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Il ritorno a casa di Dettori: «Al Selargius non potevo dire di no»
Il neoacquisto granata: È dura 5 mesi senza calcio

Il ritorno a casa di Dettori: «Al Selargius non potevo dire di no»

Aveva lasciato il Selargius per inseguire un sogno fuori dall’Isola mai realizzatosi e così, Alessandro Dettori, dopo cinque mesi lontano dai campi di calcio, ritorna in granata perché al richiamo del “suo” Selargius non poteva dire di no. Classe 1989, cresciuto nelle giovanili della Sigma, l’ex Primavera del Cagliari (60 presenze e 9 gol in tutto) l’anno scorso è stato uno dei punti di forza della squadra di Perra che, da matricola, ha conquistato i playoff. Giocando da esterno, sia a destra che e a sinistra, e qualche volta pure come centrale di centrocampo a far coppia con Sartor o Farci, la scorsa stagione ha collezionato 19 presenze e 2 gol. Riprende da dove si era fermato, indossando ancora la maglia granata.

 

Alessandro, la tua ultima partita risale al 28 maggio proprio con il Selargius. Sei di nuovo a casa?

«Sono contentissimo di ritornare con la mia ex-squadra, di rivedere compagni come Nuvoli, Farci, Porcu, Emiliano Melis con i quali ho giocato l'anno scorso, ma soprattutto sono felice di ritornare a giocare. Per me è stato brutto rimanere tutti questi mesi senza mai scendere in campo. Giocare la partita della domenica mi manca tantissimo»

Toglierti il calcio è stato un po’ come togliere il giocattolo a un bambino. Cosa hai fatto in tutto questo periodo?

«Ho visto spesso dei film e mi sono dedicato ai miei amici e alla mia famiglia, mia nonna ama il calcio e ho seguito spesso la serie A con lei. Mi sono allenato da solo l'ultimo mese e poi col Sant'Elena, con la squadra quartese mi sono fatto anche male e sono dovuto stare tre settimane a riposo. Poi è arrivata la chiamata del Selargius che ho accettato con entusiasmo, dopo cinque mesi così non ne potevo più» 

Quali offerte hai ricevuto nel frattempo?

«Qualche squadra di Eccellenza e una squadra di serie D all'inizio dell'anno. Ho sentito il Budoni e il San Teodoro»

E come mai la scelta di aspettare?

«Perché avrei voluto fare un'esperienza fuori dalla Sardegna e vedere come è il calcio stando nel Continente. Il progetto non è andato in porto, le offerte erano poco concrete e non mi convicevano sotto vari aspetti, soprattutto per la soluzione che mi si proponeva per l'alloggio» 

E ora per questo girone di ritorno cosa ti aspetti di poter dare alla squadra?

«Spero di potermi piano piano ritagliare uno spazio e dare il mio contributo positivo alla squadra. Il fatto di essere fermo da un po' di tempo mi penalizza, ma cercherò di rimettermi al passo con i miei compagni allenandomi con costanza in tutte queste vacanze di Natale. Chiederò al preparatore atletico di farmi un programma e mi allenerò da solo tutti i giorni per ritrovare una certa condizione fisica» 

Stavi seguendo il Selargius durante il girone di andata?

«Sì sono andato a vedere qualche partita quando giocava in casa ed ero sempre aggiornato sui risultati perché ho tenuto i contatti con i miei compagni dell'anno scorso» 

Rispetto all'anno scorso come hai trovato la squadra?

«Molto più giovane ma con una gran voglia di fare e di mettersi in mostra. Giocatori d'esperienza come Sartor, Chessa, Figos, Ciccio Sanna e Antinori sono andati via e sono arrivati molti ragazzi più giovani come Pitta e Palmisano del 91' e altri del settore giovanile, per cui l'età-media si è abbassata molto» 

L'allenatore è sempre uguale o ha cambiato qualcosa?

«Si è rasato i capelli, per il resto è sempre uguale. Sono contento di ritrovare anche lui» 

La prima cosa che ti hanno detto i compagni rivedendoti al campo?

«Che sono ingrassato un po' ma non avevo dubbi che mi avrebbero preso in giro, per noi deriderci è quasi un rito»

Credi che esserti allenato tutto questo tempo da solo senza mai giocare in campionato influenzerà il tuo rendimento?

«Sicuramente all'inizio sì. Il fatto di essemi allenato da solo mi ha permesso di tenere il fiato e la corsa ma giocare una partita vuol dire ben altro, devo riprendere quel ritmo e riabituarmi a stare al meglio in campo»

Se dovessi esprimere un desiderio per questo Natale?

«Ritrovare la stessa felicità e le tante soddisfazioni che il calcio riusciva a regalarmi e che non vedo da tanto»

Puoi permetterti un secondo desiderio, il 25 dicembre è pure il tuo compleanno

«Se potessi essere decisivo per una salvezza anticipata del Selargius per me sarebbe il massimo»

Domani c’è il derby contro il Budoni. Come lo vivrai?

«Con la felicità di chi è stato appena convocato…»

Eleonora Fava

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
16 Andata
Girone G