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Promozione
Tutto invariato in vetta, ossigeno per la Gemini

Pula e Porto Corallo corsare in Ogliastra, il Quartu 2000 riparte

La ventitreesima giornata del girone A di Promozione va in archivio con ben cinque vittorie esterne, due interne ed un solo pareggio. Nessun risultato sorprendente in vetta alla classifica, dove Pula, Porto Corallo e Quartu 2000 conquistano importanti successi su campi statisticamente non facili da violare. Il Bari Sardo ritrova i tre punti schiantando il Capoterra. In coda, la Gemini Pirri vince lo scontro salvezza con il Villasimius e tra tutte le squadre in lotta per non retrocedere è l’unica a smuovere la classifica. Corsare La Palma Cagliari e Asseminese, pari tra Serramanna e Arbus.

 

Cardedu-Pula – Con un prepotente 2-0, la capolista Pula sbanca Cardedu. La truppa biancorossa supera l’arduo ostacolo dell’ultima trasferta in terra ogliastrina e continua a vele spiegate il viaggio verso l’Eccellenza. Per i pulesi, quella del “San Paolo” è stata la diciottesima vittoria stagionale, la terza consecutiva. La classifica, a sette giornate dal termine del campionato, sorride a Falco & Co., che mantengono sempre 4 punti di vantaggio sul Porto Corallo. Di Pilleri (sesto gol stagionale per lui) e Lai (terzo centro) i gol vincenti. Fa notizia l’assenza dal tabellino dei marcatori del capitano, nonché capocannoniere del torneo Nunzio Falco, a secco ormai dal 6 febbraio, giorno della doppietta al Serramanna. Finisce in parità la sfida personale con il bomber del Cardedu Maurizio Patteri, anch’egli rimasto al palo, così come tutti gli altri suoi compagni. Con questo ko, il Cardedu perde l’imbattibilità che conservava dal 19 dicembre (disfatta per 5-3 con la Monreale), ma il quinto posto è ancora di sua proprietà.

 

Lanusei-Porto Corallo – La gara del “Lixius” si decide tutta nella ripresa, con i gol di Andrea Mura (settimo gol stagionale) e Fabio Nuvoli (undicesimo centro). Per gli ogliastrini di Fiorenzo Pilia è una sconfitta amarissima da digerire che, vista la concomitante vittoria del Quartu 2000, vede allontanare sempre più il sogno play-off. Ora i biancoverdi di Marco Piras sono distanti ben dieci lunghezze e quando mancano sette giornate (21 punti a disposizione), l’impresa di colmare il pesante gap si presenta durissima, se non quasi impossibile. Il dato di fatto parla di cinque k.o. su sei incontri disputati con le tre big del girone: all’andata, così come al ritorno, i biancorossoverdi si sono arresi a Pula e Porto Corallo, in attesa del ritorno con il Quartu 2000, già vittorioso all’andata per 1-0. Il Porto Corallo ha risposto alla vittoria del Pula con identico risultato, mantenendo così inalterate le distanze; sono, infatti, sempre 4 i punti di distacco dalla corazzata biancorossa. Per le vespe del Sarrabus, domenica altra sfida con una compagine ogliastrina: al “Comunale” sarà di scena il Cardedu. La partecipazione ai play-off sembra cosa certa, ma Viani & Co. lotteranno fino all’ultimo per tentare di strappare la leadership alla banda Zaccheddu. Oltre che per il piazzamento in classifica, le due squadre sono in lotta per primeggiare come miglior difesa, infatti, i gialloneri di Cossu hanno subito appena 2 gol in più rispetto alla capolista.

 

Siliqua-Quartu 2000 – Con la sofferta vittoria sul campo del Siliqua, il Quartu 2000 mette fine al mini-break negativo delle ultime settimane, segnato da un pareggio e una sconfitta. Riprende così la marcia d’inseguimento verso una posizione migliore dell’attuale terzo gradino. I punti di distacco restano inalterati rispetto alla scorsa settimana, ovvero -5 dal Porto Corallo e – 9 dal Pula. Il gol vittoria porta la firma di Roberto Puddu, che timbra per la quarta volta il tabellino dei marcatori (il ventiquattrenne attaccante è arrivato nel mercato di riparazione dal Selargius). Con questa vittoria i biancoverdi allungano ulteriormente sul Lanusei (+ 10) e domenica prossima riceveranno in casa un tranquillo Serramanna. La difesa continua a non subire gol, confermandosi di gran lunga la migliore del torneo con appena 13 reti subite. Il Siliqua esce sconfitto dalla sfida, dopo aver tenuto fronte al più blasonato avversario. La squadra di Titti Podda non ha visto premiati i suoi sforzi per riagguantare il pareggio, Alberti & Co. vedono così interrompersi la striscia positiva di due vittorie consecutive e restano bloccati a 31 punti, raggiunti dall’Asseminese, curiosamente prossimo avversario. La salvezza non dovrebbe essere in discussione, visti gli 11 punti di vantaggio sulla quint’ultima che disputerà i play-out.

