo si scenda con un complesso d'inferiorità in partenza. Questo calcio a noi non piace".

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2016/2017
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11 Andata