Porto Corallo e Quartu 2000 alla prova di Serramanna e La Palma

Il girone A di Promozione propone due gustosi antipasti dell'11ª giornata. La capolista Samassi potrà assistere quale spettatrice interessata alle vicende che riguardano le inseguitrici Porto Corallo e Quartu 2000 impegnate in due insidiose trasferte in casa, rispettivamente, di Serramanna e La Palma.

SERRAMANNA-PORTO CORALLO

Due squadre in flessione nell'ultimo periodo ma decise a tornare immediatamente alla vittoria. I padroni di casa di Riccardo Spini voglio riprendersi il ruolo di rivelazione del campionato un po' perso nelle ultime 4 partite nelle quali hanno racimolato la miseria di 2 punti; i sarrabesi guidati da Marco Cossu, invece, si stanno lasciando scappare il Samassi dopo il punto conquistato nelle ultime 2 gare. «Sarà una trasferta impegnativa - osserva Marco Cossu - perché il Serramanna è una squadra organizzata, ben allenata e con buoni giovani, troveremo probabilmente un terreno appesantito dalle piogge, in erba, che non ci favorirà. Sarà una gara equilibrata che verrà decisa dagli episodi. Noi siamo motivati e convinti di fare risultato, ci manca forse quella brillantezza che avevamo qualche partita fa ma ritengo sia dovuta ai continui cambi di formazione per le assenze nei fuoriquota, ai terreni di gioco che abbiamo trovato e alla forza degli avversari». Il tecnico del Porto Corallo non si preoccupa del rallentamento in classifica della sua squadra: «Io inquadro questo momento all'interno delle 10 partite nelle quali abbiamo vinto 7 volte e pareggiato due. Il nostro cammino è eccezionale offuscato però da quello di una squadra stellare come il Samassi che per me farà un campionato a parte. È la squadra di Falco che sta rompendo gli equilibri avendo vinto 9 delle 10 partite. Lo scontro diretto dell'8 dicembre? Chi lo sa che valore avrà, magari avremo più dei 5 punti di distacco e magari meno, parlarne adesso serve a poco. Pensiamo prima al Serramanna». A due punti dai sarrabesi c'è il Quartu 2000, sorpresa fino ad un certo punto. «La loro posizione non mi stupisce - osserva Cossu - hanno costruito una squadra con intelligenza e sapienza economica, bravi loro a convincere i giocatori ad accettare rimborsi inferiori alla media ma la qualità dei giocatori non diminuisce mica con il minor costo degli stipendi».

LA PALMA-QUARTU 2000

Cagliaritani a quota 15 e quartesi a 20. Forse ci si aspettava il contrario ad inizio stagione anche se così non la pensa il tecnico del La Palma Bebo Antinori: «Avevo messo all'inizio del campionato il Quartu 2000 tra le favorite nonostante avessero diminuito il budget per affrontare la stagione. È una squadra forte e pericolosa, diretta concorrente anche se penso che il Lanusei verrà fuori a lungo andare». Il La Palma, nonostante qualche incertezza, è pronto ad accelerare in classifica. «Siamo in linea coi programmi di inizio stagione - dice Antinori - Vogliamo migliorare il sesto posto dell'anno scorso, abbiamo subito un passaggio a vuoto di cinque partite nelle quali abbiamo racimolato solo due punti pagando oltremodo l'assenza dei due fuoriquota titolare, fermo restando che Ferraro è rientrato da due settimane. Se avessimo vinto in casa contro Sant'Elena e Fulgor, ora staremmo parlando di un grande La Palma a 19 punti. Non sono preoccupato perché il ritardo non è eccessivo, siamo tranquilli e fiduciosi di poter agganciare il treno dei playoff nel caso dovesse esserci un rallenamento. Intanto speriamo già di accorciare in classifica nei confronti del Quartu 2000». Dalla prossima partita Antinori potrà disporre di un rinforzo notevole, Cristian Dessì ex Progetto Sant'Elia: «C'è stata la possibilità di prenderlo e ne abbiamo approfittato, è quel giocatore che mancava al nostro centrocampo, ci farà fare un salto di qualità perché il suo valore non si discute». Andrà via Cancedda, destinazione Ferrini. «Voleva giocare con continuità - rivela Antinori - ed essere protagonista nel terreno di gioco, un'aspirazione più che legittima visto che con noi non aveva lo spazio che merita e questo dovuto più per la presenza dell'obbligo di far giocare i fuoriquota che per le sue capacità».