Salta al contenuto principale
Prima la paura, poi la gioia: all'Inter il 18° scudetto
ora al Bernabeu per festeggiare la storica Triple

Prima la paura, poi la gioia: all'Inter il 18° scudetto

 

Un parallelo lungo una stagione, non poteva che riservare un finale sul filo del rasoio. E così l'Inter di Mourinho regala qualche brivido ai propri tifosi in quel di Siena, un campo che già aveva regalato sorrisi ai colori nerazzurri in chiave scudetto. Dopo i primi 45 minuti è infatti la Roma a sorridere da Verona, in vantaggio per 2-0 e in attesa di buone nuove dalla Toscana. L'Inter non è il massimo della brillantezza, rischia anche di andare sotto, graziata da un atto di magnanimità di Codrea che si divora un gol a due passi dalla porta, e trova davanti ai propri avanti un Curci formato Mondiale e i legni che disinnescano le conclusioni di Balotelli e Stankovic. Sta di fatto che il punteggio non si scosta dallo 0-0 che porterebbe Zanetti e compagni alla pari con la Roma, che vincerebbe per vantaggio negli scontri diretti.

Una situazione già vissuta due stagioni addietro, risolta nell'alluvione parmense da Zlatan Ibrahimovic, che rese vano il gol a Catania di Mirko Vucinic. E lo stesso Vucinic sembra rivedere quella stessa scena durante l'esultanza della rete che sblocca il match con il Chievo, che potrebbe essere ancora una volta inutile.

Al Bentegodi la partita finisce in pratica all'intervallo dopo i gol del montenegrino e di De Rossi, perché la ripresa è una lunga attesa al fischio finale, dato che il Chievo gioca in costume e infradito, pronto ad andare in vacanza. A Siena invece non si scherza, perchè il vantaggio giallorosso ha gelato il Franchi, in gran parte nerazzurro, e c'è bisogno del gol scudetto.

A siglarlo è lui, il centroavanti senza tatuaggi, l'uomo della provvidenza, DIego Alberto Milito. Il Principe sfrutta una discesa fantastica di capitan Zanetti, si aggiusta la palla col sinistro e di esterno destro batte Curci, confezionando il regalo per il 65° compleanno di Massimo Moratti, impazzito di gioia in tribuna autorità. Per il Principe del Bernal è il ventiduesimo gol in campionato, il più importante di tutti.

I due finali di gara sono solo per la statistica, perché l'Inter controlla gli ultimi minuti senza che il Siena si danni l'anima per fargli lo sgambetto e in casa del Chievo il tema dominante è la disperazione dei tifosi della Roma, che comunque abbracciano idealmente i propri ragazzi per il grande campionato. Totti in lacrime sotto il settore ospiti è lo specchio dello stato d'anima dei capitolini.

Al 90°, al fischio finale, esplode la festa nerazzurra, al quinto successo consecutivo in campionato, il 18° della storia della società di via Durini. Dopo il successo in Coppa Italia, si aspetta ora la grande finale del Bernabeu per festeggiare una storica Triple. Ma prima di pensare a sabato, ci si gode il trionfo in piazza Duomo, nel solito bagno di folla.

Filippo Congiu

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2009/2010