Il Latte Dolce convince anche a Castiadas, Udassi: «Abbiamo vinto giocando a calcio e divertendoci. La miglior difesa? Ci teniamo parecchio»

È un Latte Dolce solido, organizzato e dal gioco fluido quello che si è imposto 4-1 a Castiadas consolidando il quarto posto in classifica, dimezzando lo svantaggio dal Trastevere (da 6 punti a 3) e che ha portato il distacco a 6 lunghezze dal Cassino, la prima delle escluse dai playoff avendo perso lo scontro diretto contro il Monterosi. Il tecnico dei sassaresi Stefano Udassi è soddisfatto per il 18esimo successo stagionale, largo nel punteggio ma in bilico fino all'uno-due piazzato da Scognamillo e Palmas dopo il mancato vantaggio dei sarrabesi con la traversa di Cordeddu: «È stata una partita difficile e non inganni assolutamente il risultato. Primo tempo equilibrato, anche se noi eravamo in controllo della gara facendo un errore sul pareggio che mi dà fastidio perché nato su un qualcosa che avevamo preparato in settimana: Mesina è un grande attaccante e sapevamo essere micidiale in campo aperto. I nostri difensori però hanno fatto una grande gara, sono andati oltre l'errore e tutti siamo stati bravi a non farci condizionare da questo episodio. Abbiamo giocato a calcio e ci siamo divertiti. Nella ripresa la partita si è decisa in una frazione di secondo, un pizzico di fortuna e di bravura nostra per la parata di Lai che ha deviato il tiro sulla traversa e, sul rovesciamento di fronte, abbiamo fatto due gol». 

Coi due gol subiti dal Lanusei il Latte Dolce diventa la miglior difesa del girone con 26 reti subite in 34 gare: «Un traguardo cui teniamo parecchio come staff e giocatori, uno di quegli obiettivi che vogliamo raggiungere perché ti dà l'idea di compattezza di squadra e organizzazione». Il Latte Dolce vuole spingere ancora sull'acceleratore: «Noi vogliamo fare il meglio possibile, migliorandoci di partita in partita senza pensare a chissà quali cose, ci godiamo questa bella e importante vittoria facendo l'in bocca al lupo al Casitadas affinché raggiunga l'obiettivo finale e noi da martedì penseremo all'Aprilia che sarà un'altra grande battaglia».