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«Siamo una famiglia, il gruppo è fondamentale»

Quartu 2000, la zampata di Stefano Zucca: «Col Carloforte un gol pesante, spero di toccare quota 10, la salvezza dobbiamo costruircela in casa»

Al Quartu 2000 lo chiamano il "cobra" perché quando addenta la porta avversaria lo fa in maniera mortale. Come domenica quando Stefano Zucca, attaccante e capitano dei biancoverdi, ha steso il Carloforte con un tocco sottoporta di testa. «Ero vicino al portiere avversario ma non era facile - precisa l'attaccante classe 1982 - la palla ha fatto un rimbalzo e l'ho girata d'istinto sul primo palo. È andata bene ma devo dire anche grazie a Cogotti che mi ha messo una gran palla dalla sinistra». Poi l'esultanza con la corsa verso la panchina e l'abbraccio all'allenatore Madau: «Tonio prima che il mister è un amico, ogni partita mi stuzzica dicendomi che sono un morto e non segno, domenica l'ho smentito e sono andato da lui e dai compagni della panchina perché per noi il gruppo è la base fondamentale dei nostri risultati».

 

Gol pesantissimo e ossigeno per la classifica

«Sì perché ci ha portato tre punti e l'aggancio al Carloforte. Per noi sono fondamentali le gare in casa, non dobbiamo sbagliarle, sul nostro campo dobbiamo costruirci la salvezza, la squadra è giovane e in casa riusciamo ad esprimerci al meglio anche se fuori non abbiamo mai giocato male, raramente sbagliamo l'approccio»

E col Carloforte l'approccio è stato giusto, avreste potuto segnare sia prima che dopo l'1-0

«Giochiamo sempre in attacco, non stiamo mai dietro ad aspettare gli avversari, l'atteggiamento è molto offensivo. Poi abbiamo dei giovani sugli esterni che fanno tutta la fascia e creano sovrapposizioni, a volte giochiamo col trequartista che si sposta sull'esterno, prime punte vere non ne abbiamo, ora sto giocando io ma in carriera ho quasi sempre fatto l'esterno o la seconda punta. Siamo tutti veloci e aggressivi, di occasioni anche in questa gara ne abbiamo avute tante»

Il vero limite del Quartu 2000 sono i pochi gol fatti, 13 in 14 giornate

«I numeri non mentono e dicono questo, ci manca qualcosa in fase realizzativa. Per le occasioni che creiamo, in effetti, facciamo pochi gol, specie all'inizio è mancato qualche mio gol, ora sono a quota 4 ma ho sempre realizzato qualche rete in più. Là davanti abbiamo tanti giovani ed è giusto dare loro tempo, si sbloccheranno»

Terza stagione in biancoverde, in Prima 18 gol, l'anno scorso 12, ora l'obiettivo è la doppia cifra?

«Spero di sì, toccare quota 10 è sempre un buon bottino. Ma ci sta bene anche la frase di rito: "Prima la salvezza della squadra". Ormai ho 34 anni e ho già dato, non devo dimostrare se i gol li so fare oppure no, se arrivano bene. È chiaro che se riuscissi a segnare tutti gol da 1-0 che portano sempre tre punti sarei contentissimo»

Alla settima giornata eravate ultimi con 2 punti, la partenza negativa è stata spazzata via

«Sì la svolta è arrivata battendo il Samassi, abbiamo conquistato 14 punti nelle ultime 7 partite, perciò una media di 2 punti a gara. Ma io ho sempre detto ai compagni che alla fine i risultati sarebbero arrivati, era impensabile giocare così bene e non raccogliere niente, ogni azione degli avversari era un gol subito. Anche mister Madau aveva tanta fiducia in noi, siamo rimasti calmi nonostante in un periodo così negativo tutto si ingigantisce. Noi "grandi" siamo stati bravi a tenere unito il gruppo, infatti sono orgoglioso di giocare con compagni come Enzo Carta, Marco Marci, Ruben Solla, Davide Cocco, gente con le "palle" che tiene al Quartu 2000. Poi sappiamo bene l'importanza che hanno i nostri giovani in squadra, spesso giochiamo con 5-6 fuoriquota e anche loro stanno dando un grande contributo»

Da capitano puoi spiegare la filosofia che regna al Quartu 2000

«Da noi nessuno prende il rimborso spese, giochiamo per divertirci e ci teniamo alla maglia. Per me che ci sono da tre anni è stata una cosa un po' strana, da quando gioco a pallone ho sempre preso qualche rimborso, al Quartu 2000 sono arrivato che in società c'erano Sebastian Puddu e Cristian Gitani, ho sposato la loro filosofia, si è creata una famiglia. Quello che non va bene è che un mio compagno, Roberto Cocco, debba fare il manutentore occasionale del campo, domenica grazie al suo intervento e quello dell'allenatore della Juniores, il campo è stato spalato dall'acqua altrimenti non avremmo potuto giocare. Va bene che siamo tutti amici, va bene che lottiamo per la maglia ma dovrebbe esserci un dirigente ad assolvere a questi compiti, la società è nuova, non ha esperienza nel gestire una squadra di calcio, non conosce ancora quali sono le esigenze della domenica ma sono persone in gamba e credo che porranno rimedio in futuro»

Le prossime 4 gare sono scontri diretti: fuori casa Tharros e Selargius, in casa la Villacidrese e ancora in trasferta con la Frassinetti 

«Saranno le sfide che orienteranno la nostra stagione. A "Sa Cora" sappiamo che dobbiamo raccogliere il massimo dei punti sempre, nelle altre gare cercheremo perlomeno di non perdere. Sono scontri diretti fondamentali, il girone di ritorno si sa che è un altro campionato, incontri avversari più decisi a raggiungere i rispettivi obiettivi, perciò diventa sempre più complicato gestire le partite. Io però sono convinto che raggiungeremo una tranquilla salvezza» 

La lotta al vertice è un duello solo tra Samassi e Carbonia o anche il Guspini può rientrare?

«Per me il Samassi è la squadra più forte, alla lunga non sbaglierà a centrare l'obiettivo del salto in Eccellenza, ci sono giocatori forti ed esperti per la categoria. Ma ogni gara fa storia a sé, il  campionato è ancora lungo, Carbonia e Guspini sono ottime squadre, noi del Quartu 2000 vincemmo il campionato di Prima avendo 15 punti di distacco a fine girone d'andata dall'Orione considerato da tutti uno squadrone. Perciò il Guspini, che ora è leggermente attardato, può rientrare benissimo in corsa»

Nella zona playout, invece, c'è una bagarre che non si vedeva da anni

«È vero, noi con la nostra striscia importante siamo appena un punto sopra i playout. Non molla nessuno, ci sono in lotta squadre importanti come Selargius, Monteponi Iglesias, Frassinetti tutte forti, il Barisardo stesso che è ultimo con 8 punti si è rinforzato a dicembre e tornerà a farsi sotto. Sarà una dura lotta, nelle prossime quattro giornate si vedrà chi sarà capace di staccarsi dalla zona calda oppure no»

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
14 Andata
Girone A