«Il Guspini è organizzato, ci è mancato il gol»
Il Castiadas vuole il massimo, Bruno: «Cerchiamo sempre la vittoria e non ci nascondiamo, bisogna fare meglio»
Il Castiadas, come la maggior parte delle 8 squadre che sono ripartite, punta al bersaglio grosso. Il salto in serie D è l'obiettivo ma solo una delle partecipanti potrà centrarlo e i due pareggi di fila dei sarrabesi stanno frenando questa aspettativa. La squadra è stata notevolmente rinforzata e tra i tanti volti nuovi c'è Totò Bruno, difensore centrale ex Muravera che ad inizio stagione si era trasferito alla Villacidrese in Promozione, campionato bloccato definitivamente dalla Figc. In Eccellenza si gioca e il 29enne palermitano ha detto sì alla chiamata dei neroverdi: «A Castiadas è stato fatto un gran lavoro dello staff per quanto riguarda la preparazione atletica, non giocare per 5 mesi e poi farlo a ritmi alti è un gran risultato. Ci manca ancora la conoscenza tra giocatori, gli undici in campo sono quasi tutti nuovi arrivi. Nessuno comunque partecipa tanto per visto che c'è la possibilità, con poche partite, di fare il grande salto. Perciò noi non ci nascondiamo, come non si è nascosto nessun altro, ma speriamo di fare meglio di come si sta facendo».
Dopo il pari agguantato con la San Marco, lo 0-0 a Guspini: «È stata una partita dura e maschia, in un campo pesante. Mancano sempre meno partite e i punti a disposizioni sono sempre meno, si cerca sempre la vittoria e di fare il massimo. Abbiamo trovato una bella squadra come il Guspini, ben messa in campo e organizzata, alla fine va anche bene il punto. Il primo tempo è stato un po' più studiato dalle due squadre; nella ripresa, con le due espulsioni nel giro di pochi minuti, sono aumentati gli spazi e le occasioni però per sfortuna e imprecisione non siamo riusciti a fare gol con Caboni e Tesfai. La sensazione era che chi per primo la sbloccava poi, chiudendosi dietro, avrebbe potuto mantenere il vantaggio fino alla fine».
Bruno spiega l'addio al Muravera e alla serie D: «È successo che sono stato invitato a cercare qualcos'altro per avere più spazio. Mi è dispiaciuto perché ero di casa e vivo da più di 10 anni a Muravera e per me sarebbe stato il mio quinto campionato. Scendendo di categoria ho scelto Villacidro perché è stata una proposta concreta e seria, una ambiente familiare e mi sono trovato benissimo, ringrazio loro che hanno mantenuto la parola fino alla fine e poi non mi hanno fatto restare fermo e ringrazio il Castiadas che mi ha dato la possibilità di continuare la stagione».