«Abbiamo una identità di gioco e ci vuole carattere»
Il Badesi vuole stupire, Deliperi: «Gruppo giovane, a marzo magari vivremo un sogno ad occhi aperti»
Lavori in corso in casa Badesi, con i gialloblù che continuano con il loro percorso di crescita e, contemporaneamente, mettono in cassaforte punti pesantissimi: la classifica vede la compagine allenata da mister Simone Deliperi al secondo posto, con un ritardo di 4 lunghezze nei confronti del Campanedda. L'ex portiere della Torres, comunque, può ritenersi assolutamente soddisfatto per le risposte che stanno arrivando da parte di un gruppo di ragazzi piuttosto giovani, ma con la voglia di mettersi in mostra e ritagliarsi un ruolo di primo piano nel girone D di Prima.
Il successo, bello e sofferto, col Malaspina nella nona giornata ha dato una bella spinta, soprattutto sul piano del morale, alla truppa: il ko rimediato, tra le mura amiche, contro l'FC Alghero è ormai acqua passata, come dimostrano, peraltro, i quattro risultati utili consecutivi raccolti in quest'ultimo mese. Ora l'allenatore si concentra sulla prossima sfida nella tana del Laerru, che ha dato una scossa al proprio campionato cambiando guida tecnica e due prestigiosi pari strappati alla capolista Campanedda e all'Olmedo.
«Quella ottenuta contro il Malaspina è stata una vittoria del gruppo – ammette mister Simone Deliperi – che è arrivata grazie allo spirito battagliero con cui siamo scesi in campo; i ragazzi hanno messo in mostra tutta la loro forza, soprattutto sul piano caratteriale. Davanti ci siamo trovati una squadra molto organizzata, devo ammetterlo, con diverse individualità importanti in organico. Noi però abbiamo affrontato la sfida con la garra giusta, adeguandoci al loro modo di giocare; è venuta fuori esattamente la partita che mi aspettavo, ma i miei hanno saputo stringere i denti nei momenti difficili e hanno buttato, come si dice, il cuore oltre l'ostacolo».
Poi il tecnico confessa: «In queste prime nove giornate ci siamo trovati a fare i conti con una serie di problemi che, di solito, incontri nell'arco di una stagione intera: le squalifiche ci hanno condizionato parecchio, così come gli infortuni: ho dovuto fare a meno di tante pedine importanti, ma per fortuna chi viene chiamato in causa riesce sempre a non far rimpiangere gli assenti: domenica, ad esempio, ha fatto il suo esordio da titolare in attacco un classe 2006; la panchina, del resto, è molto corta e non ho tante alternative a disposizione al momento, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. Ero consapevole che, dalla panchina, sarei potuto intervenire poco, se non cambiando modulo: con Courage fuori, assieme a Cagnoni e al nostro esterno offensivo Cutrupi, eravamo un po' in emergenza».
Deliperi precisa: «Non è mia intenzione cercare alibi, anche perché sono pienamente consapevole della nostra situazione: siamo una squadra di Prima Categoria e non il Real Madrid; ho a disposizione una rosa importante, ma non così numerosa come si potrebbe pensare. In attacco posso contare su interpreti di grandissimo spessore, ma le alternative sono poche».
L'allenatore analizza nel dettaglio il match vinto contro il Malaspina.
«Una partita davvero molto difficile e delicata: sapevamo che potevamo portarla a casa solo giocando con la determinazione giusta, come poi è successo. Ė normale che si poteva fare meglio, in particolare in certe situazioni dove magari siamo stati un po' ingenui, ma quello che più conta, soprattutto quando attraversi un periodo delicato, è riuscire a portare i tre punti a casa».
Il ruolino di marcia del Badesi è di tutto rispetto: sei vittorie, un pareggio e due sconfitte.
«Il campionato è molto equilibrato, anche se i colpi di scena non mancano mai: sino ad ora ho avuto la netta sensazione che devi sudare in ogni uscita, anche contro le squadre che sembrano in difficoltà e che occupano le zone basse della classifica. Tutte le compagini del girone scendono in campo con tanto ordine tattico e hanno diverse frecce al loro arco: se non ti impegni con la giusta attenzione fai fatica contro tutti».
