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«Sorso impegno difficile, ma possiamo fare bene»

La Dorgalese vola sulle ali dell'entusiasmo, Emiliano Mele traccia la rotta: «Raggiungiamo la salvezza, poi si vedrà»

Dodici punti nelle ultime cinque uscite sono un bottino di tutto rispetto per la Dorgalese: archiviato definitivamente il momento difficile vissuto ad inizio stagione, che ha portato alle clamorose dimissioni del tecnico Sergio Cucca, la squadra ora vola sulle ali dell'entusiasmo verso la salvezza, ma allo stesso tempo rimane in scia con le prime della classe, il secondo posto infatti è lontano soltanto sette lunghezze, un margine non impossibile da colmare con undici partite davanti.
Tra gli artefici di questa vera e propria rinascita c'è sicuramente Emiliano Mele che, chiusa la sua esperienza come giocatore proprio con la maglia rosso-blu, ha accettato di occuparsi della Prima Squadra, diventando il collaboratore tecnico di Peppino Cadau, senza paure o tentennamenti di sorta, riuscendo per altro a conquistarsi la fiducia di un gruppo che conosce benissimo e che sta mettendo nelle condizioni ideali per rendere al massimo. Il 4 a 3 rifilato tra le mura amiche al fortissimo Tempio è il biglietto da visita migliore con cui presentarsi alla prossima sfida al cospetto del Sorso terza forza del campionato, con Leoncini e soci che vorranno sicuramente riscattarsi dopo il ko rimediato ad opera della Montalbo.


«Ci stiamo allenando al massimo per preparare l'impegno, mi auguro solo di avere la rosa al completo; dall'infermeria arrivano buone notizie in questo senso, con Franco Solinas che dovrebbe essere ormai recuperato del tutto. Stiamo bene dunque, a parte qualche acciaccato che comunque non ci preoccupa più di tanto. Sarà una trasferta lunga, due ore di macchina, e giocheremo su un campo in erba, una cosa inusuale per noi».
La fiducia comunque non manca: «Nonostante la rosa sia composta da elementi piuttosto giovani abbiamo le nostre carte da giocare, speriamo bene». L'avversario non è sicuramente dei più facili, anche se nelle ultime uscite sembra aver smarrito un po' di smalto. «Non credo ad un loro periodo negativo, ci sarà da combattere. Una compagine che non molla mai, che lotta su ogni pallone sino al 95'. Dovremmo essere bravi a mantenere alta la concentrazione».


Il successo strappato al Tempio nell'ultimo turno è un ottimo biglietto da visita
con cui presentarsi al confronto d'alta quota contro una delle rivelazioni più significative del torneo. «Un successo eccezionale, maturato contro una serissima candidata per il salto di categoria; manca ancora tanto, i giochi non sono assolutamente chiusi in questo senso. I nostri avversari si sono confermati una corazzata quadrata, ricca di individualità importanti, dove spicca Marras, davvero un gran giocatore. Cassitta è un allenatore esperto, che schiera in maniera impeccabile i suoi uomini; di quelle viste qui a Dorgali, sono stati tra le formazioni migliori, si sono giocati la partita a testa alta, meritano un applauso». La vittoria, sofferta, a detta di Mele è assolutamente meritata. «Una gara intensa, entrambe le squadre volevano la vittoria; siamo stati bravi a creare e soprattutto a sfruttare le nostre occasioni; peccato per qualche errore di troppo, ma alla fine ciò che conta è aver segnato un gol in più di loro. I valori in campo erano in equilibrio, in questi casi a fare la differenza sono gli episodi».


Tra le note più liete in casa Dorgalese, spicca il grande carattere con cui i rosso-blu stanno affrontando le gare. «Due mesi e mezzo fa probabilmente una gara come quella di domenica l'avremmo persa, eravamo ancora troppo insicuri dei nostri mezzi. E' normale attraversare piccoli periodi di smarrimento quando hai a che fare con ragazzi senza molta esperienza alle spalle, l'addio di Luca Pili e l'infortunio rimediato da Franco Solinas, rimasto fermo per 60 giorni, non ci hanno aiutato; per fortuna il capitano è rientrato, contro il Tempio ha giocato soltanto dieci minuti, ma sta bene».
Il gruppo si è messo a completa disposizione, un aspetto fondamentale. «Stanno mostrando tantissima professionalità, facendo grandi sacrifici. Ci alleniamo puntualmente in venti, una bella soddisfazione, considerando che pochi qui prendono dei rimborsi». Il periodo negativo, culminato con l'addio di Sergio Cucca, è definitivamente alle spalle. Mele ritorna sulle motivazioni che l'hanno spinto ad accettare il ruolo di braccio destro di Cadau. «Ero già l'allenatore dell'Under, e collaboravo da diverso tempo con Sergio. Sono stati gli stessi giocatori a volermi, una cosa che non potevo non considerare. Ci tengo a rimarcare pubblicamente la grande mano che puntualmente arriva da mister Cucca, mi da tanti consigli ed è molto disponibile nei miei confronti. Anche la società in questo senso ricopre un ruolo fondamentale: non ci fanno mancare niente sotto tutti gli aspetti, nonostante i dirigenti siano pochissimi. Hanno capito che per me non era assolutamente facile. Non posso fare altro che ringraziare, inoltre, Paolo Seddone, il mio collaboratore, oltre ai 'senatori' come Cadau, Solinas, Congiu, Ruiu; sino a poco tempo fa giocavamo assieme, mi hanno aiutato a calarmi in questa nuova dimensione».


Con 29 punti in cascina, intanto, la salvezza sembra ormai ad un passo. «Il nostro intento è quello di arrivare il prima possibile a quota 36\38, poi si vedrà. Non puntiamo ovviamente a vincere il campionato o a raggiungere gli spareggi, ma se le squadre che ci precedono dovessero rallentare ancora, potremmo toglierci qualche altra soddisfazione. Noi faremo il massimo, gli obbiettivi possono anche cambiare con il trascorrere delle giornate, chissà, magari avremmo la possibilità di giocarcela sino alla fine». Per farlo, sarà necessario tuttavia limitare i passi falsi, come il mini ciclo negativo che ha caratterizzato il mese di dicembre. «Contro lo Stintino forse abbiamo commesso qualche errore di troppo dal punto di vista della valutazione dell'avversario, la classifica in quel momento non rispecchiava assolutamente la loro forza, considerando poi che si sono presentati da noi profondamente rinnovati e con un allenatore di grande carisma in panchina come Stefano Udassi; l'inesperienza ci ha fatto prendere sotto gamba l'impegno. Discorso diverso per la sfida contro il Lauras, in cui abbiamo pagato a caro prezzo due episodi, due palloni persi da Solinas, nel secondo, tra l'altro, ha rimediato l'infortunio che poi lo ha tenuto lontano dal campo per diverso tempo; per il resto, la mia squadra non ha subito più nessun pericolo. Ad Usini invece ci siamo arrivati a ranghi ridotti, credo che non si potesse fare di più: loro in casa hanno una marcia in più rispetto a tutti».

 

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In questo articolo
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2015/2016
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Sardegna
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