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La Sardegna è vice campione, i ragazzi di Busanca abbandonano il sogno, cedendo solo su rigore
TDR, Il Lazio vince il Torneo grazie a Saccucci

La Sardegna è vice campione, i ragazzi di Busanca abbandonano il sogno, cedendo solo su rigore

La Sardegna è vice campione. I ragazzi di Busanca sfiorano il sogno della vittoria, cedendo con il minimo scarto, dopo una gara che li ha visti soccombere solo per la bravura dell'estremo portiere laziale Saccucci. E’ arrivato il clamoroso bis per la Rappresentativa Juniores del Lazio che diventa Campione d’Italia per Regioni grazie al rigore siglato da Gallo ad inizio ripresa. Un successo sofferto, in bilico fino alla fine. I ragazzi di Busanca di fronte alle difficoltà fisiche ed ambientali del caso (sei partite giocate in otto giorni, un vero tour de force), hanno avuto comunque la brillantezza necessaria per rincorrere il pareggio fino alla fine. I sardi sono riusciti a ricompattarsi dopo aver subito lo svantaggio, ma non a strappare il pareggio che li avrebbe portati ai calci di rigore. Prima Luca Podda poi Michele Fadda hanno trovato sulla strada l'estremo difensore laziale. Neanche la fortuna ha baciato il sinistro di Michele Fadda che a 2 minuti dal fischio finale è andato vicinissimo al palo con una bordata dal limite dell'area.

CRONACA. La finalissima di Lignano Sabbiadoro parte su ritmi molto blandi. Le squadre ancora stanche per le energie spese nelle semifinali di ieri pomeriggio. Dopo una prima occasione di Farris al 4’ ben neutralizzata da un attento Saccucci, il Lazio imprime alla gara una più ordinata geometria. Tra i ragazzi di Rossi, l'uomo più concreto è il trequartista Lorusso. Il giocatore svaria sul fronte di tutto l’attacco nel primo tempo, è lui che si trova sui piedi una grandissima occasione per sbloccare il risultato. Siamo al 14’, quando ben imbeccato da Gallo dalla destra, calcia a botta sicura da dentro l’area, Matza però è strepitoso e gli nega il gol con un gran intervento in tuffo.

Fadda e C. provano a rialzare la testa dopo il 20’ grazie al lavoro in mediana dei gemelli Carboni, bravi nell’imbeccare Farris in profondità, ma il Lazio copre bene ed affida a Casalese e Gordini le chiavi di una difesa a tre ben impostata. Spetta a Lorusso accendere la luce con un ottimo spunto sulla trequarti al 38’ per Gabrieli, passaggio di ritorno in profondità sulla destra dove ancora Lorusso prova il tiro cross che attraversa l’area senza venir intercettato da nessuno. Sull’immediata ripartenza, la chiusura di Casalese su Mauretto Farci, servito davanti al portiere da centrocampo, è provvidenziale. La punta non concretizza l’occasione.

Ad un primo tempo non esaltante di ben altra sostanza sono i secondi 45’. Al 4’ ancora Lorusso si crea da solo una grande occasione dalla destra, dribbling secco su Idrissì in area e gran conclusione sul secondo palo, Matza però non sta lì per fare da spettatore e respinge con un altro grandissimo riflesso. Con le difese ben chiuse ed i centrocampisti impegnati più a far filtro che a costruire (da sottolineare, in questo senso, la bella prestazione di N’Dah), le due squadre ci provano da fuori, ma né la conclusione di De Martino da un lato, né quella del regista N’Dah dall’altro riescono a creare problemi ai due portieri.

In queste situazioni servirebbe la giocata di un singolo, e la risposta di Lorusso non tarda ad arrivare. Ad innescare la miccia è il compagno della Tor Tre Teste Gallo, costruendo ancora una volta sull’out destro una palla deliziosa per il trequartista, che in arietta calcia a botta sicura trovando l’intervento di mano di Canzilla; per l’arbitro non ci sono dubbi, calcio di rigore e giallo per il difensore del Lanusei. Lorusso lascia l’onere degli undici metri a Gallo, e il dischetto porta ancora bene i Laziali, arrivati in finale dal dischetto. Matza è spiazzato e i laziali esplodono di gioia al 17’ per il vantaggio.