I gialloblù stanno lavorando per mettere le basi per un progetto che possa durare nel tempo e dare i suoi frutti nel futuro prossimo.
«Di comune accordo con i dirigenti, abbiamo deciso di adottare una politica un po' diversa rispetto a quanto fatto nei miei due anni precedenti qui a Badesi da allenatore: la squadra è stata sensibilmente ringiovanita e abbiamo puntato forte su un gruppo che ha un'età media di 20-22 anni, ma non possiamo dimenticarci che all'interno della rosa c'è un bel blocco composto da 5-6 under, con un classe 2005 e tutti gli altri del 2006. In queste categorie pesano tantissimo gli stimoli che hanno i giocatori, e parlo in particolare di quelli più giovani; abbiamo cercato di individuare dei ragazzi con la voglia di lavorare in prospettiva, che si applicano con l'intento di arrivare a giocare, magari, in categorie superiori, anche se poi parliamo sempre di giocatori dilettanti, che spesso devono fare scelte dolorose a causa del lavoro, mettendo il calcio in secondo piano. Ma per quanto ci riguarda, per noi è importante poter seguire un giocatore che ha la voglia giusta di farsi notare, che scende ogni domenica in campo per dare il massimo». Il rammarico più grande, sino ad ora, per mister Deliperi «è rappresentato dalla sconfitta contro il Ploaghe, alla seconda giornata: eravamo probabilmente ancora un po' acerbi e non avevamo ancora iniziato il nostro percorso di crescita sul piano del carattere e della personalità che una squadra giovane deve necessariamente fare. In questi casi, è chiaro, c'è bisogno di un pizzico di pazienza prima di raggiungere gli equilibri giusti. Io sono convinto, comunque, che le difficoltà ti aiutino a crescere: la sconfitta ci ha aiutato a bruciare le tappe, in questo senso».
Discorso leggermente diverso per il ko interno rimediato al cospetto dell'FC Alghero.
«Se proprio devo dire la verità, queste sono quelle sconfitte che ti lasciano tranquillo, considerando che è stata una delle migliori partite che abbiamo disputato in questa prima parte del torneo. Potevamo chiudere tranquillamente il primo tempo in vantaggio per 3 o 4 a 0; ci sono anche i video che confermano quanto ho appena detto. Nella prima frazione abbiamo offerto una prestazione quasi perfetta, peccato solo per non essere riusciti a chiudere il discorso prima del riposo, perché poi nella seconda parte abbiamo incassato due gol su un cross deviato da un nostro giocatore in porta, mentre nell'altro c'è stata una dormita su un calcio d'angolo. Le occasioni non ci sono mancate nemmeno nei secondi 45', anzi, eravamo anche riusciti a segnare il gol del pari ma il direttore di gara l'ha annullato e noi non abbiamo mai capito il perché. Quando perdi a causa della sfortuna è sempre più semplice farsene una ragione».
Deliperi può comunque ritenersi soddisfatto.
«Stiamo mettendo in piedi un percorso abbastanza lineare, come ci eravamo prefissati di fare: quando lavori con un gruppo giovane non puoi pretendere che tutte le cose vadano lisce come l'olio, ma per quanto riguarda queste prime nove giornate non ci possiamo lamentare di certo».
La classifica, del resto, è cortissima.
«Ogni giornata è ricca di colpi di scena e poi io credo che i valori in campo cambieranno, e tanto, con l'apertura del mercato di dicembre, anche se poi quest'anno i trasferimenti sono sempre possibili. L'errore più grande che possiamo fare, comunque, è quella di guardare la classifica e i numeri: in questo momento dobbiamo concentrarci su una partita alla volta, che è davvero l'unica cosa che conta. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, unendo le forze, e l'obiettivo principale è quello di riproporre in campo, durante la partita, tutte le soluzioni che proviamo in settimana. Chiederò ai miei di affrontare ogni impegno con lo stesso spirito e l'atteggiamento giusto. Poi a marzo, magari, inizieremo a fare un po' di conti e cercheremo di capire dover potremo arrivare: magari ci capiterà di vivere un sogno ad occhi aperti, oppure saremo semplicemente protagonisti di un buon campionato, ma le cose potrebbero andare peggio di quello che speriamo ora e chiuderemo la stagione con un pizzico di rammarico».
