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Luca Scognamillo, attaccante, Atletico Uri
Il Taloro vince lo scontro diretto col Porto Rotondo

Il Castiadas cade in casa con l'Uri e il Carbonia scappa a + 4, vittorie salvezza per Li Punti, San Marco e Arbus, il La Palma è ancora vivo

Primo scossone in testa alla classifica con il Castiadas che cade per mano dell'Atletico Uri e il Carbonia che batte di misura la Ferrini portandosi a +4 dai sarrabesi. Continua il momento negativo dell'Ossese che incassa il secondo ko interno di fila, conserva la terza piazza ora minacciata dalla Nuorese, fermato sul pari dal Guspini, ma soprattutto dallo stesso Uri che sta provando a conquistarsi i playoff con le proprie mani e adesso dovrà affrontare la capolista con l'intento di accorciare ancora le distanze dai primi posti. Le vittorie di Li Punti e San Marco avvicinano tanto i sassaresi e gli asseminesi al traguardo salvezza, altrettanto ottimo lo scatto dell'Arbus che batte e aggancia il Monastir infliggendo agli avversari la prima sconfitta del 2020. Piccolo scalino creato sulle ultime cinque-sei della classe col Guspini che si avvantaggia sul Ghilarza mentre il Taloro passa largamente sul campo del Porto Rotondo e lascia la penultima piazza ai galluresi. Il fanalino di coda La Palma non si rassegna e tiene accesa la speranza battendo e inguaiando il Bosa che può contare sul margine di tre punti dalla zona rossa.     

 

CARBONIA-FERRINI 1-0

Il Carbonia ottiene il massimo dalla prima delle cinque sfide che affronterà in 14 giorni: Ferrini battuta con un gol di Figos e vantaggio massimo sul Castiadas portato a +4. Con questo pieno di fiducia e tranquillità la squadra di Marongiu può ora affrontare l'esordio di mercoledì a Monterotondo per l'andata degli ottavi di finale della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti. Senza Boi e Sariang il tecnico Marongiu ha fatto ricorso al collaudato Saias in difesa e allargato in fascia Demurtas con l'inserimento in mediana di Serra e sin dai primi minuti capisce che non sarà facile piegare la quinta forza del campionato. L'equilibrio viene perciò spezzato su palla inattiva: corner di Cordeddu per la spizzata di Pinna corretta in rete dal rapace Figos, lasciato indisturbato a colpire. Il vantaggio diventa per la capolista il modo sufficiente di fare il pieno benché Alberto Usai, su punizione, metta i brividi con la palla che sibila l'incrocio. Nella ripresa il predominio dei cagliaritani è evidente ma il possesso palla marcato non produce un'altrettanta pericolosità dalle parti di Fortuna. Il Carbonia arretra, gestisce e cerca di ripartire non senza trovare intralci per il dinamismo della squadra di Pinna. Che non trova la zampata del pareggio e perde nel finale il difensore Abib, espulso per doppia ammonizione. Per i sulcitani si apre la via della Coppa ma domenica c'è un altro bivio importante a Uri; la Ferrini invece potrà dire la sua nel finale di stagione nella lotta playoff con le rivali Ossese, Nuorese e Atletico Uri.

 

CASTIADAS-ATLETICO URI 1-2

Seconda sconfitta stagionale in casa per il Castiadas che perde così contatto dal Carbonia e ora spera che l'Atletico Uri non faccia sconti nemmeno alla capolista. Un match deciso nel primo tempo ma che ha dato modo di assistere ad una ripresa vibrante e chiusa tra le proteste dei padroni di casa (espulso mister Cotroneo) per l'operato dell'arbitro Pani reo nel non aver concesso un calcio di rigore per un tocco di mano in area di Mereu e di aver espulso Sylla in seguito ad un fallo in precedenza non fischiato sul difensore classe 2000. La posta in palio è alta e l'inizio gara è movimentato con l'Atletico che passa alla prima occasione con il cross di Uleri deviato da Pecci nella propria porta. La replica porta al pareggio con una dinamica simile: al 23' Seck trova spazio sulla destra e calcia forte, la palla è deviata in rete dall'ex Pinna. Il pareggio gasa i neroverdi vicini al vantaggio con Fernandez, sul quale Pittalis interviene in modo decisivo, e poi con Tesfai. Ma l'affondo giallorosso è letale, favorito dalla presa difettosa di Galantini in presa bassa sul cross da sinistra di Fadda che permette a Scognamillo di insaccare con lo specchio di porta aperto (nella foto). La ripresa si gioca nella metà avversaria col Castiadas arrembante per diversi minuti e vicino al pareggio con Idili (tiro ravvicinato murato da Pittalis), Pecci (colpo di testa con salvataggio sulla linea di Cardone) e Seck (destro in diagonale a fil di palo). L'Uri è però pronto a colpire in contropiede, Scognamillo cade in area dopo il contatto con Sylla e Mereu con un sinistro impegna Galantini. Giallorossi con la difesa a cinque per contenere le sfuriate di Carboni e compagni, che protestano inutilmente alla mezzora per un tocco di mani in area di Mereu. Finale rovente, rosso a Sylla, secondo giallo per il fallo su Carboni, ed espulsione per proteste anche per il tecnico Cotroneo. La palla del pari è comunque nei piedi di Fernandez che, su sponda di Tesfai, calcia fuori nel cuore dell'area. Il Carbonia scappa a +4 e l'Uri torna in gioco anche per il terzo posto riducendo a -8 il distacco dalla vice-capolista.

