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La Torres imbrigliata: non può ricorrere ancora in terzo grado e vede svincolarsi i giocatori, il club si ribella
La Lnd non accetta il rinvio delle prossime 3 gare

La Torres imbrigliata: non può ricorrere ancora in terzo grado e vede svincolarsi i giocatori, il club si ribella

Nell'incertezza più totale e con le mani, per ora, legate. La Torres si sente nel tritacarne perché da un lato non può far valere ancora le proprie ragioni nel terzo grado di giudizio (Collegio Garanzia dello Sport del Coni) in quanto non ancora in possesso delle motivazioni che hanno portato la Corte Federale d'Appello alla condanna del club per illecito sportivo con conseguente retrocessione in serie D. Entro il 12 dovranno essere presentate ma intanto i campionati di Lega Pro e serie D sono già partiti. Per di più la società sassarese ha ottenuto solamente il rinvio della gara contro l'Olbia della prima giornata mentre la richiesta di saltare anche i prossimi tre turni (domenica 13 a Rieti, mercoledì 16 in casa col Cynthia e domenica 20 a Muravera) è stata rigettata con il problema di non sapere ancora con quale squadra eventualmente scendere in campo perché i giocatori sotto contratto sono stati svincolati d'ufficio per la retrocessione in un campionato dilettantistico.

In una nota apparsa nel sito ufficiale del club, la Torres articola i tre problemi che stanno condizionando ogni attuale mossa:  

 

Per chiunque abbia potuto seguire le vicende legate al processo “Dirty soccer” ormai è chiaro quanto la sentenza che ha condannato la Torres sia palesemente ingiusta. Una retrocessione per illecito sportivo (dunque per aver alterato il risultato di una gara) decisa sulla base di deduzioni e non di indagini o prove, che non ha altro fondamento giuridico se non andando a colpire i protagonisti in campo quel giorno di Pisa – Torres, cioè dei ragazzini di 16 e 17 anni a cui sarebbe stato chiesto (da chi?) di compiere un gesto ignobile. Ad oggi (8 settembre) non ci sono le motivazioni, non c’è dunque la possibilità di accedere al terzo grado (Collegio Garanzia dello Sport del Coni) e a ciò si aggiungono i problemi derivanti da un “accanimento” burocratico-amministrativo che questa Società, finita in un tritacarne che non conosce sosta, non merita, come non lo meritano i suoi tifosi.

 

Problema numero 1 – La Federazione, compiendo un errore gravissimo, ha svincolato d’ufficio i giocatori della Torres. L’articolo 117 comma 5 del Noif (che questa Società ha ricordato alla Federazione) dispone: “La risoluzione del contratto con un calciatore professionista consegue di diritto alla retrocessione della società dal campionato Lega Pro a quello della Nazionale Dilettanti ma non determina la decadenza del tesseramento che prosegue per la stessa Società con l’assunzione della qualifica di “non professionista”. Il calciatore già tesserato come “professionista” e quello già tesserato come “Giovane di serie”, al quale sia stato offerto dalla Società il primo contratto, possono tuttavia tesserarsi – stipulando apposito contratto – per altre società delle leghe professionistiche, nella stagione sportiva successiva a quella di retrocessione unicamente durante i periodi annualmente stabiliti per le cessioni di contratto”. Ciò significa che i giocatori sarebbero, secondo normativa vigente, vincolati con questa Società. Accade invece, e di ciò si parlerà oggi negli uffici Lega Pro di Firenze dove la Torres andrà a discutere della situazione, che al momento i giocatori non sono di fatto della Torres (in quanto ancora svincolati d’ufficio) e allo stesso tempo non possono accasarsi altrove (in quanto vincolati come da art. 117 del Noif). Da quello che si è potuto capire in maniera ufficiosa, la Lega, per venire incontro ai giocatori e non certo della Società, avrebbe intenzione di aprire una finestra di mercato per dare la possibilità ai giocatori di accasarsi altrove. In questo caso la Società potrebbe perdere il suo patrimonio sportivo, dovrebbe ricostruire la squadra in base alla disponibilità dei giocatori, si troverebbe nella situazione di ripartire da zero, e tutto a campionati già iniziati.

 

Problema numero 2 – Nonostante il rinnovo della richiesta presso gli uffici della Lega Nazionale Dilettanti ad oggi non è stato concesso il rinvio delle gare della Torres nel campionato di serie D (le tre successive alla prima Torres- Olbia), con il pericolo concreto che la Torres debba scendere in campo senza che si sia dato seguito al terzo grado di giudizio (a cui si ha diritto), senza aver alcuna certezza sullo stato dei giocatori e su quella che sarà la squadra che, eventualmente, dovrà disputare la serie D. A esplicita richiesta: “Con quale squadra dovremmo scendere in campo?” la risposta è stata: “Avete una squadra Berretti, giocate con quella”.

 

Problema numero 3  La Società è pienamente convinta di aver subito un torto che non ha precedenti, di essere stata vittima di una condanna esemplare tutt’altro che supportata da elementi certi ed è su questa convinzione che ha basato una battaglia di giustizia che ad oggi continua a combattere in perfetta solitudine. La solidarietà, dimostrata con le manifestazioni di piazza, non basta più, serve un supporto concreto delle istituzioni locali e regionali affinchè quello che sta accadendo non ricada unicamente sulle spalle di questa Società. Nelle prossime ore comunicheremo le eventuali decisioni (da parte degli organismi competenti) su molti punti indispensabili per garantire la gestione corretta, presente e futura della Torres.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
Girone G