 

Bari Sardo-Capoterra – A Bari Sardo torna il sereno dopo le cinque sconfitte consecutive. I biancoazzurri mettono fine al lungo periodo negativo con un roboante 4-0 ai danni del malcapitato Capoterra. A segno il bomber di casa Mario Todde, che grazie alla splendida doppietta va in doppia cifra (10 centri), Stefano Pischedda (ottavo gol) e Arialdo Angioni, sempre più capocannoniere della squadra di Marco Orrù con 12 marcature. Per l’ex Tavolara, bottino niente male per essere al debutto nel campionato di Promozione. C’è da scommettere che attorno ai tre assi d’attacco del Bari Sardo, si concentreranno le attenzioni di tanti operatori di mercato nella prossima estate. Con questa vittoria, Deiana & Co. si portano a quota 35, a – 3 dal quinto posto occupato attualmente dal Cardedu e respingono l’assalto del La Palma Cagliari, che segue a – 1. Il Capoterra lascia l’Ogliastra (dove ha perso due volte e vinto una, a Cardedu) a testa bassa e, vista la vittoria della Gemini, si ritrova in solitaria al penultimo posto, sempre con 17 punti. La situazione è critica e nemmeno il cambio di allenatore (da Masia a Palazzoni) ha sortito effetti; in campo, infatti, non si è vista la scossa che la società si augurava ci fosse con la sostituzione di un tecnico (Masia) poco vincente (due vittorie ed un pareggio in dodici incontri), con un responsabile delle giovanili che avrebbe (questo l’intento) dovuto riportare fin da subito l’entusiasmo perduto. Evidentemente ciò non è avvenuto e in settimana si lavorerà per affrontare la seconda trasferta esterna sul campo del La Palma Cagliari.

 

Monreale-La Palma Cagliari – La Monreale è come Penelope, crea e sciupa tutto con assiderale facilità. Per la seconda volta consecutiva, la squadra di Davide Murgia getta alle ortiche una partita saldamente in mano. Come già accaduto domenica scorsa ad Assemini, quando i padroni di casa perdevano 2-1 all’87’ e poi trovavano prima il pareggio e poi addirittura il gol vittoria, anche a Terralba (campo neutro per la squalifica del “Santa Lucia”) i biancorossi sono stati prima raggiunti ed infine superati da un La Palma cinico al punto giusto. La vittoria avrebbe consentito di muovere la classifica, la quale continua ad esser particolarmente deludente; Mingoia & Co., sono stati raggiunti a 20 punti dalla Gemini Pirri. In attesa della sfida con i pirresi, prevista fra quattro giornate, domenica la Monreale sarà chiamata a vincere un altro scontro diretto: al cospetto dei sangavinesi arriverà il Carloforte che insegue ad un solo punto. Il La Palma continua nel suo buon momento e infila la nona vittoria stagionale, la quarta di un girone di ritorno fino a questo momento strepitoso. Il gol del momentaneo pareggio è stato siglato dal capocannoniere dei biancoazzurri Davide Farci, giunto a quota 17 reti, una in meno di Maurizio Patteri del Cardedu. Per l’attaccante cagliaritano col vizio del gol, si tratta dell’ennesima stagione da incorniciare.

 

Carloforte-Asseminese – Incredibile finale al “Giunco”, dove il Carloforte s’inchina ad un’Asseminese ben più motivata, nonostante la miglior posizione di classifica. Per gli uomini di Gianluca Boi una disfatta pesantissima, arrivata al 92’, appena un minuto dopo la rete del momentaneo pareggio siglata da Nicola Lazzaro (terzo gol stagionale). Aspetto questo, che potrebbe pesare parecchio sul morale dei tabarchini, già in preda alle ansie di una classifica deficitaria; ad oggi, infatti, la squadra rossoblu, trovandosi al terzultimo posto, sarebbe retrocessa. Ci sono a disposizione ancora sette gare, sette autentiche finali per evitare la Prima Categoria, a cominciare da domenica prossima quando è in programma il match-salvezza con la Monreale. L’Asseminese, grazie a questa vittoria sull’Isola di San Pietro, stacca il biglietto che le consentirà un nuovo giro sull’ottovolante della Promozione. A scanso di terremoti, la squadra di Andrea Sanna può considerarsi salva in virtù dei 31 punti in classifica. Nel girone di ritorno, i red devils figurano addirittura in terza posizione, alle spalle di Porto Corallo e Pula, avendo conquistato ben 15 punti, frutto di cinque vittorie e tre sconfitte.

 

Serramanna-Arbus – Al “Fausto Coppi” finisce a reti inviolate. Entrambe le squadre decidono di non farsi male e guadagnare almeno un punto che perlomeno muove la classifica. Balza all’occhio la scarsa facilità del Serramanna ad “espugnare” il campo di casa, avendo vinto appena due incontri sui dodici giocati finora. Avrebbe potuto approfittarne l’Arbus, al contrario, squadra con una certa propensione alle vittorie esterne (cinque successi su dodici gare disputate lontano dal “Santa Sofia”). Bianconeri e granata stazionano poco sotto metà classifica, rispettivamente con 29 e 27 punti; la situazione può considerarsi tranquilla, ma qualsiasi distrazione gratuita potrebbe riaprire scenari pericolosi.

 

Gemini Pirri-Villasimius – Trionfo o morte, emozione o delusione. Erano questi gli ingredienti sul tavolo della partita. L’atteso scontro salvezza sorride alla Gemini Pirri, vittoriosa, seppur con il minimo scarto, sul Villasimius, per cui ora occorre un autentico miracolo. Chissà se sulla squadra di Gianfranco Pau e soprattutto su Andrea Pintus (autore del gol decisivo all’85’) abbia vegliato Santa Maria Chiara, a cui i pirresi sono particolarmente devoti, ma una cosa è certa, d’ora in avanti, non saranno ammessi passaggi a vuoto. Per il Villasimius si trattava di una gara da dentro o fuori e, vista la sconfitta, il destino segna ormai segnato. Certo, se Martini & Co. dovessero infilare un altro filotto di vittorie, così come accaduto tra la terza e la quinta giornata di ritorno, la lanterna si illuminerebbe nuovamente di un verde che sa di speranza.

Roberto Secci

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2010/2011
Tags:
Sardegna
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