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La super Eccellenza al via, si profila una lotta tra il Porto Corallo di Perra e la Nuorese di Mereu
Occhio anche ad Alghero, Muravera e San Teodoro

La super Eccellenza al via, si profila una lotta tra il Porto Corallo di Perra e la Nuorese di Mereu

Dopo le schermaglie di Coppa Italia ora si fa sul serio. L'Eccellenza apre i battenti di un campionato che si avvicina più alla serie D per la presenza dei tecnici sardi con eccellenti curriculum come Bernardo Mereu e Virgilio Perra, giocatori provenienti da categorie superiori e da altre regioni. C'è il gradito ritorno della Nuorese, dopo un solo anno di purgatorio in Promozione, così come quello del Valledoria che ha cancellato in una stagione la delusione della retrocessione. Si rivede il Progetto Sant'Elia dopo due anni di serie D e darà vita, con la matricola La Palma Cagliari, a uno dei due derby cittadini stagionali mentre l'altro è quello di Alghero e vedrà l'ambizioso 1945 del nuovo patron Antonello Lorenzoni (reduce dalla doppia promozione con la Torres) sfidare il collaudato Fertilia di Aurelio Ferroni. Non meno sentiti altri derby storici come quello dell'Alta Gallura tra Calangianus e Tempio, quelli del Mediocampidano tra Samassi, Sanluri e il neopromosso Serramanna e, infine, quelli del Sarrabus tra Porto Corallo, Muravera e Castiadas. Lo stesso Taloro di Gavoi proverà a contrastare la leadership barbaricina alla Nuorese.

Le favorite. Sono cinque le squadre che, sulla carta, dovrebbero contendersi la vittoria finale anche se in molti vedono un duello esclusivo tra Porto Corallo e Nuorese dei tecnici Perra e Mereu. A Villaputzu sognano la serie D con la famiglia Massessi che ha investito tanto prendendo giocatori con un passato in serie C come i difensori Vignati e Del Nero, il bomber Arcamone e, ora l'esterno Taraschi. Manis e Atzori rappresentano l'elite in Sardegna nei rispettivi ruoli (portiere e regista-fantasista): mister Virgilio Perra, chiamato al posto del dimissionario Marco Cossu, c'è da lunedì ma vuole bruciare le tappe e avrà altri super rinforzi. Nuoro è un capoluogo di provincia e proverà a riprendersi la platea del campionato nazionale dopo il fallimento del 2008, con l'avvento in società di Michele Artedino si è ricreata ambizione ed entusiasmo, spendendo sì  ma senza follie. Deliperi, Nnamani, Frongia, Sanna, Alessandrì e Balzano sono innesti molto importanti, così come i fuoriquota (Usai, Puddu, Bonu) provenienti dalla serie D, ma per centrare l'obiettivo sarà importante l'apporto della guida tecnica (Mereu è una garanzia) e quello dei tifosi verdazzurri. Molto credito però merita l'Alghero perché Antonello Lorenzoni è un presidente che partecipa per vincere e, sul mercato, sta recuperando il tempo perso dopo il suo tardivo ingresso in società. Da valutare l'apporto dell'allenatore-giocatore Massimo Demartis, il doppio ruolo è sempre duro da reggere ma le correzioni all'organico si stanno facendo e si faranno. L'esperienza di Tore Pinna e Manzini sarà utile, aver tenuto il bomber Serra è fondamentale. Muravera e San Teodoro hanno allestito organici importanti, coi primi più numerosi nella pattuglia degli anziani ma, partendo bene, entrambe potrebbero reggere il confronto con le altre tre. Lulù Oliveira ha un centrocampo forte (Ezeadi, Puggioni, Marci e Concas) ma deve ancora registrare l'attacco formato da giocatori estremamente tecnici e molto rapidi: Nurchi è un fulmine, Dessena è una scheggia, Corona è funambolico e Onano è scaltro, nella rosa dei sarrabesi manca una punta di peso ma a veder bene neanche il Barcellona ce l'ha. I galluresi non vogliono fare l'errore di creare la bella squadra quando la fuga in vetta è già iniziata, mister Giovanni Pittalis ha mantenuto i cardini in difesa (Medda-Elia) e a centrocampo (Nardo-Mascia), poi ha rifatto l'attacco prendendo Ibba e Siazzu, reduce da 55 gol negli ultimi due anni con l'Olbia. In porta è tornato Corsi e da Olbia è arrivato il jolly La Rosa. Il problema per loro sarà che i fuoriquota si mostrino all'altezza. 

 

Le outsider. Aver investito meno sul mercato non vuol dire che non ci sia spazio per altre squadre di sognare in grande. Il Latte Dolce della scorsa stagione dimostra che con l'organizzazione e la voglia di emergere si possono sovvertire i pronostici. Il Fertilia ha confermato il tecnico Massimiliano Paba, al terzo anno sulla panchina dei giuliani, e cerca la consacrazione. Due anni fa fu la rivelazione del torneo, fece tanto ma non riuscì a mantenere il passo delle corazzate Torres e Olbia, l'anno scorso ha lottato per il primo posto per metà campionato poi ha ceduto alla forza dell'Olbia per via di un organico ridotto nel reparto "anziani". Ha perso una certezza in attacco, Roberto Carboni, e ha scommesso sull'argentino Milo ex Valledoria: basterà? Il Taloro Gavoi è la squadra più longeva dell'Eccellenza con i suoi 14 campionati di fila sulla scena del massimo campionato regionale: ogni anno si supera, la passata stagione conquistò la vetta ad inizio ritorno battendo l'Olbia poi si spense tra infortuni e squalifiche. L'organico è stato leggermente ritoccato ma ha acquisito tanta esperienza con gli arrivi di Zani in porta e Fadda in attacco. La squadra di Cirinà ha poi nella terra battuta del Mariastiai e nel calore di un intero paese due forti alleati. Il Castiadas, rispetto alle altre due, è quello che ha cambiato di più a partire dalla società: la famiglia Onano ha ceduto il testimone a Cenzo Zaccheddu (ex patron del Selargius anni Novanta) e a Pierpaolo Piu (nuovo presidente). Però è rimasta la guida tecnica - Marco Piras - e tre giocatori di valore come Porcu, Manunza e Congiu. A loro si sono aggiunti il portiere Cinus, il difensore Lantieri, il regista Pilleri e gli attaccanti Floris e Cacciuto. Questi ultimi due hanno esperienza e tecnica ma per loro non sarà semplice garantire i 30 gol di Viani (21) e Onano (9). Netto il miglioramento nel reparto fuoriquota: al riconfermato '95 Orrù, si sono aggiunti altri due '95 come Atzeni e De Martino. Certo, 8 anziani è il minimo sindacale ma altri due colpi sul mercato i biancoverdi sono pronti a spararli.