 

OSSESE-SAN MARCO 2-3

Gara aperta e senza tatticismi per merito di due tecnici che amano giocarsela a viso aperto. Trascorsi 2' l'Ossese sfiora il gol, tiro-cross di Fancellu da destra, Carboni respinge la palla sui piedi di Nemore che coglie in pieno il palo. La San Marco pareggia subito il conto dei legni con Scalas e passa in vantaggio al 17’ con Mancusi che risolve una mischia in area avversaria con preciso sinistro. Dopo 180 secondi c'è il raddoppio di Camba che incrocia la conclusione da distanza ravvicinata. L'uno-due fa traballare i bianconceri, Cantara cambia subito e il neo entrato Spano, al 43’, dimezza lo svantaggio con un colpo di testa su cross di Dettori. Nella ripresa i bianconeri cercano il gol del pari ma rischiano con il salvataggio di Cocco sulla linea. Il difensore poi prova la via del gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Padroni di casa in dieci al 9’ per l’espulsione di Zichi ma con l'uomo in meno attaccano in massa. Al 14’ potente conclusione di Spano e gran risposta di Carboni, poi è Nurra a calciare alto mentre al 24’ c'è l'occasione più ghiotta con il calcio di rigore che Chelo prova ad angolare ma Carboni con un balzo laterale alla sua destra neutralizza. Gli asseminesi ne approfittano e allungano al 28’ con la il gol di Scalas che sorprende Carta dalla lunga distanza. La squadra di Cantara torna in gioco al 33’ grazie Nurra con una bella conclusione dal limite ma ai sassaresi, seppur generosi, manca la lucidità per completare la rimonta. I leoni di Antinori vincono per la quarta volta in questo girone di ritorno e si avvicinano alla salvezza. L'Ossese resta terza ma sente il fiato sul collo di Nuorese e Uri.

 

GUSPINI-NUORESE 1-1

Il cambio in panchina - con Peddio al posto del dimissionario Prastaro - porta solo un pareggio alla Nuorese che ha pensato di chiudere la giornata conquistando la terza piazza. Ma, dopo l'iniziale vantaggio a firma di Chessa, ha subito la reazione di un Guspini affamato di punti e sempre capace di sfornare prestazioni all'altezza con le grandi del campionato. I barbaricini partono a spron battuto e sfiorano il vantaggio al 6' con Santoro per poi trovarlo al 12' con Chessa, il difensore è il più lesto a sbrogliare una mischia in area sugli sviluppi di un angolo. Gara in discesa per i barbaricini, privi dello squalificato Cocco e col difensore Romeo in panchina, ma i mediocampidanesi si riorganizzano e, dopo aver temuto sul destro di Caboni alto sulla traversa, sfiorano il pari con Marci con un sinistro a fil di palo. Ad inizio ripresa è la volta di Caddeo ma Buoniconti salva sul tiro debole, il portiere verdazzurro però appare sorpresa dalla punizione dell'ex Samassi con la palla che si infila all'angolino dopo un primo rimbalzo. I padroni di casa fiutano l'aria del colpaccio e aumentano i giri andando vicinissimi al sorpasso con il sinistro di Saiu a fil di palo. Il punto preso stacca il Guspini dal Ghilarza con la squadra di Murra che si lascia alle spalle quattro squadre. La Nuorese va in scia all'Ossese ma sente rinvenire da dietro l'Atletico Uri. 

