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Podda: "Vogliamo provare a tornare in serie A1, ma la cosa più importante sarà farlo coinvolgendo il pubblico"
Dopo il Basilea, Diego Podda torna al Cagliari

Podda: "Vogliamo provare a tornare in serie A1, ma la cosa più importante sarà farlo coinvolgendo il pubblico"

Dopo un anno al Basilea, Diego Podda torna al Cagliari. Il compito che lo aspetta non è dei più facili e, apparentemente, non prevede alternative: vincere il campionato e riportare una rappresentante del calcio a 5 isolano nella massima serie. Tra una telefonata per definire la rosa, una sessione di aggiornamento tattico al pc ed una partita a beach tennis (se tutti i suoi giocatori d’estate si tenessero in forma come lui, forse la preparazione atletica della sua squadra richiederebbe la metà del tempo), l’abbiamo sentito per una chiacchierata sulla prossima stagione (e non solo).

Diego, è difficile che qualcuno non ti conosca, ma per quei pochi, ci fai un breve riassunto della tua storia sportiva?

Dopo aver fatto il settore giovanile alla scuola calcio Gigi Riva dai 7 anni, per poi giocare nel Cagliari e nel La Palma, inizio a giocare a calcio a 5 nel 1991 alla Delfino Cagliari del presidente Cacciuto. Resto alla Delfino in serie A per 3 stagioni e mezzo, a metà della quarta stagione passo al Cagliari Calcetto di Marco Vacca in serie B e quella resta la mia società da giocatore per 12 stagioni, tra campionati di serie B, A2 e A1, passando a Quartu e tornando a Cagliari. Nella stagione 2006/2007 subentro come allenatore allo spagnolo De La Rosa sempre al Cagliari in serie A2; quella stagione ci classifichiamo quinti, accediamo ai play off perdendo la finale per la promozione in A1 contro il Reggio Calabria. Nel 2007/08 arriva la promozione in A1 e la finale della Coppa Italia di A2. Dal 2008 al 2011 tre campionati di A1 con quarti di finale play off, salvezza ai play out e retrocessione ai play out come risultati.  Nel 2011/2012 passo alla Basilea per una sola stagione culminata con un ottimo sesto posto, sfiorando i play off con una squadra giovanissima, composta soprattutto da giocatori locali e del settore giovanile biancoblù. Nella stagione che sta per cominciare sarò nuovamente al Cagliari, in A2, con la speranza di poter riaprire un ciclo lungo e vincente almeno quanto il precedente...

Quale è stata la più bella soddisfazione da allenatore?

Ricordo con enorme piacere e con assoluta chiarezza tre episodi: la prima vittoria, in un derby contro il Domus vinto negli ultimi due minuti, la promozione in serie A1 e la salvezza ai play out ancora in un derby, questa volta contro l'Ats, alla fine di una stagione davvero complicata.

 Merito tuo? O dei giocatori? In percentuale quanto incide il lavoro dell'allenatore nei risultati di una squadra?

Credo che incida quanto quello dei giocatori. Credo assolutamente nella dipendenza reciproca tra allenatore e giocatori, il primo ha bisogno di chi lo segue, i secondi di chi li guida...

E tu, da allenatore, se puoi scegliere, prendi un giocatore molto forte tecnicamente ma che fa più fatica da un punto di vista tattico, o il contrario?

Entrambi. Si ha bisogno di entrambi i giocatori... Credo che il futsal sia uno sport nel quale non si possa prescindere né dalle qualità tecniche né da quelle tattiche e nella formazione di una squadra provo ad avere il massimo di entrambe, cosa non sempre possibile da trovare in ogni giocatore.

Parliamo dei giocatori giovani, invece. A livello regionale, la Federazione sta inserendo una serie di norme per facilitare l'inserimento dei giovani nelle prime squadre: cosa ne pensi?

Penso che la federazione stia cercando di aiutare la disciplina a crescere e credo che le società dovrebbero contribuire in questo difficile lavoro. Il calcio a 5 ha tante lacune da colmare, si ha bisogno del lavoro e della disponibilità di tutti, lasciando da parte interessi strettamente personali e guardando alle oggettive necessità della disciplina.

Quale è il tuo sogno da allenatore?

Riuscire ogni giorno a migliorarmi e contribuire alla crescita dei giocatori che alleno e della società per la quale alleno....

E l'obiettivo della tua squadra per la stagione che sta per iniziare?

Abbiamo costruito una buona squadra, vogliamo provare a tornare in serie A1, ma la cosa più importante sarà provare a tornarci coinvolgendo il pubblico, vogliamo diventare un appuntamento fisso a Cagliari, una squadra seguita non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da semplici sportivi che possono trovare nel futsal e nel Cagliari un motivo di divertimento.

Chi è la favorita, secondo te, del campionato di A2 (girone del Cagliari)?

Il Cagliari. Inutile nascondersi, mi piace essere sincero, per il momento siamo noi la squadra che più si è mossa nel mercato, provando a migliorare un organico che nella passata stagione ha perso l'A1 solo alla fine. 

In questo articolo
Stagione:
2012/2013
Tags:
Serie A2