«Domenica ci giochiamo una buona fetta di salvezza, ma questo gruppo non molla mai»
Il Quartu 2000 centra la prima vittoria, Madau: «Sapevo che i risultati sarebbero arrivati, contro il Samassi prestazione tutta cuore e grinta»
Dopo sette tentativi andati a vuoto, il Quartu 2000 centra la prima vittoria stagionale nel difficilissimo impegno contro la corazzata Samassi: un successo importantissimo non solo per i tre punti ma soprattutto per il morale, con i ragazzi guidati da Tonio Madau che hanno saputo tirare fuori orgoglio e grande determinazione nel momento forse più difficile, considerando che per tutto il secondo tempo i bianco-verdi sono stati costretti a giocare in inferiorità numerica. Il giovane tecnico si augura ora di avere ulteriori conferme da parte dei suoi nel prossimo confronto con la Monteponi: in ballo una grossa fetta di salvezza.
«Siamo riusciti a preparare davvero bene la partita durante la settimana – dichiara Madau – nonostante l'ultimo posto in classifica, le prestazioni ci sono sempre state, e i gol presi sino a questo momento, appena 8, che fanno della nostra la quinta miglior difesa, parlano chiaro in questo senso». Sicuramente si può fare qualcosa di più in avanti. «E' vero, anche se nelle prime due uscite di Coppa Italia con il Sant'Elena abbiamo realizzato sette reti. Comunque mi prendo tutte le responsabilità: sono alla prima esperienza da allenatore e devo crescere io per primo. Magari ho mandato in campo qualche giocatore che non era ancora pronto a livello fisico, come è noto poi gli attaccanti se non trovano la via del gol si bloccano a livello mentale, che in definitiva è l'aspetto più importante per un calciatore. Domenica ho schierato diversi elementi che avevano trovato meno spazio e sono stato ampiamente ripagato». Piu regala sempre delle belle sorprese. «L'anno scorso aveva realizzato il gol decisivo contro l'Orrolese, diciamo pure che contro le grandi squadre si esalta. Anche Stefano Zucca si sta comportando piuttosto bene, un giocatore fondamentale».
Il tecnico analizza la sfida al Samassi nel dettaglio: «Una partita quasi perfetta; nel primo tempo loro hanno avuto due grandi occasioni che per fortuna non sono riusciti a sfruttare; noi siamo stati bravi a rimanere compatti, replicando colpo su colpo e colpendo anche una traversa. Nel secondo tempo invece è venuto fuori il nostro grande carattere, che in sostanza era quello che serviva; è stato molto soddisfacente superare uno squadrone che può contare su talenti del calibro di Emiliano Melis». Una vittoria ottenuta con le unghie e con i denti. «L'espulsione rimediata da Davide Cocco è stata un po' affrettata, ma non metto in dubbio la buona fede degli arbitri, sennò non continuerei con questo sport. Inutile dire che quell'episodio ci ha ulteriormente complicato i piani, non era facile reagire, considerando la situazione delicatissima in classifica. Una volta passati in vantaggio poi abbiamo avuto altre due occasioni, limpidissime, in particolare con Zucca e Toti. Ce la siamo giocata a viso aperto, anche con l'uomo in meno non ho rinunciato ad attaccare, volevo assolutamente portare a casa questi tre punti perché è giusto che i ragazzi incomincino a raccogliere qualche soddisfazione. Ho visto i giocatori più anziani quasi con le lacrime agli occhi, rende bene l'idea di quanto desiderassimo raggiungere questo traguardo».
Madau sta vivendo una situazione inedita. «L'anno scorso ero sia il capitano che l'allenatore, una strigliata aveva effetti diversi, veniva subito recepita. Ora le cose sono un po' più complicate, ma la squadra ha sempre giocato bene, si allenano tutti con tanta professionalità, mettendosi a mia completa disposizione, e non posso fare altro che ringraziarli per questo, anche perché nessuno percepisce un euro di rimborso; siamo tutti animati dalla passione e dall'amore per questo mondo». Il tecnico non ha mai perso la fiducia, nemmeno nei momenti più delicati. «Sapevo che i risultati sarebbero arrivati; da calciatore ho imparato che se ti alleni al massimo, seguendo i consigli di chi ti guida, non hai nulla da temere, a prescindere dall'avversario che affronti. Ero sicuro che se fossi riuscito a toccare le corde giuste avrei avuto di più, anche dal punto di vista atletico: disputare quarantacinque minuti in inferiorità numerica non è semplicissimo, eppure siamo venuti fuori alla grande».
Per il Quartu 2000 si tratta dell'anno zero. «La società è nuova, non si sono occupati mai di calcio prima d'ora ma si sono buttati in questo progetto con un carico di entusiasmo notevole: dopo aver sistemato il campo, un problema cronico, ora stanno aspettando una mano dal comune. Proprio per questo, avevamo messo in conto di incontrare delle difficoltà, soprattutto all'inizio, ma il livello delle prestazioni è sempre stato importante: quando sciupi puntualmente due o tre palle gol a partita, è normale perdere di misura contro compagini come il Guspini. Ciò che conta comunque è continuare su questa strada». A partire proprio dalla prossima sfida in casa della Monteponi, che in chiave salvezza potrebbe pesare tantissimo. «Sarà una gara molto più difficile di quella di domenica scorsa; quando affronti le formazioni di vertice è normale avere grandi motivazioni, perché ci tieni a dimostrare di essere all'altezza. Quello che serve ora è la continuità di risultati, per non vanificare quanto di buono espresso nell'ultima uscita. Cercheremo di prepararci al meglio, come sempre; arriviamo belli carichi, consapevoli che sarà uno scontro cruciale per la nostra stagione. In caso di vittoria riusciremo a sorpassare l'Iglesias in classifica, sarebbe una piccola svolta e noi qui al Quartu 2000 sappiamo bene cosa significa, lo abbiamo dimostrato in Prima Categoria, colmando un distacco di quindici lunghezze nei confronti dell'Orione per poi tagliare il traguardo con tre punti di vantaggio. Non siamo un gruppo che molla così facilmente, di questo sono sicuro».