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Stefano Udassi, allenatore, Torres
«Niente proclami ma le ambizioni della città sono le nostre»

Torres, Udassi torna a casa da presidente: «Era il mio sogno, un ruolo di grandissimo prestigio e massima responsabilità»

Il tormentone dell'ultima settimana degli Europei di calcio è stato il coro "it's coming home", ma se l'Inghilterra non è riuscita a portare a casa la Coppa il motto si addice perfettamente a Stefano Udassi, rientrato alla Torres dopo tre lustri, non più nelle vesti di bomber e capitano (oltre 50 gol in quasi 200 gare disputate in serie C1 e C2) e nemmeno in quelle di tecnico (negli ultimi tre anni ha guidato il Latte Dolce) ma di presidente del club passato da pochi giorni nelle mani del gruppo Abinsula. Un po' come fece - e qui bisogna scomodare i grandi del calcio perché gli esempi sono pochi - Boniperti alla Juventus. «Sono contento e felicissimo per questo incarico - dice al telefono con voce rotta dall'emozione, seduto nella tribuna coperta del Vanni Sanna - Per me era un sogno, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, poter iniziare una carriera da massimo dirigente alla Torres. Gli attestati di stima che mi sono arrivati dai sassaresi sono andati al di là di di ogni più rosea aspettativa, mi hanno davvero commosso. Questo è un ruolo di grandissimo prestigio e, allo stesso tempo, di massima responsabilità».

 

Una veste insolita solo per chi vede distrattamente dall'esterno il mondo Torres

«Mi è piaciuto allenare e l'ho fatto con umiltà e spinto dall'ambizione ma questo non è un salto nel vuoto e nemmeno una decisione presa di colpo ma un qualcosa che con la proprietà avevamo messo in cantiere da un po' di tempo. Una volta che mi è stata fatta questa proposta l'ho subito accettata perché da una parte c'è il cuore di mezzo, visto che con la Torres ho un legame speciale ed è la squadra della mia città, e dall'altra c'è la ragione con un progetto importante che il gruppo Abinsula vuole portare avanti»

Cosa prevede il progetto?

«Prima di tutto creare delle basi solide affinché questo progetto sia a lunga scadenza e possa dare le soddisfazione che merita la città di Sassari. Siamo impegnatissimi e, come proprietà e azienda, stiamo lavorando 24 ore su 24 sia per quanto riguarda gli aspetti burocratici, primi fra tutti rendere nell'immediato lo stadio Vanni Sanna più fruibile e accogliente per i tifosi, sia per quanto riguarda l'aspetto tecnico, con il direttore sportivo Colombino e il mister Greco che stanno lavorando in modo indefesso per allestire una squadra all'altezza delle aspettative»

Radio mercato accosta nomi importanti alla Torres 

«Le trattative vanno avanti e, quando ci saranno le firme, verranno annunciati i primi acquisti. Le ambizioni della città sono le nostre, si farà di tutto affinché la Torres raggiunga obiettivi importanti come tutta la tifoseria sogna ma proclami altisonanti non vogliamo farne, per una mentalità aziendale abituata a mantenere sempre il profilo basso»

Alessandro Frau e Tore Pinna nello staff di mister Greco rafforzano l'identità Torres

«La scelta è stata ponderata non solo sull'aspetto della torresinità, è indubbio che abbiamo voluto dare anche quel segnale, ma soprattutto perché stiamo acquisendo delle competenze e delle professionalità che loro hanno acquisito negli anni»

Si parla di green pass per i grandi eventi e stadi riaperti, si rivedranno tanti tifosi rossoblù sugli spalti

«È il nostro sogno. Qua c'è una proprietà che ha acquistato la Torres, che è un patrimonio della città e che vuole restituirlo alla città, questa è la mission. Il mio primo atto da presidente sarà domani, avrò un incontro con l'amministrazione comunale per esporre i progetti che abbiamo sul Vanni Sanna. Si lavora con grandissima umiltà e in modo sodo e determinato»

Il Latte Dolce può essere una "distrazione" per la nuova Torres?

«Le due entità camminano con le proprie gambe e sono ben distinte. Noi, come Torres, siamo aperti ad una collaborazione con tutto il territorio del Nord Sardegna, perché vorremmo tornare ad essere un punto di riferimento e un esempio per tanti club. Cercheremo in modo umile e pragmatico di essere uno stimolo e un traino per il nostro territorio»

In questo articolo
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2021/2022