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Pino Tortora, allenatore, Torres
«A Muravera le risposte che volevo, un punto col cuore»

Torres, la prima di Pino Tortora: «La squadra ha ottime prospettive, per salire in serie D c'è il campionato e le vie trasversali come playoff e Coppa Italia»

Primo gara alla Torres di Pino Tortora e arriva un pareggio a reti inviolate. Può essere un brodino per il nuovo tecnico rossoblù che però sa ben pesare la forza degli avversari e un campo ostico che la scorsa stagione l'ha visto vincere alla guida dell'Avezzano. «È stato un esordio vibrante in un campo che mi porta particolarmente bene, visto che l'anno scorso ebbi la fortuna di vincere. Partita difficile, tosta, contro una squadra molto agguerrita e fisica, in condizioni particolari di vento e terreno in erba sintetica. Entrambe volevamo vincere, noi abbiamo avuto due grosse occasioni nel secondo tempo ma devo dire che il pareggio è giusto». Dopo quattro allenamenti l'allenatore calabrese ha cambiato modulo e non ha preso reti: «Come prima partita ho valutato la situazione gol fatti e gol subiti, la squadra subiva tanto e ho preferito in questo momento ricostruire dal basso, poi vedremo più avanti di fare qualche cambio con l'under a centrocampo o dietro per cercare di mettere in attacco un giocatore più potente ed esperto come Ibba, che non è ancora pronto. Col Muravera ci siamo dovuti adeguare ma nel complesso sono soddisfatto, ho visto i ragazzi cercare di fare quello che avevo chiesto. Ho avuto le risposte che volevo, sono contento di questa squadra, hanno lottato col cuore ed è un primo punto di grande orgoglio perché non perdere in questo campo non è facilissimo, noi cerchiamo la risalita che ci spetta ma col blasone soltanto non si vince». La Torres vuole il salto di categoria e urgono nelle vittorie, i prossimi appuntamenti sono già decisi: «Mercoledì c'è la gara in Coppa Italia a Valledoria, poi domenica siamo a Gavoi e mercoledì prossimo giocheremo in casa col Samassi. Per me un onore e un grande orgoglio allenare la Torres, che ha una tifoseria importante e una grande società ma ci vuole pazienza, dall'oggi al domani non si costruisce una mentalità, la squadra ha delle ottime prospettive, abbiamo delle vie trasversali per potere salire in serie D: campionato, playoff e Coppa Italia. Ce la metteremo tutta, dopo 4 giorni mi sento più che soddisfatto, non perdere fuori casa in questo calcio stressante che va molto forte è difficile, i tifosi si aspettano tanto ma anche io».

In questo articolo
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2017/2018