L’ingresso di Michele Fadda, fresco campione d’Eccellenza con la Nuorese, sembra ravvivare l’attacco sardo, apparso un po’ spento al momento di concludere nell’arco dei 90’, ma la bella punizione a giro del trequartista al 34’ si infrange sui guantoni di Saccucci, che in volo plastico mette anche la sua firma su una conlusione di Luca Podda. Nonostante un finale in apprensione ed in debito di ossigeno, con un altro brivido sceso lungo la schiena di Saccucci per un’altra bordata da fuori di Fadda, i laziali resistono sino al sospirato fischio finale, arrivato dopo quattro minuti di recupero.

La Juniores saluta il tdr con una prestazione di cuore. Rimane il rammarico per una gara decisa da un episodio, come spesso capita nelle gare secche. Il secondo posto è un traguardo storico per la regione a riprova della bontà del calcio sardo. Non si poteva chiedere la solita brillantezza quando si giocano partite a distanza così ravvicinata, e la bravura di Busanca è stata comunque quella di non demordere mai, e di gestire le caratteristiche dei suoi ragazzi con competenza ed esperienza. Di imprimere ai suoi ragazzi il senso di appartenenza e lo spirito di sacrificio con cui in questi mesi di raduni il gruppo si è compattato trovando una forte identità di squadra nel ritiro di Lignano e degli equilibri di campo eccezionali. Una base solida sulla quale lavorare i prossimi anni, e figlia degli ultimi Tdr, nei quali il gap con le squadre avversarie si azzerato totalmente.

Il Comitato si porta a casa questo grandissimo successo, conquistato con l'appoggio morale e organizzativo di tutto lo staff, ma la vera vittoria è di Busanca, Ciro Gallo e dei suoi ragazzi.

LE DICHIARAZIONE DEI TECNICI A FINE GARA:

Paolo Busanca "Abbiamo raggiunto una storica finale, e con un po' di fortuna avremmo potuto pareggiare e giocarcela ai rigori. Rimango comunque soddisfatto e orgoglioso di questi ragazzi che fuori dal pronostico son riusciti a vivere un'esperienza memorabile. Rimarra nei loro ricordi e nei miei per tutta la vita. Complimenti a Rossi per il suo quarto titolo tdr".

Maurizio Rossi "Abbiamo sofferto il ritorno dei sardi, a cui faccio i complimenti. Noi siamo stati concreti nel primo tempo e dopo il meritato vantaggio ci siamo affidati al contropiede. Matza il loro portiere ci ha negato il raddoppio poi i miei ragazzi hanno sofferto e il mio portiere ci ha portato al novantesimo vittoriosi. Queste sono gate secche che si decidono con episodi. E' il mio quarto tdr vinto, sono contento per i ragazzi che se lo sono meritato"

SARDEGNA (4-4-2): Matza 7; Gianni 7, Orrù 7, Idrissì 7,5, Mele 6; De Martino 6, Carboni M. 6 (1’st Podda 7), Carboni P. 7 (25’st Fadda M. 7), Fadda A. 6,5; Farris 6 (12’st Amoratti 6), Farci 6 (7’st Canzilla 6). A disp.: – All.: Paolo Busanca.

LAZIO (3-4-3): Saccucci 7; Casalese 7, Gordini 6,5, Salvato 6,5; Ghezzi 6 (27’st Nardi Mi. 5,5), Marino 6,5 (23’st Panico 6), N’Dah 6,5, Gallo 7; Lorusso 7,5 (40’st Lisari sv), Gianpaolo 6 (18’st Iemma 6), Gabrieli 6 (36’st De Dominicis A. sv). A disp.: Andolfi, De Dominicis V. , Nardi Ma.. All.: Rossi M.

MARCATORI: 17’st Gallo (L).

NOTE: 1’ e 4’ di recupero; ammoniti Idrissì, Canzilla (S), Marino (L). 

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Stagione:
2013/2014