«Ora vogliamo conquistare le semifinali di Coppa»
Orrolese a caccia di una svolta, Tabares: «Il successo col Sant'Elena fa bene al morale, persi troppi punti per strada»
Poter contare su un organico di primissimo livello spesso non basta per ottenere i risultati sperati ad inizio stagione, perchè il calcio è una scienza assai complessa e le variabili da mettere in conto, in questo senso, sono molteplici: che non sarebbe stata un'annata semplice per l'Orrolese lo si intuiva già a partire dal precampionato, con il DS Massimo Sabiu che ha dovuto lavorare sodo per allestire una rosa competitiva, in tempi piuttosto stretti, aspetto da non sottovalutare assolutamente.
Eppure, dopo un momento fisiologico di adattamento, i bianco rossi erano riusciti a trovare il giusto ritmo: basti pensare che i ragazzi di mister Falco hanno chiuso il mese di novembre al terzo posto in classifica, in piena zona play-off, a cinque lunghezze di distanza dalla vetta. Nel mese di dicembre però qualcosa si è inceppata, con i ko rimediati contro San Marco e La Palma e il pari striminzito in casa dell'Idolo; nel nuovo anno le cose sono andate addirittura peggio: sconfitta interna rimediata contro il Villamassargia, poi il 2 a 2 nella tana del fanalino di coda Carloforte e il capitombolo contro un cliente difficile come l'Andromeda. Domenica invece è arrivata la seconda vittoria degli ultimi 65 giorni, con il blitz piazzato ai danni del Sant'Elena che, quanto meno, regala una ventata d'aria fresca a tutto l'ambiente. Nel frattempo Tabares e soci sono stati tagliati fuori dalla corsa per l'Eccellenza, con la battistrada che vanta un vantaggio mostruoso, ben 19 punti, e il terzo gradino del podio lontano 14 tacche. Con nove gare ancora da giocare può succedere di tutto, anche se una rimonta, in questo senso, appare davvero problematica: l'Orrolese, in ogni caso, si troverà cuciti addosso i panni dell'arbitro del torneo, perchè nelle ultime quattro giornate andrà ad incontrare tutte le compagini impegnate nella lotta per la vittoria finale; una vera e propria mina vagante pronta a mettere i bastoni tra le ruote anche alle formazioni più quotate. Spetta proprio al centrocampista argentino scattare un'istantanea sul momento attraversato dalla sua squadra, che nel pomeriggio scenderà in campo per affrontare l'Arborea nel match valido per l'andata dei quarti di Coppa Italia.
«Nell'ultimo periodo abbiamo faticato parecchio per trovare la vittoria — ammette Nacho Tabares —, domenica per fortuna ci siamo presi il bottino pieno, in un campo piuttosto difficile, soprattutto se consideriamo le nostre caratteristiche tecniche e tattiche. Siamo stati bravi a calarci con la giusta concentrazione nell'impegno, impostando la partita nel modo migliore, senza mollare mai, lottando con grinta su ogni pallone, su ogni singolo contrasto. Credo che sia stato proprio l'atteggiamento a fare la differenza».
L'Orrolese ha spezzato un digiuno che durava da due turni. «Contro l'Andromeda sapevamo che sarebbe stata dura, un derby contro una compagine che ha dato filo da torcere a parecchie squadre quest'anno. Alla fine si è trattato di un confronto molto equilibrato, di solito queste sfide si vincono o si perdono per un singolo episodio: loro hanno trovato il gol su calcio di rigore, nato sugli sviluppi di un fallo laterale. A quel punto per noi le cose si sono messe in salita, in quei casi è davvero difficile poter rientrare in partita, anche se c'è da dire che noi siamo stati davvero poco bravi a sfruttare le occasioni che ci siamo costruiti».
Con il Gonnosfanadiga è arrivato soltanto un punticino. «Una gara giocata prevalentemente a centrocampo: noi abbiamo colpito un palo clamoroso nel primo tempo, poi è successo poco o niente; il pareggio è il risultato più giusto, anche se forse in quella circostanza ci siamo espressi leggermente meglio dei nostri avversari, ma non è bastato».
