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Tortolì, buona la prima ma Giorgio Melis avverte: «Siamo un bel gruppo ma ancora dobbiamo diventare una squadra»
Il mister: L'obiettivo? Far meglio degli avversari

Tortolì, buona la prima ma Giorgio Melis avverte: «Siamo un bel gruppo ma ancora dobbiamo diventare una squadra»

La vittoria del Tortolì contro un Porto Corallo in fase di costruzione era quasi scontata ma il nuovo tecnico degli ogliastrini Giorgio Melis voleva comunque vedere all'opera la sua squadra, in una gara che contava dopo le poche amichevoli giocate, la tenuta dei giocatori e i movimenti in campo dei giovani che, in questa sfida d'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia, non potevano contare sugli aiuti delle chiocce Antonino D'Agostino e Marco Nieddu. L'ha decisa una doppietta di Claudio Placentino, uno dei pochi volti nuovi, dei rossoblù al pari di Carmine Errico e del rientrate baby Lorenzo Cocco (classe '98) dopo due stagioni al Cagliari. 

Il tecnico Giorgio Melis è soddisfatto della prova dei suoi al di là del banco di prova poco probante: «Era la prima gara ufficiale e volevo vedere come si comportava la squadra. Direi che è andata bene, dobbiamo ancora lavorare tanto ma ci mancavano anche due giocatori importanti come D'Agostino e Nieddu». L'allenatore originario di Carbonia attende comunque rinforzi: «Spero arrivi qualche altro giocatori per completare numericamente la rosa in vista di un campionato difficile come l'Eccellenza che necessita di cambi per infortuni e squalifiche». Il 57enne tecnico minerario nella sua carriera da calciatore (era terzino e poi stopper) ha esordito nel Cagliari in serie A nella stagione 1979/80, è stato difensore del Carbonia quando giocava in serie C dal 1983 al 1987 e ora torna ad allenare una squadra dilettantistica dopo una quindicina d'anni e le esperienze fatte a Carloforte (l'esordio a 32 anni, poi cinque campionati), Pula, Fermassenti, Selargius e Sant'Antioco prima di entrare in pianta stabile nel Cagliari a partire dal 2001. «Ma ho sempre seguito le gare dei campionati dilettantistici - afferma Melis - conosco i giocatori ma ancora dobbiamo misurare il valore delle avversarie». L'obiettivo del Tortolì? «La società non mi ha chiesto nulla di particolare ma a perdere non ci sta nessuno, nemmeno il sottoscitto, perciò dico che scenderemo in campo per fare sempre meglio degli avversari in ogni gara, poi si vedrà dove ci porterà questo atteggiamento. Intanto posso affermare che siamo un bel gruppo ma ancora dobbiamo diventare una squadra».

Per la grande esperienza maturata coi ragazzi del Cagliari (Giovanissimi, Allievi e Primavera) fa riflettere il pensiero di Melis sull'utilizzo dei fuoriquota in Eccellenza e Promozione: «I giovani che vedo nei dilettanti non sono un granché, in altri tempi i ragazzi in campo avevano ben altro spessore e qualità anche perché giocavano in virtù del fatto che meritavano e non per l'obbligo di un regolamento». Al Tortolì, però, la bese è molto buona con tanti ragazzi che l'ex tecnico Mariano Murino, rimasto comunque all'interno del club ogliastrino, ha lanciato in Promozione ed Eccellenza. «Devo dire che al Tortolì ci sono alcuni fuoriquota che mi piacciono davvero e potranno far parlare di sé nei prossimi anni», chiosa mister Melis. Che non fa nomi ma è facile intuire che gli indiziati siano l'esterno classe '96 Simone Orrù, il centrocampista centrale del '97 Federico Serra e l'attaccante Lorenzo Cocco del 1998 che hanno confermato le loro grandi qualità anche nella sfida col Porto Corallo. 

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna