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Giampaolo Aresu, presidente, Muravera
Il presidente: «Ottimo secondo tempo, derubati di un punto»

Il Muravera ancora senza rigori, Aresu sbotta: «Col Trestina ce n'erano due netti, se dobbiamo retrocedere che sia per nostro demerito»

Non usa mezzi termini il presidente Giampaolo Aresu che, nell'analizzare la sconfitta per 3-1 del Muravera sul campo del Trestina parla di «arbitro in malafede» e di sentirsi «derubato di un punto» perché nella ripresa «ci sono stati negati due rigori nettissimi per fallo di mano, il primo addirittura è stato toccato con entrambe le mani da un loro giocatore, tra l'altro l'assistente ha cercato di sollevare la bandierina ma poi l'ha abbassata immediatamente vedendo che veniva ignorato dall'arbitro, poi ha anche minacciato di far espellere tutti i componenti della nostra panchina; nel secondo un avversario, mentre perdeva l'equilibrio in area di rigore, ha tolto la palla dai piedi di un nostro giocatore. A fine partita, analizzando entrambi gli episodi anche il Trestina ha ammesso che erano falli da rigore, mentre l'arbitro ripeteva che le partite non si vincono con i rigori. Noi purtroppo abbiamo perso qualche gara quando ce ne hanno fischiato contro. In settimana chiederò ai designatori se hanno tolto i rigori dal regolamento o se i falli da rigore valgono fischiati solo contro il Muravera. Ad ogni minimo contatto veniamo puniti, come è successo con il Flaminia, mentre i nostri giocatori probabilmente andrebbero sparati per procurarsi il rigore».

Il numero uno del club sarrabese si lamenta anche per l'assenza dell'osservatore arbitrale: «Una cosa assurda, ma chi giudicherà l'operato di questo direttore di gara? Se dobbiamo retrocedere deve essere per nostro demerito ma non perché l'hanno deciso dall'alto, se così fosse a questo punto ce lo dicano apertamente così evitiamo di affrontare trasferte dispendiose anche dal punto di vista economico». Il Muravera ha subito tre gol nei primi 26' poi si è svegliato nella ripresa. «Devo fare i complimenti alla squadra - continua Aresu - per aver disputato un grande secondo tempo. Abbiamo riaperto subito la partita e solo la malafede di un bambino vestito da arbitro non ci ha permesso di rientrare almeno con un punto a casa. È incredibile che dopo 28 giornate non ci sia stato assegnato ancora un calcio di rigore. Con il Rieti, sullo 0-0, fu fischiato il rigore a nostro favore per un evidente fallo di mano poi revocato in un calcio d'angolo dall'assistente. Anche all'andata col Trestina perdemmo la partita per un rigore inesistente, episodio ammesso dagli stessi dirigenti del club umbro prima della gara di oggi,

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
11 Ritorno
Girone G