La classifica parla chiaro: quinto posto a 14 lunghezze dalla zona play-off.
«Inutile nasconderlo, c'è un pizzico di delusione, è normale, anche perchè a fine novembre eravamo in piena corsa per i play-off. Io credo che questo gruppo abbia tutte le potenzialità per stare tra le grandi, ma alcuni errori commessi nel recente passato ci hanno un po' tagliato le gambe in questo senso. Nessuno però ci vieta si sognare ancora, nel calcio può succedere di tutto anche se le prime posizioni ormai sono molto lontane: proveremo a fare più punti possibile per regalarci un finale di stagione tranquillo, poi tireremo le somme».
Intanto nel pomeriggio è in programma la sfida contro l'Arborea, valida per l'andata dei quarti di Coppa Italia. «Ospiteremo una compagine molto forte, lo hanno già dimostrato in diverse occasioni: quando abbiamo giocato contro di loro ci siamo divertiti tantissimo, è venuto fuori davvero un bello spettacolo, una delle gare più entusiasmanti, senza dubbio. Sarà tosta batterli ma noi vogliamo conquistare l'accesso alla semifinale, un traguardo a cui teniamo molto».
Il match andrà in scena anche domenica prossima, per la ventunesima giornata di campionato.
«Riuscire a dare continuità ai nostri risultati sarebbe importantissimo in questo momento, soprattutto per quanto riguarda il morale. Ma dobbiamo pensare ad una partita alla volta, se no rischiamo di rimediare delle brutte figure».
Tabares ritorna sulle motivazioni che l'hanno spinto ad accettare la proposta del club bianco-rosso.
«Sono arrivato qui grazie al direttore sportivo Massimo Sabiu, si è comportato in maniera eccezionale nei miei confronti, ma devo ringraziare anche mister Falco per l'atteggiamento che ha sempre avuto con me e i consigli che mi sta dando. Ho la possibilità di giocare in un impianto di primissimo livello che ci permette di esprimere tutto il nostro potenziale, la gente del paese è molto ospitale ed i miei compagni di squadra sono davvero tanta roba: all'interno dello spogliatoio si respira un clima sereno e positivo. Sono fiero di poter dare il mio contributo per questa maglia, anche se mi sarebbe piaciuto poter regalare qualche soddisfazione in più ai nostri tifosi».
L'argentino ha trovato una vera e propria famiglia. «Ciò che mi colpisce di più è il fatto che tutti remano dalla stessa parte, con grande cuore, disponibilità e professionalità. Mi sto trovando davvero a mio agio. C'è grande compattezza e affiatamento tra di noi, sia quando vinci che soprattutto quando le cose vanno meno bene: per questo dico che vorrei proseguire questa avventura anche in futuro».
Prima però c'è da concludere al meglio la stagione in corso. «Per la vittoria finale ormai sembra una corsa a tre: San Marco e La Palma mi sono piaciute tantissimo a livello di gioco, partono sicuramente avvantaggiate rispetto al Carbonia che comunque è una squadra molto, molto forte. Al momento non mi sento di fare un pronostico, anche perchè tra la prima e la seconda ballano appena due lunghezze; sarà una bella lotta, che si risolverà soltanto nel finale, ma credo che peseranno moltissimo gli scontri diretti. Per aggiudicarsi il passaggio in Eccellenza serviranno sia la bravura che un pizzico di fortuna».
L'Orrolese sarà chiamata, in un certo senso, a fare da arbitro nella lotta per il salto di categoria. «È vero (ride), nelle ultime quattro gare affronteremo tutte le formazioni più forti, la nostra intenzione è quella di non regalare niente a nessuno, anzi, sarà un'occasione ulteriore per fare bella figura e riscattarci dalle prestazioni meno brillanti: nel girone di andata, infatti, non abbiamo raccolto nemmeno un punto negli scontri diretti, anche se spesso siamo stati beffati all'ultimo secondo a causa di episodi piuttosto rocamboleschi, nonostante avessimo fornito prestazioni più che discrete, ma il calcio, si sa, è anche questo: capita di raccogliere molto meno rispetto a quanto hai seminato».