Il tecnico aggiunge: «Io mi sento fiducioso: già da oggi la società ha in mano un gruppo di ragazzi che possono fare calcio qui a Badesi per tanti anni, per il resto sono convinto che nel corso del torneo riusciremo a tirare fuori tutto il nostro potenziale: i miei giocatori si impegnano tantissimo, discorso che vale per tutti, nessuno escluso; scendono al campo con l'entusiasmo al massimo e non ho mai sentito neppure una lamentela, nemmeno quando gli allenamenti terminano alle nove e mezzo di sera. Sono queste le cose che fanno la differenza, al di là di tutti i discorsi tecnici e tattici. Ho la possibilità di lavorare con un gruppo di ragazzi che non vede l'ora di iniziare gli allenamenti: per un allenatore, per uno staff tecnico, questa è la cosa più bella, la cosa che può fare realmente la differenza in una stagione. Capisci che sei sulla strada giusta quando vedi questo spirito nei tuoi giocatori».
Il calendario ora riserva la sfida in casa del Laerru.
«Ci aspetta l'ennesima partita difficilissima e se valutassimo la forza dei nostri avversari in base alla posizione che occupano attualmente in classifica commetteremo un grosso sbaglio: l'unica cosa che ci deve interessare è quella di mettere in piedi una settimana importante per quanto riguarda gli allenamenti; chiederò ai miei di approcciarsi alla sfida con l'atteggiamento giusto; per il resto, sabato avremo un'altra buona occasione per capire a che punto siamo arrivati con il nostro percorso di crescita. Se vuoi fare un grande campionato devi essere bravo a non sottovalutare questi impegni: le sfide contro i primi in classifica, o i derby, come quello che noi abbiamo giocato contro il Valledoria, si preparano da sole; le partite contro le squadre che sulla carta sono in difficoltà presentano invece tantissime insidie, e lo dico per esperienza personale: in rosa quest'anno ci sono dieci giocatori con cui, nella passata stagione, siamo andati a giocare la partita contro il Berchidda, che era già praticamente retrocesso, e siamo tornati a casa con quattro reti sul groppone. I ragazzi sanno bene che non sarà una passeggiata, e arrivare al confronto con questa consapevolezza non significa che allora conquisterai i tre punti senza lottare. A me interessa la prestazione, la fame con cui la squadra scende in campo, l'ordine tattico e la voglia di colpire l'avversario ad ogni azione utile. Le partite, del resto, spesso vengono decise dagli episodi, dalle singole situazioni. Io ripeto sempre ai miei giocatori che è normale che una squadra con un tasso tecnico inferiore al tuo cerchi di sopperire alle mancanze con agonismo e cattiveria calcistica; ecco, noi dobbiamo essere bravi a replicare con queste stesse armi. Se invece scendi in campo con presunzione e atteggiamento di sufficienza rischi davvero di fare bruttissime figure, ed io in questi trent'anni di calcio, da giocatore prima ed ora da allenatore, ne ho visto davvero di tutti i colori. Se vuoi ambire ad ottenere qualcosa di importante non puoi giocare con superficialità».
Deliperi poi chiude.
«Il Laerru ha da poco cambiato guida tecnica, consegnando le chiavi della squadra a Nicola Spano, con cui ho giocato assieme in passato e tra di noi c'è pure un rapporto di parentela, seppur alla lontana. Ė un ragazzo molto carismatico, per questo dico che per loro è iniziato un campionato nuovo, proprio due settimane fa, con il suo arrivo: hanno strappato un punto d'oro al Campanedda e hanno pareggiato anche in casa dell'Olmedo, nell'ultimissima uscita. Dobbiamo stare attenti».