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Paolo Congiu, centrocampista, Porto Torres
«Il gruppo si è ricompattato, col Thiesi diremo la nostra»

Porto Torres, missione salvezza per Congiu: «Allenare non era nei miei piani ma mi sono buttato a capofitto. Tutti uniti verso l'obiettivo»

Il girone di ritorno non è di certo iniziato nel migliore dei modi per il Porto Torres che, nella seconda uscita dell'anno nuovo, ha incassato una delle più amare sconfitte interne della stagione, contro una diretta avversaria nella corsa alla salvezza come il San Teodoro, ma i rosso-blu sono riusciti a ripartire di slancio, già nella sfida successiva, battendo a domicilio l'Oschirese con un secco 2 a 0, per tre punti davvero pesantissimi. Domenica invece, Serra e soci hanno strappato un buon pareggio contro un avversario ostico come il Fonni, che insegue sempre staccato di una sola lunghezza: la classifica ora vede i turritani salire a quota 18, in coabitazione proprio con i granata, ad un passo dal Bonorva. La situazione, dunque, è piuttosto chiara: sei squadre raccolte nell'arco di altrettanti punti, che si daranno battaglia sino alla fine per evitare la retrocessione e, magari, lo spareggio playout.
Spetta a Paolo Congiu (nella foto Porto Torres calcio/LuSetracciare la rotta da seguire per i suoi, con il forte ed esperto centrocampista classe '84 che nel frattempo è stato promosso nel ruolo di allenatore dalla società, dopo l'addio con mister Gabriele Porcu, all'indomani del ko interno rimediato nel match con il San Teodoro.

«Il bicchiere dopo la trasferta di Fonni è sicuramente mezzo pieno soprattutto perché, come è risaputo, non è mai facile fare punti su quel campo — dichiara Paolo Congiu — Sia noi che loro ci stiamo giocando la salvezza, si trattava dunque di uno scontro piuttosto importante; per gestire partite del genere, soprattutto sul piano della tensione, devi avere la testa giusta, altrimenti le cose si complicano». La domenica si è messa subito in salita. «Ci siamo trovati in svantaggio dopo appena 2', loro hanno cercato il raddoppio sull'onda dell'entusiasmo, ma noi abbiamo tenuto botta, riuscendo poi a raddrizzare l'incontro. Forse avremmo addirittura potuto raccogliere qualcosina in più».

Il punto è comunque importante, soprattutto perché permette di mantenere invariato il vantaggio nei confronti dei bianco-azzurri. «Siamo contenti: per fortuna ci siamo ripresi molto bene dopo la sconfitta rimediata in casa contro il San Teodoro. Dopo il cambio di allenatore devo ammettere che il gruppo si è ricompattato piuttosto in fretta, andando a vincere ad Oschiri, per uno scontro diretto che non potevamo assolutamente sbagliare; non saranno tante le squadre che riusciranno ad andare via da lì con il bottino pieno in tasca».
Contro la Lanteri è arrivata invece la sconfitta numero nove in stagione. «Ci può stare: loro stanno facendo un grandissimo campionato ma se la partita fosse finita in parità credo che nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo; peccato che Serra non sia riuscito a concretizzare tutte le occasioni importanti che abbiamo costruito, ma il calcio è anche questo».

Congiu ha accettato senza tentennamenti di ricoprire il doppio ruolo di giocatore e tecnico.
«A dire la verità non rientrava assolutamente nei miei programmi (ride), considerando poi che la società di solito non manda via gli allenatori. Hanno deciso, però, di interrompere il rapporto con mister Porcu e poiché non avevano in mente nessun nome per il sostituto, il presidente mi ha chiesto se volevo guidare la squadra, inizialmente per un periodo di prova di una settimana. Io mi sono tuffato a capofitto in questo compito e devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra per l'aiuto che mi stanno dando e la grandissima professionalità con cui si stanno mettendo a disposizione: per me, così, diventa tutto più semplice».

Ora non rimane altro da fare che conquistare la salvezza. «La solidità, la compattezza del gruppo, l'umiltà e l'applicazione giocheranno un ruolo fondamentale; per lasciarsi alle spalle le difficoltà e raggiungere certi traguardi è necessario che tutti remino dalla stessa parte: vale per le squadre impantanate nelle zone più calde della classifica e sia per le prime della classe che si giocano il salto di categoria».

Il Porto Torres dovrà ancora fare i conti con un problema particolare. «Siamo costretti a giocare su una superficie che non è proprio nelle condizioni ideali, per usare un eufemismo, in cui è davvero difficile esprimere il nostro gioco. Proprio per questo abbiamo racimolato così pochi punti tra le mura amiche: solitamente le partite casalinghe si trasformano in una battaglia, dove più della tecnica o della tattica contano grinta e prestanza fisica».
Il calendario ora riserve il big-match contro il Thiesi secondo in classifica, a caccia di riscatto dopo il ko rimediato proprio domenica scorsa ad opera dello Stintino.
«Sappiamo bene che partita ci aspetta, conosciamo alla perfezione i nero-verdi che all'andata, tra l'altro, ci ha rifilato una delle sconfitte più pesanti della stagione. Affronteremo la gara con il rispetto che l'avversario si merita, ma abbiamo fame di punti».

I turritani dovranno mantenere la concentrazione al top per tutti i 90'. «Cercheremo di non concedere troppo spazio ai loro attaccanti, alla luce della bruttissima esperienza dell'andata; proveremo a pressarli sin dalla loro metà campo, anche perché non appena riescono a proiettarsi in avanti riescono ad essere sempre pericolosissimi. Cercheremo di replicare colpo su colpo, è poco ma sicuro, con aggressività e lucidità».
La sfida da vincere assolutamente però, sarà quella successiva, sempre al “Comunale”, contro il Posada. «La seconda partita di fila in casa: cercheremo di prepararla e affrontarla con molta tranquillità e il massimo della determinazione; all'andata venne fuori una grande partita. Loro si sono resi protagonisti di un avvio di campionato piuttosto brillante, sono un avversario da prendere con le molle ma se vogliamo davvero raggiungere la salvezza non possiamo permetterci il lusso di commettere altri passi falsi; le armi per fare bene del resto non ci mancano».

La condizione atletica è più che discreta. «Stiamo recuperando tutti i giocatori che erano ancora alle prese con qualche acciacco; nelle ultime uscite, ad esempio, si è fatta sentire l'assenza di un difensore come Tommaso Nieddu, un elemento molto importante per noi. Possiamo contare nuovamente su Carrozzi, una pedina fondamentale nello scacchiere tattico, oltre che su Marco Carta, anche lui un ottimo giocatore, fuori prima per squalifica e poi per vari problemi tra cui l'influenza».

Serra invece continua ad essere uno dei punti di riferimento principali in avanti.
«Ovviamente non lo scopro di certo io, è da tanti anni ormai che riesce a segnare puntualmente tantissimi gol, per questo viene trattato come un sorvegliato speciale dalle difese avversarie, ma noi contiamo molto sulla sua bravura e sulla sua personalità».

In questo articolo
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2019/2020
Tags:
Promozione
Girone B