Il Samassi non molla, Busanca: «Contro il Sorso metteremo lo spirito visto in Coppa, nell'emergenza sta venendo fuori il cuore dei ragazzi. I conti li faremo alla fine»

Se non si conoscessero le vicende del Samassi vederla al quinto posto in classifica con 8 punti di ritardo dalla vetta e già eliminato dalla Coppa Italia potrebbe far pensare già ad un flop. Se invece si considerano le tante attenuanti che sta attraversando la squadra di Paolo Busanca si dovrebbero considerare le tante assenze che si stanno sommando in molte partite e il continuo peregrinare nei campi del Campidano l'impossibilità nel poter utilizzare il proprio campo. La vittoria di misura contro il Tonara, ottenuta con tanti giovani in campo, è comunque un motivo d'orgoglio per lo spirito battagliero che i biancocelesti hanno messo sfiorando la rimonta dopo il ko in Barbagia. «Dalla partita d'andata ci siamo trascinati i due gol subiti - osserva Busanca - eravamo in campo con sette fuoriquota e non aiuta perdere Nurchi, Sogus, Dessena, Frongia e Congiu, avere Angheleddu a mezzo servizio, poi Porcu uscito per infortunio nel primo tempo, tutto questo peserebbe a chiunque e oltremodo a noi vista la rosa ristretta. Nel primo tempo avevamo una linea di difesa composta da un 2000, un '99, un '98, un '97 per non parlare degli altri reparti e in ogni caso abbiamo tenuto il campo con grande dignità e cuore. Siamo tutti contenti, il presidente è entrato negli spogliatoi e ha fatto i complimenti ai ragazzi. Si è visto uno spirito di squadra senza il quale non si va da nessuna parte, questo è un gruppo totalmente nuovo, che si sta compattando e nelle difficoltà sta venendo fuori un po' di cuore». Il tecnico non si sente sulla graticola: «Il Samassi che non è stato mai al completo lo considero io, i ragazzi e la società, al di fuori del nostro ambiente qualcuno gioca al tiro al bersaglio e la cosa mi fa sorridere, io mi concentro sui problemi, che sono abbastanza. Sono 40 anni nel mondo del calcio e ho l'esperienza e il pelo per farmi scivolare tutto alle spalle. Sapevamo che non sarebbe stato facile, tutti hanno detto che i nomi del Samassi sono importanti e quindi avrebbe dovuto vincere il campionato, questo è vero ma mettere insieme undici nuovi giocatori non è semplice, per di più ci sono tutti questi infortuni a rotazione, ma io ho pazienza». Sulle cause dei tanti infortuni: «Qualcuno è di origine traumatica, vedi Frongia, Porcu ha avuto una contrattura alla schiena, gli altri sono infortuni muscolari e le cause sono innumerevoli non ultime i continui cambi di terreni con fondi di diversa consistenza. Abbiamo pagato il fatto di aver rischiato Congiu e ora anche con Angheleddu stiamo forzando, dobbiamo stringere i denti e avere la pazienza di aspettare chi ha bisogno di recuperare. Poi un problema molto importante che ci assilla è il non giocare in casa nostra». All'orizzonte la delicata sfida contro il Sorso: «Porcu dovrebbe farcela e vediamo chi altro recuperare. Incontriamo una squadra di tutto rispetto, che verrà per vincere ma l'affronteremo con lo spirito visto in Coppa. In questo avvio di stagione i 15' della ripresa contro lo Stintino sono totalmente da cancellare, la sconfitta di giornate fa col Muravera è assolutamente immeritata, anche lì una gara giocata in una situazione di grande difficoltà». Busanca rende merito alla capolista Stintino: «È una squadra costruita sull'ossatura di quella che ha vinto in Promozione con degli innesti importanti. Sono un grande gruppo e lo si vede da come arrembano l'avversario, sono giocatori umili, giovani, freschi e di gamba, soprattutto davanti, un giusto mix e in più un allenatore giovane ma preparato come Udassi. Noi abbiamo fatto un'altra scelta, qualcuno non è voluto rimanere, qualche altro abbiamo ritenuto di doverlo cambiare e il rischio c'era di dover pagare qualcosa nel mettere insieme dei buoni giocatori. Sono scelte che portiamo avanti e i conti li faremo alla fine».