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Promozione
«Difficile immaginare una stagione così bella»

Il Sorso continua a stupire, Leoncini: «Siamo orgogliosi di quanto fatto sino ad ora, contro il Bosa tenteremo di centrare l'impresa»

E' facile, a questo punto, isolare una costante nella stagione del Sorso: l'arma in più della squadra allenata da mister Marco Leoncini, se n'è parlato abbondantemente nel corso del campionato, è stata la voglia di non arrendersi mai e di crederci sino all'ultimo secondo. Il cuore, il carattere, la testa, l'entusiasmo, più che le gambe e la tecnica, hanno prodotto un secondo posto che sa di impresa, considerando soprattutto le tante corazzate, Tempio e Usinese, giusto per citare le principali, che hanno lottato assieme ai bianco-celesti in questo sprint verso i play-off.
L'epilogo, non può essere altrimenti, rappresenta la diretta conseguenza di una stagione ricchissima di colpi di scena e decisamente emozionante, ma le sfide non sono finite, con il confronto con il Bosa ormai alle porte: per il tecnico è già una soddisfazione immensa potersi giocare tutte le proprie carte nei 180' che mettono in palio un traguardo così ambizioso. Il Sorso, tuttavia, non vuole sicuramente ricoprire il ruolo della comparsa, anzi, tenterà di entrare nella storia calcistica del paese.

«Puntavamo a raggiungere una salvezza tranquilla, invece abbiamo raccolto più di quanto preventivato; una volta arrivati in alto, non restava altro da fare che provare a restarci sino alla fine. C'è sempre stata tanta fiducia da parte nostra, a dire il vero, e siamo stati premiati, ma nessuno si aspettava una cosa del genere. La società, voglio sottolinearlo ancora, ci ha permesso di lavorare con tanta tranquillità, nonostante le difficoltà, principalmente legate alle condizioni del campo che influivano sugli allenamenti e ovviamente sulle partite».
Le quotazioni del Sorso, alla vigilia dell'ultimo turno, non erano tantissime. «La speranza è l'ultima a morire, come si dice in questi casi; avevamo messo le nostre avversarie, Tempio e Usinese, nelle condizioni di non poter sbagliare; nessuno poteva fare calcoli, e la situazione si è risolta, per l'appunto, soltanto all'ultimo».

Una vera e propria costante nel cammino dei bianco-celesti. «E' stato un anno particolare in questo senso, abbiamo vinto tante partite negli istanti conclusivi, anche se è capitato anche il contrario (ride). Questi ragazzi non mollano mai, una mentalità da grande squadra che ci deve accompagnare negli ultimi 180'».
Di fronte, una squadra di grandissima esperienza come il Bosa. «Non li abbiamo mai incontrati, ma conosco due o tre giocatori per nome e fama: Salvatore Carboni ha giocato per tanti anni nel professionismo, il fratello Roberto ha sempre militato nelle categorie di spicco in Sardegna, idem per Mattiello. Sono un'ottima squadra, al primo anno in Promozione hanno centrato i play-off e conquistato la Coppa Italia, i risultati parlano chiaro, sappiamo bene che non incontreremo di certo gli ultimi arrivati. Ce la giocheremo con tranquillità, come fatto negli incontri precedenti: per il resto, siamo già molto orgogliosi per quanto fatto sino ad ora».
Leoncini fa il punto sullo stato dei suoi: «Spero di poter arrivare con tutti gli effettivi al massimo della forma; è normale essere un po' stanchi, vedremo chi la spunterà alla distanza; a fare la differenza saranno i nervi e la concentrazione».

 

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2015/2016
Tags:
Sardegna
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