Personaggi in rosa
Incontro con Tamara Pintus
Quando si pensa alle grandi vittorie del calcio isolano, spesso i nostri pensieri si focalizzano sul glorioso scudetto vinto dal Cagliari calcio nella stagione 69/70, snobbando le imprese compiute dalla Torres femminile, probabilmente la squadra più titolata della Sardegna. Una delle artefici di questi innumerevoli successi è stata la sassarese Tamara Pintus, centrocampista possente che vanta un palmares di tutto rispetto tra scudetti, coppe Italia, Supercoppe vinti con la Torres femminile.
Classe 1977, Tamara muove i suoi primi passi nel mondo del calcio un po’ come tutti i bambini che nascono con la passione per questo sport, per la strada e con gli amichetti del “vicinato”, ma a differenza di tanti altri viene notata e le viene proposto un provino per la “Woman Fos” (n.b. Torres femminile), provino che supera brillantemente e grazie al quale entra a far parte della primavera della squadra sassarese.
Inizia qui la carriera quasi ventennale di Tamara nelle fila delle rossoblu.
Dopo qualche anno di rodaggio nel settore giovanile, arrivano gradualmente le prime convocazioni in prima squadra; il passo è grande e nonostante la gioia per il grande salto, Pintus è ancora una ragazzina desiderosa di divertirsi con le compagne coetanee della primavera. Tamara però ha la stoffa, diventa pilastro del centrocampo rossoblu e vive da protagonista il primo storico scudetto delle sassaresi nella stagione ‘93/’94, anno in cui militava anche la grandissima Carolina Morace.
La crescita nel tempo della numero 10 è esponenziale e le convocazioni in nazionale under 21 ne sono la riprova. Fioccano pure le prime richieste da parte di altre grosse società, però lo spirito di Tamara è sempre lo stesso: il calcio è puro divertimento, il resto non conta. Del resto non tutti hanno la fortuna di giocare in serie A, nella squadra della propria città, in mezzo alla propria gente, senza il bisogno di abbandonare la propria terra e i propri affetti.
Le calciatrici negli anni vanno e vengono alla Torres ma Tamara è sempre lì. Si susseguono le vittorie di altri 4 scudetti, 7 coppe Italia, 2 Supercoppe ma anche grandi delusioni come le semifinali di Uefa Women’s cup mancate per un soffio per via della sconfitta rimediata nei quarti dall’Helsinkj in zona cesarini.
Dopo tanti anni trascorsi sul campo, le motivazioni iniziano però a mancare e alla fine della stagione 2010, la forte centrocampista vorrebbe appendere le scarpette al chiodo. Le trasferte, gli allenamenti quotidiani, i sacrifici pesano come macigni così come il desiderio di stabilità e la necessità di trovare un lavoro per il futuro. Dopo un’estate di riflessione però, Pintus decide di fare un ultimo anno nella squadra sassarese e chiude la sua lunghissima parentesi ventennale nel 2011 con la conquista di un magico “triplete”.
Ormai trentaduenne, Tamara porterà la propria esperienza nelle brevi parentesi in A2 con il Cagliari Femminile e serie C con il Porto Torres.
Anche se la voglia di smettere è sempre più forte, la forte centrocampista abbandona il calcio a 11 per tuffarsi in una nuova avventura nel calcio a 5 con il Futsal Sassari nel campionato di serie C1. “Il calcetto è meno impegnativo, il gruppo è unito, ci si fa due risate e due sgroppate. Ormai sono stanca, sono felice così” dice Tamara che diventa comunque colonna imprescindibile della squadra sassarese. Sarà però un bruttissimo infortunio al collaterale a tenerla lontana dai campi per quasi un anno segnando il momento più buio di tutta la sua carriera. Il congedo definitivo può però aspettare, infatti la sassarese è tornata ad oggi protagonista e grande trascinatrice della propria squadra.
Dopo la piacevole chiacchierata congediamo Tamara con un’ultima curiosità: Cosa vuoi fare al termine di questa stagione? Continui a giocare? Entri in qualche dirigenza? Alleni qualche squadra?
“Nooo, basta! Lavoro, metto su famiglia e mi guardo le partite della Juve sul divano!”
Ringraziamo Tamara per la disponibilità e le auguriamo un ottimo finale di stagione con la maglia del Futsal Sassari ma soprattutto una degna conclusione della sua fantastica carriera.