Muravera, mano pesante del Giudice Sportivo e il club protesta: «Basta coi torti arbitrali»

Una gara dai contenuti agonistici alti per l'importante posta in palio, un pareggio che ha bruciato e che ora fa ancor di più male perché il Giudice Sportivo ha presentato il conto al Muravera per quanto accaduto durante la sfida contro il Portici terminata 1-1 per un rigore subito al 90' e, specialmente, per quanto successo nel concitato dopogara.

La società sarrabese è stata multata di 1.500 euro perché "persone non identificate ma chiaramente riconducibile alla società, hanno colpito con 6 pugni la porta dello spogliatoio arbitrale e rivolto espressioni offensive e minacciose all'indirizzo degli Ufficiali di gara per circa dieci minuti. Inoltre, tale ultima condotta, veniva reiterata anche mentre la Terna Arbitrale si accingeva a recuperare la propria auto per abbandonare l'impianto sportivo". Il fisioterapista Marco Nibbio è stato inibito a svolgere la propria attività fino al 19 febbraio "per avere rivolto espressioni offensive all'indirizzo del Direttore di gara" e il tecnico Francesco Loi è stato squalificato per 2 giornate "per avere protestato rivolgendo espressione offensiva all'indirizzo del Direttore di gara". 

Tre gli episodi chiave che hanno fatto infuriare gli arancio sarrabesi. Nelle prime battute del match, sul cross di Nieddu, il tocco di mano di un difensore porticese in area di rigore non è stato punito dall'arbitro (Michael Poto di Mestre, ndr). Al 18' Cadau parte palla al piede da centrocampo, si infila in velocità in mezzo ai centrali della difesa avversaria e viene steso al limite dell'area da Arpino (il numero 5) ma il cartellino rosso arriva per Boussaada (il numero 3) che chiudeva la diagonale da sinistra senza aver mai incrociato il corpo del centrocampista di casa (vedi foto sotto). Lo scambio di giocatore diventa determinante perché lo stesso Arpino, rimanendo in campo, segnerà il gol dell'1-1 su calcio di rigore assegnato, questa volta sì, per un fallo di mano di Satta sul quale tra l'altro c'è anche il dubbio che fosse posizionato fuori area. Se l'arbitro dovesse ammettere l'errore tecnico si potrebbe arrivare anche alla ripetizione della gara.

Queste decisioni arbitrali sfavorevoli al Muravera si sommano ai recentissimi episodi negativi che hanno determinato le sconfitte di misura nelle ultime due trasferte dei sarrabesi: a Ostia non è stato fischiato il rigore a Nurchi, messo giù dal portiere lidense (che andava poi espulso); a Cassino il vantaggio di Vignati è stato neutralizzato da Tribelli al termine di un'azione nata da una punizione inesistente fischiata a Bonacquisti (palla piena colpita in anticipo) mentre il gol-vittoria di Darboe viene convalidato nonostante la parata di Floris avvenga nella linea di porta.

La società non ci sta e ora sbotta, come si evince dalle parole del dirigente Giampaolo Aresu, ex presidente del Muravera nell'ultima stagione in serie D: «La pazienza ha un limite e se non protestare porta ancora a subire dei torti arbitrali allora diciamo basta e scriveremo una lettera di protesta al presidente della Lega Nazionale Dilettanti e al designatore degli arbitri per le “infelici” direzioni di gara che ci stanno fortemente danneggiando. Quando decidemmo di adottare questa linea, tre anni fa, mandarono come osservatore arbitrale Gervasoni, poi siamo retrocessi ai playout con il poco edificante record di non aver mai ricevuto un calcio di rigore a favore in tutto il campionato. L'arbitro della gara di domenica contro il Portici era in confusione, non ha fischiato il rigore a nostro favore per un evidente tocco di mano in area ma ce l'ha fischiato contro per il medesimo fallo tra l'altro avvenuto fuori area; ha scambiato i giocatori in occasione dell'espulsione per il fallo su Cadau e, per questo, faremo ricorso chiedendo la ripetizione della gara. Infine ha allontanato il nostro tecnico quando le proteste sono state fatte da altri componenti della panchina. Anche i precedenti episodi a noi contro nelle gare di Ostia e Cassino sono evidenti e documentabili con immagini televisive. Se il Muravera dà fastidio in serie D che ce lo dicano chiaramente così evitiamo di fare ancora sacrifici fuori e dentro il campo».