 

MONASTIR-ARBUS 0-2

Come all'andata ma a parti invertite. L'Arbus infligge al Monastir la prima sconfitta del 2020 così come la squadra di Manunza fece un girone fa nel match del Santa Sofia. I granata di Piras confezionano la vittoria in apertura di gara (17') con la rete di Cosa che vince un rimpallo e fa secco Zanda. Da lì in poi gli ospiti possono giocare sulle ripartenze mentre il portiere Mattana (ex di turno) ferma con sicurezza le punizioni di Antonino D'Agostino. Nella ripresa l'occasione per il pari è nei piedi di Fanni ma la traversa nega il gol all'attaccante che all'andata segnò l'importante doppietta nel 3-1. I mediocampidanesi sono sempre pronti a pungere con Cosa, fermato da Zanda all'ultimo, con Viani, che impegna il portiere-capitano con una parata in due tempi, e con il neo entrato Spina, che colpisce la traversa. Nel recupero arriva il raddoppio di Alessio D'Agostino, che vince il duello in famiglia e insacca la palla consegnatagli da Sogus al termine di un bell'assolo palla al piede dell'ex Samassi e Muravera. Ritorna al successo l'Arbus che in 5 turni aveva conquistato solo due punti infliggendo uno stop al Monastir dopo 7 turni di imbattibilità. Entrambe le squadre appaiono in salute e destinate alla salvezza.

 

GHILARZA-LI PUNTI 0-1

La sfortuna ferma nuovamente il Ghilarza ringalluzzito dalla vittoria a Bosa ma nuovamente afflitto dalla sconfitta in casa contro un Li Punti, capace di resistere alla sfuriata giallorossa e di piazzare la zampata da tre punti a 4' dal termine con Ruggiu. Nel primo tempo la squadra di Pani occupa costantemente la metà campo dei sassaresi e già capisce che sarà dura battere la jella: al 4', sulla punizione di Pusceddu, c'è il colpo di testa di Chergia con la palla che si stampa sul palo. Poi Manca non riesca a superare il portiere Cherchi nel duello ravvicinato e Boi, su colpo di testa, manda la sfera di poco al lato. Pusceddu centra la traversa a conclusione di una prima frazione stregata per i padroni di casa. Nella ripresa c'è il gol annullato a Boi e il colpo "mortale" inferto da Ruggiu che infila Fadda con una rasoiata dal limite dell'area. La squadra di Salis fa un ulteriore balzo verso la salvezza portando il distacco dai playout a 9 punti, i guilcerini restano quartultimi e vengono staccato di una lunghezza dal Guspini, prossimo avversario dei sassaresi.

 

PORTO ROTONDO-TALORO 0-3

Il Taloro vince nettamente lo scontro per evitare la retrocessione diretta in casa del Porto Rotondo, effettua il sorpasso sugli avversari e torna in gioco per la salvezza lontana appena due lunghezze. Un punteggio largo che certifica l'approccio giusto dato dai gavoesi allo scontro diretto e l'inaspettata fragilità dei galluresi disciolti dopo l'iniziale traversa colpita da Mascia. Un episodio che, anziché caricare i padroni di casa, li ha sgonfiati specie dopo la replica barbaricina con il gol del vantaggio al 15′ di Pilo, pronto ad insaccare di piatto la palla recapitatagli dalla bandierina. La reazione della squadra di Marini fatica ad arrivare e il colpo del ko arriva all'ora di gioco quando Mele insacca di testa la palla respinta da Melis sulla punizione di Pilo. Al 22′ è Luca Pili ad incornare la palla del definitivo 3-0. I rossoblù di Fadda rispondono al meglio dopo il ko col Castiadas e rilanciano le proprie quotazioni in vista dei prossimi due impegni-salvezza contro Ghilarza e La Palma. Per gli olbiesi si tratta di una battuta d'arresto pesante che rischia di essere pagata a caro prezzo quando mancano 8 giornate alla fine e, soprattutto, perché dopo la trasferta di Nuoro ci saranno due impegni casalinghi contro Monastir e La Palma che non possono fallire.

 

LA PALMA-BOSA 1-0

All'ultimo assalto nell'ultima spiaggia. Il La Palma ottiene nei minuti finali la prima vittoria del 2020 ai danni del Bosa e tiene accesa la fiammella della speranza salvezza che può essere alimentata solo continuando su un cammino di vittorie. Dopo mezzora di gioco stagnante, per lo più a centrocampo, sono i planargiesi ad avvicinarsi al vantaggio con i fratelli Carboni, sia Tore che Roberto impegnano il portiere croato Stanic mentre i cagliaritani si fanno vedere con un diagonale di Valluzzi. Nella ripresa la squadra di Mannu ha l'obbligo di spingere con più forza e lo fa aumentando la pericolosità nell'attacco: ci prova Bodano su punizione e Fadda con un doppio tentativo, in entrambi i casa i due centrocampisti di casa trovano la risposta del portiere Sechi. Il tutto per tutto i cagliaritani se lo giocano con l'innesto in attacco del portiere Esposito e l'assalto ai tre punti viene premiato con l'assist di Larach per il tiro al volo del classe 2000 Valluzzi. Il La Palma è ancora vivo e il Bosa annaspa ai confini della zona playout (+3).

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
22ª giornata