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Il gioiello Demurtas trascinatore del Sulcis

Il gioiello Demurtas trascinatore del Sulcis

Uno dei tanti gioiellini della cantera sulcitana. Diego Demurtas, nuorese di nascita, ha colpito tutti al suo primo anno di calcio a 5. Classe 92’, Demurtas è stato lanciato subito da Luca Catta, che di giovani se ne sa occupare, e non ha tradito le attese. Ventitré goal alla prima stagione di futsal e terzo posto in classifica con la prima squadra. Se raccontata così potremo parlare di una stagione davvero positiva ma se poi si aggiunge anche la convocazione da parte di Davide Marfella nel Cus Cagliari e la vittoria del campionato Juniores regionale con goal vittoria negli ultimi istanti allora diventa un’annata da incorniciare.

Il peccato ora è non poter vedere il giovane laterale trascinare la juniores vista l’impossibilità di poter schierare fuoriquota per le competizioni nazionali, ma siamo sicuri che anche gli altri ragazzi “terribili” di mister Perdighe non lasceranno nulla al caso.



Diego, credi che le assenze tua e di Nicola Pani possano pesare alle finali nazionali?

No non credo. Io e Nicola abbiamo giocato le ultime partite del girone di ritorno e le seguenti finali, voglio ricordare che tutto il resto del campionato lo hanno fatto gli altri ragazzi e se sono riusciti ad arrivare ai playoff vuol dire che se lo meritavano. Il mister Andrea Perdighe nonché mio compagno di squadra ha fatto un grandissimo lavoro, perché oltre a lavorare sul campo ha insegnato ai ragazzi il valore del sacrificio, della dedizione al lavoro, e della passione. Sono convinto che i ragazzi andranno a Como a fare una grande partita! Hanno buone individualità.

 

Terzo posto in C1, vittoria del campionato juniores grazie ad un tuo goal negli ultimi secondi e convocazione con il Cus Cagliari. Senza dubbio un ottimo esordio nel futsal dopo tanti anni di calcio. Che sensazioni hai sul finire di stagione?

Sicuramente è stato un anno di grandi soddisfazioni. Venivo da una realtà, il calcio a 11, che è uno sport ben diverso dal calcio a 5. Con il Sulcis abbiamo fatto passi da giganti, la società a inizio anno aveva progetti diversi, partita dopo partita ci siamo ritrovati li in alto nella classifica e i risultati ci davano ragione. Gran parte del merito è del nostro mister Luca Catta, che oltre ad essere un ottimo allenatore è una grande persona, e ha sempre creduto in noi fino alla fine. La convocazione con il Cus Cagliari è stata un esperienza bellissima anche se non ho avuto molto spazio causa un infortunio alla caviglia. Ringrazio il mister Davide Marfella e Massimo Piccoi per avermi dato l' opportunità di andare a Napoli con loro. A fine stagione rimane un po’ di rammarico per il playoff perso contro l' Ossi negli ultimi minuti della partita di ritorno, ma lo sport è anche questo.

 

Qual è l'arma in più di questo Sulcis?

Un presidente e una società che si fanno davvero in quattro per non farci mancare nulla. Quando un giocatore si trova a far parte di una società come il Sulcis calcio a 5 credo che riesca a dare il meglio di sé, non sono ad oggi molte le realtà che si preoccupano in tal modo dei propri giocatori. E poi senz' altro un pubblico fantastico, non sono mai mancati e soprattutto giocare in casa nostra è sempre stato un vantaggio perché davvero ci hanno aiutato in un modo incredibile. Un saluto e un abbraccio a tutta la gente di Santadi per l'affetto che hanno dimostrato per me e mio fratello Marco. Se mi permetti vorrei concludere sottolineando l' atteggiamento del Capoterra 2000 nella finale Juniores : a fine partita hanno applaudito il nostro pubblico e hanno voluto fare una foto con le due squadre mischiate. Un segnale veramente forte per il calcio a 5 e lo sport a tutti i livelli. Complimenti a loro.

In questo articolo
Giocatori:
Allenatori:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Serie C1