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Un San Teodoro da imprese impossibili, Ibba: «Quattro reti al Ghilarza in 12'? I miracoli esistono ma c'è stata voglia di vincere e carattere»
Il bomber: «Rimonta nata dopo il mio primo gol»

Un San Teodoro da imprese impossibili, Ibba: «Quattro reti al Ghilarza in 12'? I miracoli esistono ma c'è stata voglia di vincere e carattere»

Senza dover scomodare il 4-3 per eccellenza che riporta alla mente un Italia-Germania di quasi cinquant'anni fa, ciò che ha il San Teodoro è un'impresa non mondiale ma da guinnes del calcio sardo. Domenica a Ghilarza perdeva 3-0 dopo circa 70 minuti di gara ma in 12' ha rifilato ben quattro gol ai freschi vincitori della Coppa Italia regionale. Il bomber dei galluresi Christian Ibba è stato l'artefice della clamorosa rimonta in casa dei giallorossi segnando il primo e terzo gol. «È stato un miracolo - dice l'attaccanto quartese classe 1983 - e la nostra gara dimostra che i miracoli esistono anche nel calcio, se non ci aiutava qualcuno dall'alto non so se fosse stato possibile. Poi dico che per il 90% c'è stato carattere, voglia di vincere e di non mollare mai, poche volte si vede un ribaltone del genere. Noi eravamo poi molto sbilanciati alla ricerca del gol e, per fortuna, loro hanno sbagliato qualche ultimo passaggio per arrivare a tu per tu con Corso.

 

Christian Ibba (15 gol) e compagni vincenti a GhilarzaQuando avete percepito che la rimonta era possibile? 

«Dopo il mio primo gol abbiamo pensato che si poteva perlomeno arrivare al pareggio, noi  comunque avevamo già avuto tante occasioni anche nel primo tempo, il gol era nell'area ma sembrava fosse arrivato troppo tardi. Il 3-1 ha acceso un barlume di speranza, aver segnato il secondo gol dopo appena 5' (quello di Del Soldato, ndr) e visto gli avversari impaurirsi ci ha fatto crede di potercela fare anche a vincere. Tutti, dal portiere all'attaccante, avevamo il veleno per aver subito tre gol e avevamo il possesso palla nella loro metà campo»

Cosa significa per voi questo risultato, dalla possibile terza sconfitta ad una vittoria esaltante

«È un segnale forte per le squadre avversarie, per l'Atletico Uri che abbiamo agganciato e per il Latte Dolce che ha visto che siamo rimasti a sei punti di distanza e non molliamo mai. La vittoria di Ghilarza per noi non vale solo tre punti ma sei, abbiamo tenuto a distanza la squadra di Mannu e ripreso l'Atletico Uri, ha trasmesso molta più fiducia in noi, già sarebbe stata una grande cosa strappare un punto dal 3-0, invece siamo riusciti addirittura a vincere»

Cosa è successo nelle sconfitte contro Taloro e Ferrini?

«Col Taloro avevamo un po' di assenze e qualche acciaccato che ha giocato per forza come Filigheddu, Sias poi ha fatto l'attaccante ma non è una prima punta e ci mancava pure Del Soldato che stava rientrando dall'infortunio. Siamo passati in vantaggio ma poco bravi a chiuderla e loro sono riusciti a ribaltarla anche perché giocavano sul loro campo. La Ferrini ci ha "scippato" la gara, sono stati abili a concretizzare le occasioni e sventare ogni nostra puntata a rete, abbiamo fatto comunque una bella prestazione, chiudendoli nella loro metà campo; il rigore dell'1-0 loro nasce da una ripartenza presa su un nostro calcio d'angolo, poi hanno fatto il 2-0 su punizione realizzando il 100% delle occasioni. La squadra di Giordano sa difendere bene e non è facile batterla, abbiamo faticato a fare un gol che è arrivato solo nel recupero. Queste due sconfitte le abbiamo cancellate a Ghilarza»

Il Latte Dolce ha vinto lo scontro diretto a Uri, è fuga decisiva?

«La partita è stata decisa al 95' perciò non è stata una vittoria schiacciante, alla fine poteva starci il pareggio ma evidentemente la capolista è stata brava a credere nella vittoria. Nel campionato c'è equilibrio anche se la squadra di Paba non perde mezzo punto, speriamo di arrivare allo scontro diretto fra tre giornate con questo distacco di sei punti per poi dimezzarlo e riaprire la corsa al primo posto»

Intanto avete entrambe due gare "toste"

«Il Latte Dolce ospita il Ghilarza che viene da tre sconfitte e vorrà almeno prendere un punto, contiamo sul fatto che darà ai sassaresi del filo da torcere e potrebbe bloccarli. Ma, contemporanemante, noi siamo obbligati a vincere col Tergu e poi anche Tonara se vogliamo sognare il primo posto, a prescindere dal risultato del Latte Dolce»

San Teodoro e Atletico Uri nell'inseguire il primo posto, intanto, potrebbero annullare le semifinali di playoff

«Sì è vero. Una volta che vedremo sfumata la possibilità di agguantare il primo posto allora guarderemo quale posizione migliore bisogna avere nella griglia playoff, però spero per noi che questo non sia il pensiero che faremo»

In questo senso è importante la trasferta di Tergu, avversaria che ha come obiettivo primario i playoff

«Il Tergu è forte, con gli acquisti ottimi di Pulina e Gutierrez fatti in corsa e che si sono uniti al gruppo forte che già erano la ritengo al nostro livello, se fosse partita così in estate ora starebbe lottando con Latte Dolce, noi e Atletico Uri per il primo posto»

Doppietta a Ghilarza e quota 15 toccata, Borrotzu è rimasto a secco e con 18 gol resta a tiro

«Sinché sono gol che portano vittorie va sempre bene, se Antonio vincerà la classifica cannonieri tanto di cappello, è un vero bomber che ha segnato valanghe di gol in carriera. Se segno tre gol e non vince il San Teodoro non sono contento, preferisco gioire per i successi di squadra e non per quelli personali»

Il bottino è comunque consistente

«Sì, sono infatti soddisfatto perché mancano ancora 12 partite, il mio recordo personale è di 25 in una stagione, ne mancherebbero 10 e sono tanti ma tutto è possibile, spero di farne il più possibile da qui alla fine e poi vedremo dove sarò in classifica e che risultati avranno portato alla squadra»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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