 

La salvezza. In otto si giocheranno la salvezza ma non tutte partono alla pari. Anzi, alcune di queste, come Calangianus, Samassi e Sanluri, proveranno a ritagliarsi un ruolo da outsider. I galluresi hanno cambiato tanto in panchina e in campo: chiusa l'era-Mamia, il nuovo tecnico Franco Scanu ha portato con sé tanti ex Lauras come Saragato, Barneschi, Cugini, Soro e Marini, e sono arrivati due esperti di valore come Pischedda (un ritorno) e Muzzoni. I giovani (alcuni sempre ex Lauras) sono ottimi e i giallorossi saranno fuori dalla mischia. Così come i mediocampidanesi guidati da Nunzio Falco e Graziano Mannu. Il Samassi si è rinnovato tanto: via Falciani, Lantieri, Milia, Pilleri, Lorusso e D'Agostino e dentro Di Laura, Paolo e Francesco Uccheddu, Dentoni, Curreli e Mesina. In casa, l'anno scorso, i biancocelesti hanno perso solo all'ultima giornata contro l'Olbia, deficitario il rendimento esterno: se manterrà il primo e migliorerà il secondo chiuderà più su dell'8° posto. Anche il Sanluri ha la novità in panchina ma l'ex tecnico del Carbonia è giovane ma sufficientemente maturo per guidare fuoriquota di grande valore (Paschina, Congia, Aru e Aramu su tutti) e gestire il rinnovamento dopo gli addii di Zanda, Lai e Fanni. In porta Floris è tanta roba, in difesa ci sono Giandon e Pancotto, in mezzo al campo Milia e Carboni. Semmai è l'attacco da potenziare, il solo Sarritzu (più i giovani Raab e Frau) non basta. Valledoria e Tempio, invece, sembrano avere qualcosa in più di Serramanna, La Palma M.U. e Progetto Sant'Elia ma non devono cullarsi sui pronostici e dimostrare la maggior forza sul campo. Gli anglonesi di Giorgio Ventricini hanno la garanzia della coppia d'attacco: i gol-salvezza arriveranno da Ferreira e Tribuna. Ottimo l'innesto in mezzo al campo di Zuccolilli (un ritorno). I galletti di Gianni Mureddu non vorranno ripetere la seconda parte della scorsa stagione con la salvezza ottenuta solo ai playout. L'ossatura è pressocché invariata, ciò vuol dire che può dare di più, con l'innesto in attacco dell'ariete Fraschini. Il Serramanna ha raccolto la leadership che è sempre stata della gloriosa Gialeto ma per il club di Chicco Maccioni non sarà facile ripetere gli alti standard della passata stagione, il mister-promozione Giuseppe Mura è stato sostituito da Guido Fenza, che ritorna alla guida di una prima squadra dopo aver fatto da vice ad allenatori come Martinez, Pani, Affuso e Mereu. La rosa è quasi invariata, brilla sempre la stella di Alberto Usai, ex Primavera del Cagliari, e c'è il bomber Ligas. Il La Palma Monteurpinu è matricola e la sua promozione ha riportato alla mente le gesta della squadra che a fine anni Ottanta il giovane Bernardo Mereu portò sino alla serie C2. Ora si vola basso ma si vuole evitare lo schianto a terra, il presidente Sandro Murtas fa quadrare i conti e investe sul settore giovanile, e poi si affida ancora a Bebo "Ferguson" Antinori: con l'organizzazione di gioco, il gruppo e la terra battuta del Cras sarà battaglia pura per mantenere la categoria. Il Progetto Sant'Elia, così com'è ai nastri di partenza, appare la più debole del lotto. Le difficoltà finanziarie cui è andato incontro il presidente Franco Cardia hanno portato ad una retrocessione e ad uno smembramento di una squadra che, se fosse rimasta intatta, avrebbe lottato per risalire in serie D. Pochissimi i superstiti, qualche giovane e la bandiera Andrea Loi che, a 39 anni, sarà il riferimento di una squadra costruita con pochi soldi in cassa. La missione del tecnico Andrea Clarkson è quasi impossibile ma stimolante: l'ex mister della Ferrini farà di tutto per sovvertire i pronostici e spera in qualche altro arrivo (specie in difesa) oltre a quelli di Ibba, Basciu, Mascia, Rais e Pillitu.

 

Così la prima giornata, domenica ore 16

Alghero 1945-Progetto Sant'Elia

Calangianus-Serramanna

La Palma M.U.-Castiadas

Muravera-San Teodoro

Nuorese-Tempio

Samassi-Sanluri (anticipata a sabato ore 16)

Taloro Gavoi-Porto Corallo

Valledoria-Fertilia

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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